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Concetti Chiave

  • Nel 1923, Giovanni Gentile riforma la scuola italiana, centralizzandola e gerarchizzandola secondo l'ideologia fascista, imponendo l'obbligo scolastico fino a 14 anni.
  • L'Opera nazionale Balilla, creata nel 1926, è un'istituzione parascolastica per l'istruzione ginnico-sportiva e premilitare di ragazzi tra i 6 e i 18 anni.
  • La repressione del dissenso fascista include emarginazione, violenze, confino, carcere e la necessità di iscrizione al partito per impieghi pubblici.
  • Il filosofo Benedetto Croce guida un'opposizione etica al fascismo, denunciando il regime con il Manifesto degli intellettuali antifascisti.
  • Figure come Antonio Gramsci e intellettuali esiliati all'estero, come Filippo Turati, mantengono viva l'opposizione antifascista contro il regime.

Indice

  1. L'ideologia fascista nella scuola
  2. Riforme e organizzazioni fasciste
  3. Controllo e repressione del dissenso
  4. Resistenza e opposizione antifascista
  5. Esilio e lotta clandestina

L'ideologia fascista nella scuola

- la scuola diventa uno dei luoghi più importanti dove imporre l’ideologia fascista

Riforme e organizzazioni fasciste

- nel 1923 viene attuata, dal filosofo Giovanni Gentile, una riforma della scuola che prevede una struttura centralizzata e gerarchica ispirata all’ideologia fascista (viene imposto l’obbligo scolastico fino a 14 anni)

- nel 1926 viene creata l’Opera nazionale Balilla , istituzione parascolastica che si occupa dell’istruzione ginnico-sportiva e premilitare dei ragazzi dai 6 ai 18 anni

- nel 1931 i professori universitari sono costretti a giurare fedeltà al regime , 13 rifiutano e perdono la cattedra

- i giovani universitari vengono inseriti nei gruppi universitari fascisti

- altre organizzazioni di partito si occupano di pianificare il tempo libero del popolo come l’Opera nazionale dopolavoro o le scuole rurali

Controllo e repressione del dissenso

- nel 1937 il ministero della cultura popolare perfeziona l’opera di fascistizzazione attraverso l’introduzione della censura e del controllo rigido della stampa

- chi compie atti di dissenso contro il regime può essere emarginato, privato di casa e lavoro, vittima di violenze fisiche e psicologiche oppure condannato al confino o al carcere

- non si può avere un impiego pubblico senza essersi prima iscritti al partito

- tra il 1927 e il 1930 viene creata una polizia segreta, detta l’Ovra, con lo scopo di ricercare e reprimere tutti gli antifascisti

Resistenza e opposizione antifascista

- l’opposizione continua ad essere presente attraverso molte opere scritte diffuse clandestinamente nel territorio italiano, poiché le leggi fascistissime avevano reso impossibile qualsiasi forma di opposizione legale;

- viene creata una resistenza etica da parte del filosofo liberale Benedetto Croce che si è occupato della stesura del Manifesto degli intellettuali antifascisti, questo documento è una denuncia dell’autorità del regime e riafferma la libertà di pensiero e l’autonomia di giudizio a cui si deve ispirare l’attività intellettuale;

Esilio e lotta clandestina

- per continuare la lotta antifascista bisogna andare in esilio o esprimere la propria idea clandestinamente in Italia;

- il partito comunista continua la lotta clandestinamente e tutti i suoi partecipanti sono le prime vittime della repressione, tra le vittime c’è Antonio Gramsci (ovvero il fondatore del partito comunista italiano) che viene arrestato e muore dopo 11 anni di carcere;

- Filippo Turati, Don Luigi Sturzo e Gaetano Salvemini (il cui pubblica il primo periodico antifascista clandestino, denominato “Non mollare!”) sono costretti a vivere in esilio all’estero, specialmente in Francia;

- i vari gruppi clandestini vengono scoperti intorno alla metà degli anni trenta del Novecento;

- Carlo Rosselli viene assassinato da sicari fascisti in Francia

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali riforme scolastiche attuate dal regime fascista?
  2. Nel 1923, Giovanni Gentile attuò una riforma scolastica centralizzata e gerarchica ispirata all'ideologia fascista, imponendo l'obbligo scolastico fino a 14 anni. Nel 1926 fu creata l'Opera nazionale Balilla per l'istruzione ginnico-sportiva e premilitare dei giovani.

  3. Quali erano gli strumenti di repressione utilizzati dal regime fascista?
  4. Il regime utilizzava l'emarginazione, la privazione di casa e lavoro, violenze fisiche e psicologiche, il confino o il carcere per reprimere il dissenso. Inoltre, tra il 1927 e il 1930 fu creata la polizia segreta Ovra per reprimere gli antifascisti.

  5. Come si manifestava l'opposizione al fascismo in Italia?
  6. L'opposizione si manifestava attraverso opere scritte diffuse clandestinamente e una resistenza etica guidata da intellettuali come Benedetto Croce. Il partito comunista continuava la lotta clandestinamente, con figure come Antonio Gramsci che furono vittime della repressione.

  7. Quali furono le conseguenze per gli oppositori del regime fascista?
  8. Gli oppositori furono spesso costretti all'esilio, come Filippo Turati, Don Luigi Sturzo e Gaetano Salvemini. Molti furono arrestati o assassinati, come Carlo Rosselli, ucciso da sicari fascisti in Francia.

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