Concetti Chiave
- Giacomo Matteotti was an Italian politician, journalist, and antimilitarist who began his parliamentary career in 1919 with the Socialist Party.
- In 1921, Matteotti published a critical essay on fascist activities in Italy, opposing their violent methods and attributing economic recovery to popular efforts.
- During the 1924 elections, the right-wing coalition "Listone" won over 60% of the votes, amidst widespread electoral irregularities and intimidation.
- On May 30, 1924, Matteotti denounced the election irregularities in parliament, predicting his own assassination due to his outspoken criticism.
- Matteotti was kidnapped and murdered by the fascist political police on June 10, 1924, with public suspicion pointing to Mussolini, who later admitted responsibility.
Indice
Inizio carriera politica
Era un politico, giornalista e antimilitarista italiano. Nel 1919 iniziò la sua esperienza in parlamento con il Partito Socialista. Nel 1921, agli inizi della dittatura fascista, pubblicò un saggio intitolato "Inchiesta socialista sulle gesta dei fascisti in Italia", che venne successivamente anche tradotto in lingua inglese.
Contrarietà al fascismo
Il saggio evidenzia la contrarietà dello stesso Matteotti agli ideali fascisti sull'uso della violenza squadrista per riportare il paese a una situazione di legalità e normalità, durante la crisi post prima guerra mondiale.
Inoltre sosteneva che il miglioramento delle condizioni economiche e finanziarie del paese, che stava lentamente riprendendosi dalle devastazioni della guerra, era dovuto non all'azione fascista, quanto alle energie popolari.Elezioni del 1924
Alle elezioni politiche del 1924 il "Listone" (coalizione di partiti di destra/ estrema destra) vinse ottenendo oltre 60% dei voti. Il premier uscente fu Benito Mussolini.
Coraggio e profezia
Il 30 maggio 1924 Matteotti ebbe il coraggio di lamentare l'irregolarità delle elezioni, in quanto furono fatte parecchie intimidazioni durante la campagna elettorale. La più grave fu commessa nel febbraio a Reggio Emilia dove venne assassinato Antonio Piccinini, candidato dei socialisti.
Una volta finito il discorso disse ai suoi compagni di partito: "Io, il mio discorso l'ho fatto. Ora voi preparate il discorso funebre per me."
Profetica fu anche la sua frase "Uccidete pure me, ma l'idea che è in me non l'ucciderete mai".
Rapimento e omicidio
Il 10 giugno 1924 Matteotti fu rapito dalla polizia politica fascista, ucciso e lasciato in un bosco. L'opinione pubblica era convinta che Mussolini fosse il responsabile dell'omicidio, il quale però inizialmente prese le distanze da quanto accaduto. Nel 1925, nel famoso discorso del 3 maggio, il Duce cambiò tono e confesso la sua responsabilità per quanto accaduto all'onorevole Matteotti.
Domande da interrogazione
- Quali furono le prime azioni politiche di Matteotti contro il fascismo?
- Cosa accadde durante le elezioni del 1924 e quale fu la reazione di Matteotti?
- Quali furono le conseguenze del rapimento e omicidio di Matteotti?
Matteotti iniziò la sua carriera politica nel 1919 con il Partito Socialista e nel 1921 pubblicò un saggio che criticava l'uso della violenza fascista, sostenendo che il miglioramento economico del paese era dovuto alle energie popolari, non all'azione fascista.
Durante le elezioni del 1924, la coalizione di destra vinse con oltre il 60% dei voti. Matteotti denunciò le irregolarità e le intimidazioni della campagna elettorale, mostrando coraggio nel suo discorso in parlamento.
Matteotti fu rapito e ucciso dalla polizia politica fascista il 10 giugno 1924. L'opinione pubblica sospettava Mussolini, che inizialmente negò, ma nel 1925 confessò la sua responsabilità nel famoso discorso del 3 maggio.