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Concetti Chiave

  • La dinastia Manciù, sostenuta dall'esercito e dagli stranieri, fallisce nel proteggere gli interessi della Cina, scatenando movimenti nazionalisti.
  • Sun Yat-sen guida la lotta nazionalista, fondando un movimento repubblicano che porta alla proclamazione della repubblica nel gennaio 1912.
  • La borghesia compradora e i conservatori si oppongono a Sun, cercando di restaurare la monarchia, ma falliscono a causa dell'opposizione dei "signori della guerra".
  • La Cina, nonostante fosse tra i vincitori della Prima Guerra Mondiale, subisce l'influenza del Giappone, provocando manifestazioni anti-imperialistiche.
  • Il "Movimento del 4 maggio" segna un punto di svolta, avviando un rinnovamento culturale e rafforzando il nazionalismo cinese.

Indice

  1. La caduta della dinastia Manciù
  2. L'ascesa di Sun Yat-sen
  3. La reazione dei conservatori
  4. L'influenza giapponese e il movimento del 4 maggio
  5. La nascita del partito comunista cinese

La caduta della dinastia Manciù

All’inizio del secolo, la dinastia Manciù si regge ormai soltanto sull’esercito e sull’appoggio degli stranieri, interessati a mantenere i propri privilegi commerciali. Il fallimento dell’Impero, che non è riuscito a difendere gli interessi della Cina di fronte alle mire imperialistiche delle grandi potenze, suscita movimenti di rivolta di tipo nazionalista, espressioni di una borghesia nazionale, formata da professionisti, militari di carriera, imprenditori, piccoli commercianti economicamente soffocati dall’invadenza e dai privilegi del capitalismo straniero.

L'ascesa di Sun Yat-sen

L’anima di questa lotta nazionalista, tendente cioè alla liberazione nazionale della Cina dall’imperialismo straniero, è Sun Yat-sen, un medico di Canton che aveva studiato a Hong Kong (appartenente all’Inghilterra), poi ad Honolulu. Tornato in patria, aveva fondato un movimento repubblicano e nazionalista. Nell’ottobre 1911, si verificano nell’esercito ribellioni, che si estendono in tutta la Cina meridionale. L’intero apparato dell’Impero, già in crisi, non resiste all’urto e si sfascia. Un’Assemblea nazionale proclama la repubblica, e Sun ne diventa il presidente provvisorio (gennaio 1912).

La reazione dei conservatori

Contro di lui, però, congiurano i grandi proprietari terrieri, gli alti ufficiali dell’esercito, i “mandarini”, e quella parte della ricca borghesia urbana che ha ormai stretti legami di interessi economici con le potenze capitalistiche, legami ai quali non intende rinunciare (si tratta della cosiddetta “borghesia compradora” che vive di rendite tratte dalla compartecipazione alle attività economiche straniere). Sun è quindi costretto alle dimissioni. I conservatori tentano addirittura di restaurare la monarchia, ma il tentativo non riesce perché si schierano contro di loro la borghesia nazionale al seguito di Sun, e soprattutto i “signori della guerra”, che sono ex-governatori delle province dell’Impero e capi militari praticamente indipendenti dal governo centrale.

L'influenza giapponese e il movimento del 4 maggio

Quando la Cina interviene nel 1917 nella guerra mondiale a fianco dell’Intesa, il suo governo è sotto l'influenza del Giappone, tanto che a guerra conclusa, pur sedendo tra i vincitori al tavolo della pace, deve cedere al Giappone gli stessi privilegi economici e politici già esercitati dalla Germania in alcune zone della Cina. Quando tale notizia giunge in Cina, gli studenti dell’Università della capitale, inscenano grandi manifestazioni contro le potenze imperialistiche straniere e in particolare contro l’imperialismo giapponese (4 maggio 1919).

A seguito, si verificano ulteriori agitazioni nazionalistiche e antiimperialistiche, sostenute, sotto l'influenza evidente della rivoluzione russa, dagli operai e dalla borghesia nazionale, che decidono di avviare un boicottaggio delle merci giapponesi. Le agitazioni si trasformano quindi in un movimento unitario, che fa sentire con forza il suo peso al governo, al punto di costringerlo a rifiutarsi di firmare il trattato di Versailles, facendo rientrare in Cina i propri rappresentanti a Parigi. Il “Movimento del 4 maggio” segna una svolta fondamentale nella storia della Cina contemporanea, e rappresenta l’inizio di un profondo rinnovamento della cultura cinese.

La nascita del partito comunista cinese

Prima di allora gli intellettuali erano sempre stati in Cina, conservatori, in funzione e in appoggio del potere costituito, mentre ora cominciano a rompere i rapporti con i vecchi schemi culturali e si accostano alle classi sociali lavoratrici con comuni obbiettivi di trasformazione sociale. L’ideologia marxista comincia dunque ad affermarsi tra gli intellettuali e nel luglio 1921, viene fondato a Shanghai il “partito comunista cinese”, che ha tra i suoi fondatori Mao Tse-tung, un intellettuale di origine rurale che si era accostato alla cultura occidentale.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato il ruolo di Sun Yat-sen nella lotta nazionalista cinese?
  2. Sun Yat-sen è stato l'anima della lotta nazionalista cinese, fondando un movimento repubblicano e nazionalista che ha portato alla proclamazione della repubblica nel gennaio 1912.

  3. Chi erano i principali oppositori di Sun Yat-sen e quali erano i loro interessi?
  4. I principali oppositori di Sun Yat-sen erano i grandi proprietari terrieri, gli alti ufficiali dell'esercito, i "mandarini" e la borghesia compradora, che avevano interessi economici legati alle potenze capitalistiche straniere.

  5. Quali furono le conseguenze dell'intervento della Cina nella Prima Guerra Mondiale?
  6. Nonostante la Cina fosse tra i vincitori, dovette cedere al Giappone i privilegi economici e politici che la Germania esercitava in alcune zone della Cina, provocando manifestazioni studentesche contro l'imperialismo straniero.

  7. In che modo il "Movimento del 4 maggio" ha influenzato la storia cinese?
  8. Il "Movimento del 4 maggio" ha segnato una svolta fondamentale nella storia cinese, avviando un rinnovamento culturale e spingendo il governo a rifiutare il trattato di Versailles.

  9. Come si è sviluppata l'ideologia marxista in Cina?
  10. L'ideologia marxista ha iniziato ad affermarsi tra gli intellettuali cinesi, portando alla fondazione del Partito Comunista Cinese nel luglio 1921, con Mao Tse-tung tra i suoi fondatori.

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