Concetti Chiave
- Durante gli "anni di piombo" in Italia, si verificarono numerosi attentati violenti da parte di gruppi di estrema destra e sinistra, causando morte e caos sociale.
- Gli attentati erano caratterizzati dalla mancanza di rivendicazioni e colpivano obiettivi indiscriminati, creando sospetti di complicità tra le forze dell'ordine e l'estrema destra.
- L'Italia post-bellica, con la sua forte presenza comunista e la vicinanza al blocco sovietico, era un punto nevralgico per le tensioni della Guerra Fredda, monitorato da alleanze internazionali come la NATO.
- La loggia massonica Propaganda 2 (P2) e il gruppo paramilitare Gladio influenzarono profondamente la politica italiana, con connessioni oscure che coinvolgevano alti livelli dello stato.
- Il "Compromesso Storico" mirava a integrare i comunisti nel governo italiano, ma fu osteggiato da molteplici poteri, culminando nel rapimento e omicidio di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse.
Indice
Introduzione agli eventi delle Brigate Rosse
Gli anni ’70 e ‘80 del XX secolo sono passati tristemente alla storia italiana come gli “anni di piombo”, a causa dei numerosi attentai, atti di violenza e omicidi perpetrati in modo indiscriminatoIl primo attentato ebbe luogo il 12 dicembre 1969 quando una bomba distrusse la sala della Banca Centrale dell'Agricoltura, a Milano, nelle vicinanze Duomo. 17 persone vi persero la vita e ci furono anche e 88 feriti. Dal 1969 in poi, in poi si susseguirono violenze di estrema sinistra, (le Brigate Rosse) e violenze di estrema destra (Ordine Nuovo). Il modo in cui furono condotte le indagini non riportò creo confusione nella società italiana, peggiorando una situazione di per se stessa già complessa; infatti, nell’opinione pubblica si radicò la convinzione che le autorità non fossero all'altezza del compito, o che addirittura che fossero complici di quanto stava succedendo. Infatti, gli inquirenti accusarono dell’accaduto l’estrema destra, ma la polizia di Milano incriminò subito gli ambienti anarchici di sinistra. Peggio ancora: durante un interrogatorio al commissariato di polizia, un attivista anarchico cade da una finestra del quarto piano e si uccise, suscitando i sospetti.
Tre anni dopo, alcuni attivisti di estrema sinistra assassinarono il questore di Milano che lo aveva interrogato. Si venne poi a sapere che l’attentato di Piazza Fontana, era stato effettivamente perpetrato da Ordine Nuovo, un gruppo eversivo di estrema destra.
Cosa cercava l’estrema destra? La strategia della tensione intesa a far aderire i cittadini al bisogno di maggiore autorità. Possiamo fare un parallelo con quanto accaduto in Germania, solo che qui, nel 2022, il gruppo è stato smantellato prima di entrare in azione. Gli attivisti del “Reichburger”, cittadini del Reich, hanno nostalgia di un glorioso passato fatto di ordine, autorità e superiorità. Sostanzialmente, il concetto è lo stesso per gli attivisti italiani di estrema destra degli anni '70, con la particolarità che temevano il pericolo rosso dato che, in Italia, il Partito Comunista era il principale partito di sinistra.
Gli attentati
Questo l’elenco, non esaustivo, di altri attentati di quel periodo:• Nel 1970, esplode una bomba su di un treno in Calabria: 6 morti.
• Nel 1973, una granata viene collocata davanti alla prefettura di Milano: 4 morti.
• Nel 1974, una bomba uccide 8 persone durante una manifestazione antifascista a Brescia
• Stesso anno: attentato alla dinamite al treno Italicus, mentre stava percorrendo ad alta velocità un tunnel sotto gl’Appennino tosco-emiliano: 12 vittime.
• Nel 1980, un'esplosione devasta la stazione di Bologna: 85 morti e più di 200 feriti: fu l’attentato più terribile e devastante.
Le indagini
Indipendentemente dalla matrice di provenienza degli attentati (Brigate rosse o Ordine nuovo), tutti avevano due aspetti in comune: mancata rivendicazione e attacco con obiettivo indiscriminato. La polizia individuava nell'estrema sinistra i responsabili, ma le prove addotte erano prive di logica e i pareri degli esperti non privi di contraddizioni. Sempre più si sospettava che esistesse una certa complicità fra le forze dell’ordine e l’estrema destra.Ci vorranno anni e il lavoro di pochi magistrati caparbi per individuare l'azione dell'estrema destra neofascista – in particolare del gruppuscolo Ordine Nuovo – e per coinvolgere i servizi segreti. Nella migliore delle ipotesi, lo sapevano e lasciavano che accadesse. Coprirono deliberatamente le loro tracce individuando dei falsi colpevoli. Servirà soprattutto la confessione di uno dei rari terroristi arrestati e condannati, Vincenzo Vinciguerra, che ancora oggi sconta l'ergastolo. Queste “operazioni false flag”, ha detto Vinciguerra avevano lo scopo di attuare la “strategia della tensione”: destabilizzare l’ordine pubblico per garantire l’ordine politico. In altre parole: attacchi = disordine = richiesta di ordine = presa di potere autoritaria. Ma, se i neofascisti sono i carnefici, chi sono gli ispiratori e i mandanti? E soprattutto perché tutto questo accadeva in Italia?
