valentinademauro
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Concetti Chiave

  • Mussolini utilizzò la propaganda e le organizzazioni collaterali per rafforzare il sostegno al Fascismo, coinvolgendo la popolazione fin dall'infanzia.
  • La propaganda fascista fu ottimizzata tramite moderni mezzi di comunicazione, mentre l'istruzione fu sottoposta a controllo rigido.
  • Organizzazioni come l'Opera nazionale balilla e i Gruppi universitari fascisti inquadrarono la popolazione nel partito.
  • Il consenso proveniva principalmente dai ceti medi, mentre il dissenso fu limitato dalla censura e dalle misure repressive.
  • Antifascismo intellettuale e militante operarono in clandestinità, con movimenti come Giustizia e Libertà e il Partito Comunista.

Indice

  1. Sostegno al fascismo
  2. Propaganda e cultura fascista
  3. Organizzazioni collaterali fasciste
  4. Consenso e dissenso
  5. Antifascismo militante

Sostegno al fascismo

Per confermare il sostegno assoluto al Fascismo da parte delle masse, Mussolini cercò di inquadrare la popolazione nel partito attraverso l’istituzione di varie organizzazioni collaterali.

Propaganda, cultura e organizzazioni collaterali

Propaganda e cultura fascista

La propaganda fascista, organizzata dal Ministero della cultura popolare (Miniculpop), seppe utilizzare in modo ottimale tutti i più moderni mezzi di comunicazione (radio, cinema, stampa) .

Per quanto concerne la cultura, invece, Mussolini mise l’istruzione sotto un rigido controllo.

Ad esempio, a partire dal 1931 i docenti dovettero prestare giuramento di fedeltà al regime, pena la perdita dell’impiego.

Organizzazioni collaterali fasciste

Inoltre Mussolini, come accennato, si servì, per mobilitare le masse attorno al regime, di organizzazioni collaterali che inquadravano fin dall’infanzia (Opera nazionale balilla) la popolazione nel partito. Altre furono le organizzazioni importanti come la Guf (Gruppi universitari fascisti) e quella delle massaie.

Lo Stato si impegnò anche in provvedimenti di carattere assistenziale. Fu istituita ad esempio l’Opera nazionale maternità e infanzia (tesa a promuovere la crescita demografica, alle colonie marine e montane per i figli dei proletari, ..).

Tra consenso e dissenso

Consenso e dissenso

Il consenso più convinto e partecipe, favorito ovviamente in particolar modo dall’abile propaganda, venne dai ceti medi, appagati nel loro nazionalismo e nel bisogno di ordine, e reintegrati nel loro ruolo sociale dopo il declassamento del dopoguerra.

Il dissenso difficilmente poté manifestarsi, autorevoli era infatti la censura e le misure repressive. Uno tra i più illustri antifascisti fu Benedetto Croce (Manifesto degli intellettuali antifascisti in risposta al Manifesto degli intellettuali fascisti di Gentile). A fianco di Croce, si schierarono poi L. Einaudi, A. Omodeo, L. Salvatorelli. Si tratto tuttavia di un’opposizione elitaria.

L’antifascismo militante

Antifascismo militante

A fianco al dissenso intellettuale, vi fu un antifascismo militante costretto ad agire in clandestinità o all’estero.

In Francia ad esempio sorse la Concentrazione antifascista (forze progressiste e socialiste) che però incontrò divergenze interne.

Fu creato il movimento Giustizia e Libertà (Rosselli e Lussu).

Infine più efficace fu l’azione del Partito Comunista (Togliatti) con la politica dei Fronti popolari.

Domande da interrogazione

  1. Quali strategie utilizzò Mussolini per ottenere il sostegno delle masse al Fascismo?
  2. Mussolini cercò di inquadrare la popolazione nel partito attraverso l'istituzione di organizzazioni collaterali e utilizzò la propaganda tramite il Ministero della cultura popolare, controllando anche l'istruzione e promuovendo organizzazioni come l'Opera nazionale balilla.

  3. Come si manifestava il dissenso contro il regime fascista?
  4. Il dissenso era difficile da manifestare a causa della censura e delle misure repressive. Tuttavia, esisteva un'opposizione intellettuale guidata da figure come Benedetto Croce e un antifascismo militante che operava in clandestinità o all'estero.

  5. Quali erano le principali organizzazioni antifasciste e le loro attività?
  6. Tra le organizzazioni antifasciste vi erano la Concentrazione antifascista in Francia e il movimento Giustizia e Libertà. Il Partito Comunista, guidato da Togliatti, fu particolarmente efficace con la politica dei Fronti popolari.

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