Rosabianca 88
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Concetti Chiave

  • Nel 1914, le tensioni tra le potenze europee sono elevate, con conflitti di interesse tra l'Intesa e gli imperi centrali.
  • L'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando a Sarajevo il 28 giugno 1914 fu l'evento scatenante della guerra.
  • Le ambizioni espansionistiche della Germania e dell'Austria, insieme all'irredentismo italiano e serbo, alimentarono le tensioni.
  • L'ultimatum inaccettabile dell'Austria alla Serbia, sostenuto dalla Germania, portò alla dichiarazione di guerra il 28 luglio 1914.
  • In meno di otto giorni, il conflitto si espanse coinvolgendo tutte le grandi potenze europee.

Indice

  1. Le tensioni pre-belliche
  2. L'incidente di Sarajevo
  3. L'ultimatum austriaco

Le tensioni pre-belliche

Nel 1914 ci sono tutte le condizioni di un conflitto generale: fra le potenze dell’Intesa l’Inghilterra vuol porre un freno all'espansionismo tedesco, la Russia a quello austriaco, la Francia vuole vendicare l’umiliazione del ’70, rintuzzare le provocazioni di Guglielmo II, riprendere l’Alsazia e la Lorena; dall’altro lato la Germania vuole superare l’Inghilterra, penetrare in Africa e in Asia e conquistare i mercati mondiali, mentre l’Austria vuole espandersi nei Balcani.

A tutto questo si aggiungono l’irredentismo italiano e quello serbo, la corsa di tutti gli Stati agli armamenti e l’opera della stampa che agita l’opinione pubblica e aggrava la tensione. La pace è sempre più precaria e alla mercé di un incidente.

L'incidente di Sarajevo

E l’incidente fatale avviene proprio in una regione balcanica annessa all’Austria, la Bosnia, ove il 28 giugno 1914, a Sarajevo, un nazionalista serbo uccide l’erede al trono d’Austria-Ungheria, l’arciduca Francesco Ferdinando con la moglie Sofia.

L'ultimatum austriaco

L’Austria ritenne la Serbia responsabile del delitto e, con l’appoggio della Germania, ma senza aver consultato l’Italia, inviò alla Serbia un ultimatum umiliante e inaccettabile (23 luglio 1914). L’atroce assassinio dell’arciduca austriaco Francesco Ferdinando a Sarajevo era strettamente connesso con l’agitazione promossa in Serbia per la redenzione dei jugoslavi bosniaci. Era inevitabile che Vienna esigesse la garanzia che si sarebbe posto fine a tale agitazione. La Serbia accolse l’ultimatum solo in parte, e l’Austria le dichiarò guerra. È il 28 luglio 1914; negli otto giorni successivi la guerra si estenderà a tutte le grandi potenze europee.

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