Concetti Chiave
- Nel 1917, con l'uscita della Russia dalla guerra, gli imperi centrali alleggeriscono il fronte orientale, influenzando l'opinione pubblica europea.
- La disfatta di Caporetto avviene tra il 23 e il 24 ottobre 1917, con soldati italiani stanchi e crescenti diserzioni.
- Le truppe tedesche utilizzano nuove tattiche belliche, causando panico tra le truppe italiane e costringendole a ritirarsi fino al Piave.
- Il generale Cadorna viene sostituito da Armando Diaz, che promuove una partecipazione più consapevole dei soldati e rafforza la propaganda bellica.
- Successi navali e aerei, come quelli dei MAS e dell'asso Francesco Baracca, riaccendono l'entusiasmo italiano contro gli austriaci sul Piave.
In questo appunto viene descritta la celebre disfatta di Caporetto. Si descrive come gli Imperi centrali si stavano preparando ad alleggerire l'impegno militare sul fronte orientale considerando che la Russia era uscita dalla guerra. Si descrivono anche gli sviluppi successivi della battaglia di Caporetto.
Indice
Preparativi degli imperi centrali
Nel 1917, una volta che la Russia è uscita dalla guerra, gli imperi centrali si apprestano ad alleggerire l’impegno militare sul fronte orientale.
Oltretutto l’esempio russo, che ha mostrato che è possibile avere una rivoluzione socialista abbandonando la strada del riformismo, così come l’invito dei bolscevichi all’Europa a cessare le ostilità con una pace senza vinti né vincitori, hanno influenzato molto l’opinione pubblica europea.
Rivolta e disfatta italiana
Per quanto riguarda l’Italia, nell’agosto 1917 si verifica una rivolta di operai torinesi a causa della carenza dei generi di prima necessità ed il calo dei salari.
In realtà la vera causa è la fine della guerra, che si vorrebbe ormai veder giungere. La rivolta viene sedata dagli alpini della brigata “Sassari!.
Tra il 23 e il 24 ottobre 1917 avviene per l’esercito italiano la disfatta di Caporetto a Caporetto, ad opera degli austriaci. I soldati italiani sono infatti ormai stanchi, e le diserzioni aumentano. Oltretutto i turni di trincea irregolari fanno sì che spesso i soldati vadano al fronte senza aver dormito.
E’ comune l’imboscamento nella disfatta di Caporetto: fenomeno con il quale grazie alle raccomandazioni molti soldati evitano di andare al fronte.
Inoltre i tedeschi – alleati degli austriaci - hanno a disposizione una nuova tattica bellica: dopo brevi bombardamenti, e su un fronte molto ridotto, la fanteria attacca le zone più deboli dello schieramento, e con degli accerchiamenti infrangono le resistenze. Le truppe italiane si trovano dunque in preda al panico.
Al Piave la situazione si arresta: si pensa che sia ormai necessario cambiare il modo di condurre il conflitto.
Intanto si arruolano giovanissimi coscritti (i ragazzi del ’99).
Al ministero Borselli succede quello di Vittorio Emanuele Orlando.
Riorganizzazione e successi italiani
Cadorna è invece sostituito dal generale Armando Diaz.
Diaz è convinto che bisogna promuovere la partecipazione consapevole dei soldati al conflitto.
Gli ufficiali iniziano dunque a tenere apposite conferenze sul campo, si rafforza la propaganda bellica e ci si preoccupa sempre più delle condizioni dei soldati a Caporetto.
I successi per mare (grazie a mezzi d’assalto come i MAS) ed aerei (in questo si distinguerà l’asso dell’aviazione Francesco Baracca) non mancano, e anzi riaccendono l’entusiasmo italiano contro gli austriaci, che vengono fermati proprio sul Piave.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali della disfatta di Caporetto per l'esercito italiano?
- Quale nuova tattica bellica adottarono i tedeschi durante la battaglia di Caporetto?
- Quali cambiamenti furono apportati al comando italiano dopo la disfatta di Caporetto?
- Quali successi militari riaccendono l'entusiasmo italiano dopo Caporetto?
La disfatta di Caporetto fu causata dalla stanchezza dei soldati italiani, dall'aumento delle diserzioni e dai turni di trincea irregolari che lasciavano i soldati senza riposo. Inoltre, il fenomeno dell'imboscamento contribuì a indebolire le forze italiane.
I tedeschi adottarono una nuova tattica che prevedeva brevi bombardamenti seguiti da attacchi della fanteria su un fronte ridotto, concentrandosi sulle zone più deboli dello schieramento italiano e utilizzando accerchiamenti per infrangere le resistenze.
Dopo la disfatta di Caporetto, il generale Cadorna fu sostituito da Armando Diaz, che promosse la partecipazione consapevole dei soldati al conflitto e rafforzò la propaganda bellica, migliorando le condizioni dei soldati.
I successi per mare, grazie ai mezzi d’assalto come i MAS, e i successi aerei, in cui si distinse l’asso dell’aviazione Francesco Baracca, riaccesero l’entusiasmo italiano contro gli austriaci, fermandoli sul Piave.