Concetti Chiave
- L'Italia fece parte della Triplice Alleanza, stipulata nel 1878, per uscire dall'isolamento politico europeo e affermarsi come potenza coloniale.
- Giovanni Pascoli sostenne l'intervento militare italiano in Libia nel 1911, evidenziando l'aspirazione dell'Italia a costruire un impero coloniale.
- Il Trattato di Uccialli con l'Etiopia (1889) causò conflitti a causa di differenze nella traduzione, portando alla sconfitta italiana di Adua nel 1896.
- Con il governo Rudinì, l'Italia cercò di pacificarsi con l'Etiopia e si avvicinò alla Francia, stipulando accordi per la Libia e il Marocco.
- La pace di Losanna del 1912 sancì la rinuncia turca alla sovranità su Rodi e Dodecaneso, mentre l'Italia accettò il sultano come autorità religiosa.
Indice
L'Italia e la Triplice Alleanza
L’Italia faceva parte della Triplice Alleanza con l’Austria-Ungheria e Germania che venne stipulata nel 1878, durante il Congresso di Berlino e per la nazione ciò significava uscire dall’isolamento, inserendosi nel panorama politico europeo.
Aspirazioni nazionaliste e colonialismo
Tale atto fu spinto da aspirazioni nazionaliste e dal bisogno di smentire chi la considerava una nazione proletaria. A questo proposito,per l’uso dell’espressione, bisogna ricordare il discorso di Giovanni Pascoli La grande proletaria si è mossa, pronunciato al teatro dei Differenti di Barga (Lucca) nel 1911, in occasione di una manifestazione a sostegno dei soldati feriti durante da guerra italo-turca: il poeta prese pubblicamente posizione a favore dell'intervento militare italiano in Libia, dettato esclusivamente dalla necessità di costruire un impero coloniale. Tutto ciò portò in politica estera al tentativo di creare un impero coloniale attraverso la colonizzazione.
Conflitti e trattati in Africa
Crispi operò in tal senso; tuttavia, egli aveva come principale obiettivo la conquista dell’Africa orientale. Il primo tentativo che venne compiuto fu la conquista della Baia di Assab sul Mar Rosso, nel 1882. Proseguendo tale politica di conquista, il governo italiano stipulò nel 1889 il Trattato di Uccialli con Menelik, negus di Etiopia. Esso venne redatto in italiano e in aramaico, ma queste due parti non corrispondevano perfettamente in quanto per l’Italia, l’Etiopia diventava un protettorato, mentre per l’Etiopia era solo un patto d’amicizia e collaborazione. Quando questo equivoco venne scoperto, iniziarono nel 1895 duri scontri che si conclusero un anno dopo con la sconfitta di Adua, alla quale seguirono numerose manifestazioni contro la guerra e le dimissioni di Crispi. Il nuovo presidente del consiglio, Rudinì, si impegnò a stipulare una pace con l’Etiopia in modo che venisse riconosciuta all’Italia il dominio sulla Somalia e sull’Eritrea.
Accordi con Francia e Libia
Con il governo Rudinì, l’Italia si avvicinò alla Francia: nel 1898, finì la guerra doganale ed inoltre nel 1902 ci fu un accordo che permetteva l’intervento italiano in Libia e quello francese in Marocco.Esso erra stato stipulato con lo scopo di porre fine al contrasto fra le due nazioni; esso erra nato al congresso di Berlino, nel quale venne concessa la libertà di intervento alla Francia in Tunisia,la quale, però era nelle mire espansionistiche dell’Italia. Infatti, quando nel 1911, la Francia intervenne nella crisi marocchina, l’Italia intervenne in Libia.
Occupazione di Rodi e Dodecanneso
Dopo l’occupazione italiana dell’isola di Rodi e dell’arcipelago del Dodecanneso nel 1912, messa in atto pensando di accelerare la fine della guerra italo-turca, venne stipulata la pace di Losanna con cui i Turchi rinunciavano alla sovranità politica su questi territori facenti parte dell’Impero Ottomano ormai in crisi, mentre gli Italiani accettavano che il sultano restasse la massima carica religiosa.
Domande da interrogazione
- Qual era l'obiettivo principale dell'Italia nel contesto della Triplice Alleanza?
- Quali furono le conseguenze del Trattato di Uccialli tra Italia ed Etiopia?
- Come si evolse la politica estera italiana dopo la sconfitta di Adua?
- Quali furono gli esiti della guerra italo-turca per l'Italia?
L'obiettivo principale dell'Italia era uscire dall'isolamento politico e affermarsi nel panorama europeo, spinta da aspirazioni nazionaliste e dal desiderio di costruire un impero coloniale.
Il Trattato di Uccialli portò a un equivoco tra le due nazioni, con l'Italia che considerava l'Etiopia un protettorato, mentre l'Etiopia lo vedeva come un patto d'amicizia. Questo portò a scontri culminati nella sconfitta di Adua e alle dimissioni di Crispi.
Dopo la sconfitta di Adua, il nuovo presidente del consiglio Rudinì cercò la pace con l'Etiopia, ottenendo il riconoscimento del dominio italiano su Somalia ed Eritrea, e avvicinò l'Italia alla Francia, ponendo fine alla guerra doganale e stipulando accordi per interventi coloniali in Libia e Marocco.
La guerra italo-turca si concluse con la pace di Losanna, in cui i Turchi rinunciarono alla sovranità su Rodi e il Dodecanneso, mentre l'Italia accettò che il sultano mantenesse la massima carica religiosa, consolidando così il controllo italiano su questi territori.