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Concetti Chiave

  • La "Secessione dell'Aventino" si riferisce all'abbandono del parlamento da parte dei deputati che protestavano contro la milizia fascista e chiedevano il ripristino delle leggi e della costituzione.
  • Mussolini, nel 1925, consolidò il suo potere accusando i partiti dell'Aventino di essere eversivi e giustificando l'uso delle milizie per proteggere lo stato fascista.
  • La dittatura fascista trasformò l'Italia in uno stato totalitario, con Mussolini che concentrava il potere nelle mani della polizia e dei prefetti, eliminando l'opposizione antifascista.
  • Furono abolite la libertà di stampa e le elezioni amministrative, con la censura e la nomina diretta dei sindaci da parte del capo del governo.
  • Il parlamento e il monarca persero il loro potere, creando un sistema di governo assolutistico simile a quello di Luigi XIV, dove Mussolini esercitava poteri totali in nome del Re.

Indice

  1. Origini della secessione dell'Aventino
  2. Richieste degli Aventiniani
  3. Reazione di Mussolini
  4. Formazione dello stato totalitario
  5. Misure autoritarie e censura
  6. Accentramento politico e potere assoluto
  7. Abolizione delle elezioni amministrative

Origini della secessione dell'Aventino

Secessione dell’Aventino” questo termine si ricollega all’episodio di Roma quando l’antica plebe nel V secolo a.c. si rifugiò nel colle Aventino per ribellarsi contro i patrizi.

Gli storici hanno voluto ricordare quell’evento con la uccisione di Matteotti. Secessione quindi è l’abbandono dell’aula del parlamento.

Richieste degli Aventiniani

Si riunirono in disparte questi deputati e decisero di non far più parte dei lavori parlamentari finché non fosse abolita la milizia fascista introdotta da Mussolini nel 1921, chiedono anche che fosse ripristinata l’autorità delle leggi, rispettata la costituzione e che il governo dichiarasse le proprie dimissioni e queste furono le richieste degli Aventiniani.

Reazione di Mussolini

Mussolini ormai ha i pieni poteri e non intende tornare indietro ma accentrare il suo potere; nel 1925, reagisce quindi accusando i partiti aventiniani di essere messi come partiti contro lo stato, come partiti eversivi ovvero come un pericolo per lo stato fascista. Quindi proibì a questi partiti di tornare in parlamento e giustificò l’utilizzo delle milizie fasciste dicendo che l’Italia aveva bisogno di essere protetta contro questi partiti eversivi.

Formazione dello stato totalitario

Nel 1925 nasce quindi lo stato autoritario, totalitario presieduto dalla dittatura fascista. Uno stato totalitario è uno stato che si trasforma dalla situazione di stato liberale (Giolittiano) per la formazione di uno stato forte nel Paese e accentrato dove Mussolini affida la forza e i poteri alla polizia e ai prefetti. La forze dello stato si vede attraverso le milizie e la polizia.

Misure autoritarie e censura

Sul campo lavorativo verranno licenziati dalle amministrazioni pubbliche tutti quei funzionari appartenenti a partiti antifascisti: sindaci, assessori, consiglieri ovvero i funzionari che amministrano comuni. Inoltre, abbiamo l’abolizione della libertà di stampa, l’introduzione della censura, sequestro e sospensione di riviste, tutto ciò che potesse eliminare l’informazione e l’ideologia anti-fascista. Contro le persone eversive si reagiva attraverso l’esilio.

Accentramento politico e potere assoluto

Con l’accentramento politico fu introdotta la figura del capo di governo il quale aveva pieni poteri e li esercitava in nome del Re. Chi assumeva i pieni poterei era quindi Mussolini. Nessuno poteva fermarlo, tanto meno il parlamento il quale perde i suoi poteri. Nessuno può più opporsi ne il monarca, ne il parlamento ed è per questo che parliamo di potere assolutistico come quello di Luigi XIV in Francia dove nessuno poteva esercitare un opposizione nei suoi confronti.

Abolizione delle elezioni amministrative

Un’altra norma che introdusse, riguardava l’abolizione delle elezioni amministrative, comunali, per cui i sindaci venivano nominati dallo stesso capo del governo. Abbiamo quindi una sovranità popolare in tutt’Italia

Domande da interrogazione

  1. Cosa rappresenta la "Secessione dell'Aventino" nel contesto della nascita della dittatura fascista?
  2. La "Secessione dell'Aventino" rappresenta l'abbandono del parlamento da parte dei deputati che si opponevano al regime fascista, chiedendo l'abolizione della milizia fascista e il ripristino dell'autorità delle leggi.

  3. Quali misure ha adottato Mussolini per consolidare il suo potere nel 1925?
  4. Mussolini ha accusato i partiti aventiniani di essere eversivi, proibito il loro ritorno in parlamento, giustificato l'uso delle milizie fasciste, e creato uno stato autoritario e totalitario con pieni poteri affidati alla polizia e ai prefetti.

  5. Come è stata limitata la libertà di stampa sotto il regime fascista?
  6. La libertà di stampa è stata abolita attraverso l'introduzione della censura, il sequestro e la sospensione di riviste, eliminando così l'informazione e l'ideologia anti-fascista.

  7. In che modo sono state modificate le elezioni amministrative durante la dittatura fascista?
  8. Le elezioni amministrative e comunali sono state abolite, e i sindaci venivano nominati direttamente dal capo del governo, eliminando la sovranità popolare.

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