Il contesto dell'Italia
Per capirlo dobbiamo considerare la situazione della penisola a partire dal secondo dopoguerra. Ex paese sconfitto, l’Italia era allo stesso tempo uno Stato a sovranità limitata, un elemento chiave e un anello debole dell’Alleanza Atlantica. Possedeva uno dei partiti comunisti più forti d'Europa e i suoi confini lo mettevano in contatto con il blocco sovietico (ex Jugoslavia del maresciallo Tito). L’Italia era una democrazia parlamentare, ma correva il rischio di passare sotto l’influenza sovietica sia per la vicinanza dell’Jugoslavia che per la presenza di forte partito comunista. Per questo motivo, la vita politica era sotto la vigilanza del comando dei paesi del Patto Atlantico, soprattutto degli USA. Parallelamente si era formata un’ organizzazione paramilitare segreta, chiamata Gladio, il cui obiettivo, con il finanziamento della CIA, era di reagire ad un’ eventuale invasione sovietica. A tal fine, controllava tutti coloro che avrebbero potuto costituire una minaccia per lo status quo, cioè i comunisti, i socialisti e perfino i cattolici. C'è anche da aggiungere che l'Italia non ha mai saldato i conti con il fascismo e che i nostalgici del Duce abbondano a tutti i livelli dell'apparato statale. E infine deve essere citato un ultimo ingranaggio, venuto alla luce solo all'inizio degli anni '80, nell'ambito di un'indagine sul fallimento di una banca legata alla mafia e al Vaticano: la loggia segreta pseudo-massonica Propaganda 2 (P2). Perquisendo la villa del suo capo, Licio Gelli, noto fascista legato alla CIA, la polizia mise le mani su un elenco di mille nomi di affiliati (o presunti tali): si trattava di ministri, parlamentari, giornalisti boss, capi dei servizi segreti, due dei tre generali al comando delle divisioni italiane. Tra questi nomi, ovviamente, c’erano quelli degli uomini sospettati di aver deviato le indagini sull'attentato di piazza Fontana.Il "compromesso storico"
A metà degli anni ’70 la tensione raggiunse il punto culminante. Nel 1974, Pier Paolo Pasolini scriveva di sapere chi fossero i responsabili dei vari attentati ma di non avere prove concrete. Sta di fatto che l’anno successivo fu assassinato in circostanze assai misteriose. Intanto la violenza si acuiva con l’entrata nella lotta armata di gruppi di estrema sinistra, soprattutto delle Brigate Rosse. Quando con le elezioni legislative del 1976 il Partito Comunista Italiano diventò a seconda forza politica, raccogliendo il 34% dei consensi, . Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana, vedeva prossimo alla realizzazione il suo progetto “Compromesso storico” il cui scopo era di associare i comunisti al potere politico. L'estrema destra, il Vaticano, una parte della stessa Democrazia Cristiana, gli Stati Uniti erano fortemente contrari a tale progetto. Per esempio, a questo proposito sappiamo che Henry Kissinger, consigliere della Casa Bianca, lo redarguì pesantemente. Il 16 marzo 1978 Moro venne rapito dalle Brigate Rosse. Il suo corpo crivellato di proiettili sarà ritrovato 55 giorni dopo, al termine di un imbroglio poco credibile intessuto di "coincidenze" (un colonnello istruttore della Gladio presente sul luogo del rapimento), di misteri (chi fosse il tiratore scelto capace di uccidendo le cinque guardie del corpo senza toccare un capello di Moro?), strani fallimenti della polizia, doppi rapporti (lo stesso campo degli ostaggi, Giulio Andreotti in testa, aveva interesse alla liberazione di Moro che, sentendosi abbandonato, minacciava di rivelare segreti? ). E i brigatisti? Alleati oggettivi o utili idioti? Strumentalizzazione, secondo alcuni. Manipolazione o addirittura infiltrazioni, secondo altri.Quali sono le differenze dell’estremismo di destra con l’estremismo di sinistra?
A differenza delle bombe nei luoghi pubblici dell’estrema destra, l’estrema sinistra era favorevole agli attacchi mirati. Le sole brigate rosse denunciano 86 omicidi, tra poliziotti, magistrati, personaggi politiciIn ogni caso, con la morte di Aldo Moro, il Compromesso Storico venne definitivamente sepolto e le Brigate Rosse screditate.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il primo attentato delle Brigate Rosse e quale impatto ha avuto sulla società italiana?
- Qual era l'obiettivo della "strategia della tensione" perseguita dall'estrema destra?
- Quali furono le difficoltà incontrate nelle indagini sugli attentati?
- Qual era il contesto politico e sociale dell'Italia durante gli anni di piombo?
- In che modo l'estremismo di destra differiva da quello di sinistra negli anni di piombo?
Il primo attentato avvenne il 12 dicembre 1969 con l'esplosione di una bomba nella Banca Centrale dell'Agricoltura a Milano, causando 17 morti e 88 feriti. Questo evento ha segnato l'inizio di un periodo di violenze che ha generato confusione e sfiducia nelle autorità italiane.
L'obiettivo era destabilizzare l'ordine pubblico per giustificare una richiesta di maggiore autorità e potere politico, simile a quanto accaduto in Germania con il gruppo "Reichburger".
Le indagini furono caratterizzate da mancanza di rivendicazioni, prove contraddittorie e sospetti di complicità tra le forze dell'ordine e l'estrema destra, complicando l'identificazione dei veri responsabili.
L'Italia era un paese a sovranità limitata, con un forte partito comunista e sotto la vigilanza del Patto Atlantico. Esisteva anche una rete segreta, Gladio, finanziata dalla CIA per contrastare un'eventuale invasione sovietica.
L'estremismo di destra preferiva attacchi indiscriminati in luoghi pubblici, mentre l'estrema sinistra, come le Brigate Rosse, optava per attacchi mirati contro figure specifiche, come poliziotti e politici.