Concetti Chiave
- Nel 1907, l'Australia ottenne lo status di "dominion", acquisendo un governo autonomo dopo un periodo di colonizzazione iniziato nel 1788.
- La scoperta di giacimenti d’oro nel Nuovo Galles ha provocato un enorme afflusso di immigrati, portando a una crescita demografica e allo sviluppo urbano e industriale tra il 1850 e il 1870.
- Al principio del XX secolo, l'Australia si formò come Commonwealth con una costituzione federale, attuando una politica protezionistica per mantenere l'identità bianca e anglosassone.
- Durante la Seconda Guerra Mondiale, l'Australia rafforzò i legami con gli USA, mentre i rapporti con la Gran Bretagna si indebolivano, spingendo verso una politica autonoma.
- Nel dopoguerra, l'Australia partecipò attivamente agli organismi internazionali e rese più flessibili le restrizioni sull'immigrazione dai paesi asiatici.
Indice
L'inizio del dominio australiano
Nel 1907, l’Australia aveva ottenuto lo status di “dominion”, cioè di ex-colonia britannica dotata di un governo autonomo, dopo una fase di rapida colonizzazione che risaliva al 1788, quando sulla costa orientale dell’Australia fu impiantata una colonia penale, laddove successivamente si sviluppò Sidney.
Dall’inizio del XIX secolo, la Gran Bretagna favorì anche l’immigrazione di uomini liberi affinché si occupassero dello sfruttamento dell’agricoltura e dell’allevamento, approfittando del lavoro dei detenuti delle colonie penali che, nel frattempo, si erano moltiplicati.Conseguenze dell'occupazione abusiva
Con il movimento degli squatters che occuparono abusivamente le terre delle popolazioni autoctone e senza averne alcun diritto, l’insediamento e la presa di possesso diventò fuori controllo, con conseguenze drammatiche per le popolazioni aborigene. Quest’ultime furono decimate da malattie e da violenze dei bianchi; furono emarginate e costrette alla miseria a tal punto che ancora nel XXI secolo se ne risentono le conseguenze. Oggi, molti Aborigeni abitano ai margini delle città, mentre un numero consistente vive in insediamenti in remote aree dell'Australia rurale; su di essi la distruzione dei loro territori tradizionali ha avuto un impatto sia sociale che geofisico devastante.
Scoperta dell'oro e crescita demografica
Una fondamentale svolta nella storia dell’immigrazione australiana fu data dalla scoperta di giacimenti d’oro nel Nuovo Galles che provocò un enorme afflusso di immigrati. Infatti, in venti anni, dal 1850 al 1870, la popolazione passò da 400.000 abitanti a circa 1.600.000; in questo periodo cominciò a svilupparsi il sistema urbano e un processo di industrializzazione, anche se per il momento soltanto limitato ad alcuni settori. All’inizio del XX secolo, l’Australia era un territorio sufficientemente ricco da poter già pensare ad una forma di autonomia dalla madre patria e dette luogo al Commonwealth d’Australia, retto da una costituzione federale sul modello statunitense. Nei primi anni del XX secolo, i vari governi centrali attuarono una politica molto protezionistica che restrinse in modo drastico l’immigrazione, in particolare nei confronti di coloro che provenivano dai paesi asiatici, con lo scopo che Australia potesse rimanere bianca e anglosassone.
Politica protezionistica e legami internazionali
Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’Australia fornì, insieme alla Nuova Zelanda, un corpo d’armata che operò su fronte europeo, e in Medio Oriente. Questo permise all’Australia di ottenere il mandato sulle ex colonie tedesche della Nuova Guinea e delle isole Bismarck. Al termine della guerra i legami con gli USA risultarono molto rafforzarti e poiché la Gran Bretagna risultava sempre più incapace di difendere gli interessi australiani, i dirigenti politici si convinsero sempre più della necessità di perseguire una politica autonoma, pur restando sempre all’interno del tradizionale legame con Londra. Infatti, nel periodo 1941-1940, i governi laburisti puntarono su di una partecipazione attiva negli organismi internazionali come l’ONU e cercarono di consolidare i rapporti con alcuni paesi asiatici, sostenendo, per esempio, l’indipendenza indonesiana. Furono anche resi più flessibili divieti riguardanti l’immigrazione dai paesi asiatici.
Domande da interrogazione
- Qual è stato l'impatto della colonizzazione britannica sulle popolazioni aborigene in Australia?
- Come ha influenzato la scoperta dell'oro l'immigrazione in Australia?
- Quali furono le politiche migratorie dell'Australia all'inizio del XX secolo?
- In che modo la Seconda Guerra Mondiale ha influenzato la politica estera australiana?
La colonizzazione britannica ha avuto conseguenze drammatiche per le popolazioni aborigene, che furono decimate da malattie e violenze, emarginate e costrette alla miseria, con effetti che si sentono ancora nel XXI secolo.
La scoperta di giacimenti d'oro nel Nuovo Galles ha provocato un enorme afflusso di immigrati, facendo crescere la popolazione da 400.000 a circa 1.600.000 abitanti tra il 1850 e il 1870, e ha avviato lo sviluppo urbano e un processo di industrializzazione.
All'inizio del XX secolo, l'Australia attuò una politica molto protezionistica che restrinse drasticamente l'immigrazione, specialmente dai paesi asiatici, per mantenere il paese bianco e anglosassone.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, l'Australia rafforzò i legami con gli USA e iniziò a perseguire una politica estera più autonoma, partecipando attivamente in organismi internazionali e sostenendo l'indipendenza di paesi asiatici come l'Indonesia.