Concetti Chiave
- L'attentato di Piazza Fontana a Milano nel 1969 è stato uno dei più sanguinosi della storia italiana, con 17 morti e 81 feriti.
- La bomba principale esplose nella Banca Nazionale dell'Agricoltura, mentre altre esplosioni si verificarono a Roma nello stesso giorno.
- Le indagini hanno coinvolto anarchici e membri della destra, ma nel 2005 si concluse che il gruppo Ordine Nuovo fosse responsabile.
- Giuseppe Pinelli, anarchico sospettato, morì in circostanze misteriose, ma le indagini esclusero il suo coinvolgimento nella strage.
- Eventi di Piazza Fontana sono stati documentati in film e documentari, tra cui "Romanzo di una strage" di Marco Tullio Giordana.
Indice
L'attentato di Piazza Fontana
L'attentato di Piazza Fontana fu uno dei più sanguinosi della storia della Repubblica italiana. L'attentato si verificò nel centro di Milano segnò l'inizio di uno dei periodi più sanguinosi nel nostro Paese e definito come strategia della tensione.
Alle 16,37 una bomba esplose nel centro della città, nella nota Piazza Fontana. Fu colpita la Banca Nazionale dell'Agricoltura e rimasero vittime dell'attentato all'interno dell'edificio ben 17 persone, mentre i feriti furono 81. Una seconda bomba invece rimase inesplosa in Piazza della Scala, presso la sede della Banca Commerciale italiana. Nello stesso giorno una terza bomba esplose a Roma intorno alle 17 in un passaggio sotterraneo del centro della città, ferendo 13 persone. Altre due bombe esplosero tra le 17, 20 e le 17,30 nel centro di Roma, ferendo 4 persone.
Le indagini e i sospetti
Vennero fatte nel corso degli anni varie indagini per trovare i colpevoli. Furono incolpati della strage di Milano vari anarchici e esponenti della destra. Però nei vari processi gli imputati venivano sempre assolti. Nel 2005 la Corte di Cassazione sottolineò che la strage fu commessa da Ordine Nuovo, gruppo di Padova, i cui capi erano Franco Freda e Giovanni Ventura, i quali non poterono essere sottoposti a processo, perché già assolti in precedenza dalla Corte d'assise di Bari.
La morte di Giuseppe Pinelli
Fu incolpato della tragedia di Piazza Fontana anche l'anarchico Giuseppe Pinelli. Egli fu trattenuto presso la questura di Milano per degli accertamenti circa il suo legame con i tragici eventi accaduti in quel 12 dicembre di inaudita violenza. Egli morì tre giorni dopo, dopo essere precipitato dalla finestra della questura. La sua morte sospetta a causa di un malore convinse varie persone del fatto che l'uomo fosse implicato nella strage. Molti però pensavano che il Pinelli fosse stato ucciso, affermando che le indagini non avvennero in modo completamente trasparente. La sentenza del 1975 però escluse la morte del Pinelli per omicidio, confermando la morte per malore. Inoltre il coinvolgimento del Pinelli nella vicenda di Piazza Fontana si dimostrò sbagliato, in quanto l'uomo aveva un alibi attendibile.
Documentari e film sull'attentato
Esistono vari video che fanno vedere lo svolgimento degli eventi di Piazza Fontana. Qui alcune immagini di repertorio dell'attentato bomba:
Anche La Storia siamo noi di Giovanni Minoli e Blunotte di Lucarelli hanno trasmesso nel corso degli anni dei documentari sull'attentato.
Nel 2012 il regista Marco Tullio Giordana ha realizzato un film dedicato all'attentato di Piazza Fontana, Romanzo di una strage. Nel film vengono descritti i tragici eventi di quella giornata e la misteriosa morte di Giuseppe Pinelli, avvenuta presso la questura milanese.
Domande da interrogazione
- Qual è stato l'impatto dell'attentato di Piazza Fontana sulla storia italiana?
- Chi furono i principali sospettati e quale fu l'esito delle indagini?
- Quali furono le circostanze della morte di Giuseppe Pinelli?
- Come è stato rappresentato l'attentato di Piazza Fontana nei media?
L'attentato di Piazza Fontana è stato uno dei più sanguinosi della storia della Repubblica italiana e ha segnato l'inizio della strategia della tensione, un periodo di violenza e instabilità nel Paese.
Furono incolpati vari anarchici e esponenti della destra, ma gli imputati venivano sempre assolti. Nel 2005, la Corte di Cassazione attribuì la strage al gruppo Ordine Nuovo, ma i suoi capi non poterono essere processati perché già assolti.
Giuseppe Pinelli morì tre giorni dopo l'attentato, precipitando dalla finestra della questura di Milano. La sua morte fu dichiarata dovuta a un malore, ma molti sospettarono un omicidio. Tuttavia, la sentenza del 1975 escluse l'omicidio e confermò la morte per malore.
L'attentato è stato oggetto di vari documentari, tra cui quelli di "La Storia siamo noi" e "Blunotte". Nel 2012, il regista Marco Tullio Giordana ha realizzato il film "Romanzo di una strage", che descrive gli eventi tragici e la morte di Giuseppe Pinelli.