Concetti Chiave
- Il Biennio Rosso ha portato tensioni sociali e malcontento tra i contadini italiani a causa delle terre promesse ma non concesse.
- Il Partito Nazionale Fascista, guidato da Mussolini, ha utilizzato squadre paramilitari per intimidire oppositori politici e promuovere il fascismo.
- La Marcia su Roma nel 1922 ha permesso a Mussolini di ottenere il controllo del governo e instaurare la dittatura fascista.
- Le politiche interne fasciste includevano la censura della stampa, il controllo dei sindacati e l'avvicinamento alla Chiesa con i Patti Lateranensi.
- Le politiche estere di Mussolini portarono all'espansione coloniale in Africa e alleanze con la Germania nazista e il Giappone.
Indice
- Il biennio rosso e la vittoria mutilata
- L'occupazione di Fiume e le tensioni nazionali
- La nascita del fascismo e le sue prime azioni
- La marcia su Roma e l'ascesa di Mussolini
- L'omicidio Matteotti e la dittatura fascista
- Le leggi fascistissime e il consolidamento del potere
- I rapporti con la Chiesa e le riforme sociali
- Politiche economiche e autarchia
- Espansione coloniale e alleanze internazionali
Il biennio rosso e la vittoria mutilata
In Italia il Biennio Rosso aveva portato una forte spinta rivoluzionaria con proteste, scioperi, dei contadini che, soprattutto durante Caporetto, gli erano state promesse delle terre ma non sono mai state date.
Inoltre c’erano molti nazionalisti italiani che sostenevano la vittoria mutilata, cioè sostengono che il governo non abbia fatto abbastanza per difendere gli interessi degli italiani e far rispettare il Patto di Londra: infatti nel Patto di Londra era stato stipulato che in caso di vittoria dell’Intesa oltre a Trento e Trieste sarebbe toccata anche la Dalmazia ma, nel corso delle trattative di pace, sotto spinta di Wilson presidente degli Stati Uniti, la Dalmazia era a maggioranza slava e quindi venne data alla Jugoslavia.
L'occupazione di Fiume e le tensioni nazionali
Anche la città di Fiume, che era a maggioranza italiana, era in attesa che ne sia decisa l’occupazione definitiva.
Per protestare Gabriele D’Annunzio radunò un esercito e nel settembre 1919 occupò la città di Fiume, dove D’Annunzio stesso governò illegalmente.
Il governo italiano, presieduto da Giolitti, decide di mandare l’esercito regolare per far sgomberare Fiume nel 1920.
I nazional-patriottici si convincono ancora di più della vittoria mutilata e ritengono che il governo Giolitti non sia stato in grado di difendere gli interessi nazionali.
Partito socialista italiano, che segue il messaggio bolscevico e per questo è dubbia la loro realtà al Regno d’Italia.
Governi liberali, presieduti da Francesco Saverio e Giovanni Giolitti.
Partito comunista italiano, guidata tra gli altri da Antonio Gramsci. che nasce nel 1921 dal distaccamento dal partito socilista.
Tra 1919 e 1920 ci sono una serie di rivolte e scioperi dei lavoratori e spesso si verificano episodi di occupazione delle fabbriche ma il governo Giolitti non interviene. Le trattative tra governo e imprenditori vanno avanti fino a che i lavoratori ottengono aumenti salariali e che la produzione sia sottoposta al controllo dei consigli degli operai, ma non ne rimangono comunque contenti.
La nascita del fascismo e le sue prime azioni
Fine 1920 gli imprenditori sono furiosi con il governo che non è intervenuto a loro sostegno negli scioperi quindi iniziano a rivolgersi a formazioni politiche private che dispongono di forze paramilitari, tra cui un gruppo politico formato da Mussolini nel 1919 a Milano: i Fasci di combattimento che mescolano patriottismo bellicista e ambizioni di riforma sociale.
Successivamente Mussolini inizia a distaccarsi dalla voglia di riforme sociali e si avvicina in modo radicale all’antisocialismo e all’antibolscevismo, finanziato da proprietari e affittuari.
Nascono così le Squadre d’azione fasciste o Squadracce che portano avanti azioni a sorpresa contro sindacati, socialisti e i loro militanti.
1920 squadrismo diventa una realtà politica e il governo la tollera largamente
1921 Nuove elezioni, si formano alleanze tra liberali e fascisti di Mussolini che creano una coalizione per fermare l’ascesa politica dei partiti socialisti.
Non vincono ma 38 fascisti, tra cui Mussolini, entrano nel governo i Fasci assumono il nome di Partito nazionale fascista.
Mussolini viene chiamato Duce le squadre d’azione vengono vengono incorporate alla struttura del partito.
Nel corso del 1921 si susseguono vari governi che cadono tra cui Bonomi che cercò di fermare le violenze dei fascisti.
La marcia su Roma e l'ascesa di Mussolini
Ottobre 1922 Mussolini mette in atto la Marcia su Roma che consisterebbe nel far convergere le squadre d’azione su Roma da varie parti d’Italia, dopo aver occupato prefetture, uffici postali di città importanti, in modo da costringere il governo Facta in carica alle dimissioni.
Mussolini chiede al re Vittorio Emanuele III di ottenere l’incarico di formare un nuovo governo visto che i precedenti erano caduti e il re accetta le condizioni del Duce.
Viene formato il primo governo Mussolini.
Elezioni del 1924 vincono, in un’atmosfera intimidatoria, le Liste Nazionali, raggruppamenti di coalizione dominati dai fascisti, ma che comprendono liberali di destra e espknenti della destra cattolica.
