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Concetti Chiave

  • Benito Mussolini prese il potere in Italia con un regime dittatoriale, eliminando ogni opposizione politica, esemplificato dall'omicidio di Giacomo Matteotti.
  • L'opposizione politica reagì all'assassinio di Matteotti con la "Secessione dell'Aventino", sperando nelle dimissioni di Mussolini, che invece consolidò ulteriormente il suo potere.
  • Mussolini creò il Gran Consiglio del Fascismo e una Milizia volontaria per integrare gli squadristi nel sistema statale e rafforzare la sua presa sul potere.
  • Dal 1925, Mussolini abolì la libertà di stampa, la separazione dei poteri e ottenne che il Parlamento cessasse di esercitare qualsiasi funzione di controllo sul governo.
  • Le Leggi fascistissime del 1926 eliminarono tutti i partiti non fascisti, reintrodussero la pena di morte e instaurarono un Tribunale speciale per giudicare gli antifascisti.

Indice

  1. La presa del potere
  2. Consolidamento del regime
  3. Leggi fascistissime e repressione
  4. Accordo con la Chiesa

La presa del potere

In questo appunto di storia contemporanea viene descritta la presa del potere in Italia da parte di Benito Mussolini, il quale si affermò in Italia con fare dittatoriale. Egli guidava il partito fascista che ben presto avrebbe completamente annientato ogni avversario politico. Un esempio della brutalità del movimento fascista, poi noto come partito fascista, fu senz'altro il delitto di uno dei deputati politici più importanti dell'opposizione, ovvero Giacomo Matteotti che fu rapito il 10 giugno 1924 e poi subito assassinato.

L'opposizione in segno di protesta per l'uccisione di Giacomo Matteotti decise di abbandonare la Camera portando avanti la celebre "Secessione dell'Aventino" pensando che magari Benito Mussolini avrebbe rassegnato le dimissioni. Ciò che fece Mussolini invece fu un discorso molto abile con cui si addossò le colpe dell'assassinio.

Da quel momento in poi il Capo del governo fascista iniziò a portare avanti la distruzione dello Stato liberale italiano ponendo le basi per l'instaurazione della dittatura fascista nel Paese.

L'ascesa e il consolidamento del regime fascista in Italia articolo

Consolidamento del regime

Una volta salito al potere, Mussolini si preoccupò subito di stringere alleanze con le forze sociali ed economiche; il suo fu, infatti, un governo di coalizione di cui fecero parte anche due ministri popolari. Mussolini abolì sin da subito l’innalzamento della tassa di successione e la nominatività dei titoli azionari. Nel frattempo lo squadrismo continuava ad agire in maniera indisturbata. Nel dicembre 1922 venne creato il Gran Consiglio del Fascismo, un organismo nato per affiancare l’operato di Mussolini. Nel gennaio del 1923 il Duce creò una Milizia volontaria, un esercito fascista che aveva anche la funzione di normalizzare gli squadristi facendoli entrare nel sistema statale.

Nel 1924 infine, Mussolini ottenne dal Parlamento una revisione della legge elettorale che concedeva i 2/3 dei seggi in Parlamento a chi avesse ottenuto il 25% dei voti. Per vincere alle seguenti elezioni i fascisti ricorsero ad alcuni brogli elettorali, coraggiosamente denunciati in Parlamento da Giacomo Matteotti. Il 10 giugno Giacomo Matteotti venne rapito e ucciso. In questa circostanza tutta l’opposizione abbandonò la Camera dando vita alla “secessione dell’Aventino”, sperando che Mussolini rassegnasse le proprie dimissioni. Il Duce, al contrario, con un abile discorso, ammise le sue colpe in Parlamento il 3 gennaio 1925.

A partire dal 1925 vennero eliminati tutti gli elementi dello Stato liberale: venne abolita la libertà di stampa e venne abolita la separazione dei poteri. Con l’approvazione della legge sulle prerogative del Capo del Governo, infatti, Mussolini doveva rispondere del proprio operato soltanto di fronte al re, il Parlamento cessò di esercitare qualsiasi potere.

il movimento fascista

Leggi fascistissime e repressione

Nel 1926, con le Leggi fascistissime, fu vietato promuovere o costituire associazioni dirette a sovvertire gli ordinamenti dello Stato, ma anche a “distruggere il sentimento nazionale”. Ecco tutti i provvedimenti che furono portati avanti:

  • furono aboliti tutti i partiti ad eccezione di quello fascista;
  • i 126 deputati che parteciparono all’Aventino furono dichiarati decaduti;
  • fu reintrodotta la pena di morte;
  • fu istituito il confino di polizia;
  • nacquero i podestà e i consulta, organi nominati dal governo che sostituivano i sindaci e i consigli comunali;
  • lo sciopero fu proibito in quanto reato;
  • venne istituito un Tribunale speciale incaricato di giudicare tutti gli antifascisti;

Accordo con la Chiesa

Inoltre Mussolini cercò di guadagnare l’appoggio della Chiesa cattolica e a tal fine l’11 febbraio 1929 il Regno d’Italia firmò con la Santa Sede i Patti Lateranensi, che sancirono la nascita dello Stato della Città del Vaticano e proclamarono il cattolicesimo come religione ufficiale di Stato.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato l'evento chiave che ha segnato l'inizio della dittatura fascista in Italia?
  2. L'evento chiave è stato l'assassinio di Giacomo Matteotti il 10 giugno 1924, seguito dal discorso di Mussolini il 3 gennaio 1925, in cui si assunse la responsabilità dell'accaduto, consolidando il suo potere dittatoriale.

  3. Quali furono le principali azioni intraprese da Mussolini per distruggere lo Stato liberale?
  4. Mussolini abolì la libertà di stampa, la separazione dei poteri e fece approvare leggi che eliminavano tutti i partiti tranne quello fascista, reintroducevano la pena di morte e istituivano un Tribunale speciale per giudicare gli antifascisti.

  5. Come reagì l'opposizione all'assassinio di Giacomo Matteotti?
  6. L'opposizione reagì con la "secessione dell'Aventino", abbandonando la Camera nella speranza che Mussolini si dimettesse, ma il Duce invece consolidò il suo potere.

  7. Quali furono le conseguenze delle Leggi fascistissime del 1926?
  8. Le Leggi fascistissime abolirono tutti i partiti tranne quello fascista, dichiararono decaduti i deputati dell'Aventino, reintrodussero la pena di morte, istituirono il confino di polizia e un Tribunale speciale per gli antifascisti.

  9. In che modo Mussolini cercò di ottenere l'appoggio della Chiesa cattolica?
  10. Mussolini cercò l'appoggio della Chiesa cattolica firmando i Patti Lateranensi l'11 febbraio 1929, che sancirono la nascita dello Stato della Città del Vaticano e proclamarono il cattolicesimo come religione ufficiale di Stato.

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