L'omicidio Matteotti e la dittatura fascista
30 maggio 1924, il segretario del Psu (Partito socialista unitario) Giacomo Matteotti pronuncia un discorso alla camera dove denuncia le violenze e intimidazioni dei fascisti durante le elezioni e ne chiede l’annullamento. Matteotti viene rapito e ucciso dai fascisti, il corpo viene ritrovato solo due mesi dopo.
Alcuni partiti per protesta non si presentano in Parlamento e si riuniscono altrove, episodio ricordato come Secessione dell’Aventino. Sperano che il re Vittorio Emanuele III intervenga, ma non fa niente quindi Mussolini tiene un discorso alla Camera dove ammette pubblicamente l’omicidio e inizia la vera e propria dittatura fascista.
Le leggi fascistissime e il consolidamento del potere
A fine 1925 entrano in vigore le leggi fascistissime che rendono istituzionale il cambiamento di sistema politico.
Gran consiglio è l’unico parlamento.
Più poteri a Mussolini e si fa chiamare Duce.
Abolite sindacati e giunte, è Mussolini che manda funzionari scelti.
Sciolti sindacati non fascisti.
Aboliti tutti altri partiti e diritto allo sciopero.
Istituito tribunale per difesa dello Stato contro reati politici.
Reintrodotta la pena di morte.
Crea il Gran consiglio del fascismo, una sorta di Parlamento che opera in parallelo a quello ufficiale, composto da soli fascisti.
Istituisce la milizia volontaria.
Autorizza solo sindacati fascisti.
I rapporti con la Chiesa e le riforme sociali
Si avvicina alla Chiesa con la firma dei Patti lateranensi, trattato tra Chiesa e Stato italiano.
Religione cattolica divenne la religione di Stato.
Si riconosce il valore civile al matrimonio religioso.
Dottrina cattolica diventa una disciplina nelle scuole.
Azione Cattolica, associazione che coordina le varie società cattoliche nel paese diventa l’unica associazione non fascista tollerata.
Mette in atto la Riforma Gentile, liceo classico considerato la scuola per eccellenza perché formava la classe diligente
Politiche economiche e autarchia
Battaglia del grano, azione volta a favorire il raggiungimento dell'autosufficienza alimentare. Mussolini propone l'introduzione di tecniche innovative per l’agricoltura, più campi vengono usati per la coltivazione così che l'Italia si sostenesse da sola.
Stampa controllata, potevano essere stampati solo giornali fascisti.
Fondato l’istituto Luce e la radio EIAR.
bonifica del lago Pontino.
sia contro capitalismo perché a favore di contadini e operai sia contro liberalismo e socialismo.
mette in atto il corporativismo, lo Stato si pone come intermediario tra le classi, ma non viene mai attuato veramente perchè verranno sempre agevolate le classi più forti.
quota 90, cioè Mussolini fa si che una sterlina valga 90 lire così da fermare l’inflazione, però per metterla in atto riduce denaro in circolazione e di conseguenza si abbassano i salari di contadini e operai.
propone interventismo statale, cioè propone la costruzione di opere pubbliche per creare posti di lavoro.
autarchia economica, ciò significa che tutte le materie prima per la produzione e la produzione stessa devono essere italiane
crea istituti che avevano il compito di: assorbire le industrie in fallimento e salvare le banche.
Espansione coloniale e alleanze internazionali
Anni 20/30 l’Italia era vicina a Gran Bretagna e Francia, ma cambia qualcosa dopo che Mussolini inizia a voler conquistare qualche paese dell’Africa.
1931 Mussolini riconquista la Libia persa dopo la Prima Guerra mondiale.
1935 invasa e conquistata l’Etiopia, scelta contestata dalla Società delle Nazioni perché la conquista dei fascisti viene considerata troppo violenta, impongono la cultura italiane e etiopi vengono massacrati.
1936 firmata l’alleanza diplomatica tra Italia e Germania chiamata Asse Roma-Berlino.
1937 patto Anti-comintern tra Italia, Germania e Giappone, uniti contro il comunismo.
1938 Italia e Germania firmano il patto militare chiamato Patto d’Acciaio.
Domande da interrogazione
- Quali sono le cause dell'ascesa del fascismo in Italia?
- Chi era il leader del Partito Nazionale Fascista?
- Quali leggi furono introdotte durante la dittatura fascista?
- Quali erano le politiche economiche del regime fascista?
- Quali alleanze internazionali furono firmate dall'Italia fascista?
Le cause dell'ascesa del fascismo in Italia includono il malcontento per la vittoria mutilata della Prima Guerra Mondiale, la mancanza di terre promesse ai contadini durante il Biennio Rosso, il nazionalismo italiano e la protesta di Gabriele D'Annunzio a Fiume.
Il leader del Partito Nazionale Fascista era Benito Mussolini, chiamato anche il Duce.
Durante la dittatura fascista furono introdotte le leggi fascistissime, che abolirono gli altri partiti politici, i sindacati non fascisti e il diritto allo sciopero. Furono anche istituiti il tribunale per la difesa dello Stato e reintrodotta la pena di morte.
Le politiche economiche del regime fascista includevano il corporativismo, l'interventismo statale, l'autarchia economica e la battaglia del grano per raggiungere l'autosufficienza alimentare.
L'Italia fascista firmò l'alleanza con la Germania chiamata Asse Roma-Berlino nel 1936 e il patto militare chiamato Patto d'Acciaio nel 1938.