Concetti Chiave
- Alcide De Gasperi served as the last Prime Minister of the Kingdom of Italy and the first of the Italian Republic, playing a crucial role in the country's post-war reconstruction and founding of the European Community.
- Born in Trento under Austro-Hungarian rule, De Gasperi was a prominent political figure advocating for Trentino's autonomy and later became a key leader against Mussolini's regime.
- In 1948, as leader of the Christian Democracy party, he secured a majority in the Italian Parliament, maintaining his role as Prime Minister until 1953.
- De Gasperi co-signed the Gruber-De Gasperi Agreement in 1946, ensuring equal rights for the German-speaking minority in South Tyrol and establishing the region's autonomy.
- His efforts in fostering European cooperation led to the foundation of the European Coal and Steel Community, marking a significant step towards European unity.
Indice
- Biografia e carriera politica
- Ruolo nella ricostruzione e in Europa
- Contributo alla democrazia cristiana
- Fondazione della Comunità Europea
- Primi anni e carriera politica
- Resistenza e governo post-liberazione
- Accordo De Gasperi-Gruber
- Autonomia e diritti delle minoranze
- Reazioni e impatto dell'accordo
Biografia e carriera politica
In questo appunto viene descritta dettagliatamente la biografia di Alcide De Gasperi con la descrizione anche dell'attività politica da lui portata avanti nel corso della sua presidenza.
Egli è noto per essere stato l'ultimo Capo del governo del Regno d'Italia e per essere stato il Primo presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica italiana rappresentando il partito della Democrazia Cristiana a partire dal 13 luglio 1946.
Alcide De Gasperi fu il Presidente del Consiglio del passaggio dalla Monarchia alla Repubblica, ultimo Capo del governo del Regno d’Italia e primo Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica (13 luglio 1946).
Ruolo nella ricostruzione e in Europa
Guidò in tutto otto Governi e da Primo ministro fu protagonista della Ricostruzione italiana dopo la Seconda Guerra mondiale, ma anche dell’ideazione e fondazione della Comunità europea.
Il 15 dicembre 1945 formò il suo primo Governo e in quanto Primo ministro rappresentò l’Italia alla Conferenza di Parigi (vd). In quel difficile e complesso negoziato difese con forza e con argomentazioni solide e convincenti gli interessi e i diritti dell’Italia uscita sconfitta, lacerata e umiliata dalla guerra e dalla dittatura.
Contributo alla democrazia cristiana
Il 18 aprile 1948, a capo della Democrazia Cristiana – che aveva riorganizzato durante il secondo conflitto mondiale – partecipò alle elezioni politiche e conquistò la maggioranza dei seggi sia alla Camera sia al Senato. Restò alla guida del Governo ininterrottamente fino al 1953.
Alcide De Gasperi optò senza indugi per l’Alleanza Atlantica.
Fondazione della Comunità Europea
Nel 1953 partecipò alla fondazione della Comunità Europea del carbone e dell’Acciaio (CECA) e ne venne eletto primo presidente. Questo riconoscimento fu il coronamento di un forte impegno in prima persona per il superamento delle diffidenze e delle rivalità politiche, economiche, militari tra i Paesi europei e per la creazione di un’Europa unita.
Primi anni e carriera politica
Alcide De Gasperi era nato nel 1881 a Pieve di Tesino, provincia di Trento all’epoca sotto il dominio asburgico.
A Vienna si laureò in filosofia.
Nel 1906 venne nominato direttore del giornale Il Trentino.
A trent’anni, nel 1911, venne eletto nel Collegio di Fiemme come deputato al Parlamento austriaco. Qui prese posizione a favore di una progressiva e sempre più completa autonomia trentina.
Nel corso della Prima guerra mondiale Alcide De Gasperi si batté per affermare i diritti e gli interessi delle popolazioni italiane.
Il 25 ottobre 1918, insieme con gli altri deputati italiani al Parlamento di Vienna, proclamò la volontà delle popolazioni trentine di essere annesse all'Italia.
L'annessione del Trentino avvenne nel 1919, prese la cittadinanza italiana e nel 1921 venne eletto deputato alla Camera tra le fila del Partito Popolare Italiano (PPI) che era stato fondato da Luigi Sturzo.
Dopo la marcia su Roma del 1922 Alcide De Gasperi sostituì Sturzo (esiliato volontariamente) alla guida del PPI e fu membro attivo del Comitato.
Ostile al regime di Mussolini, nel 1926 fu condannato a quattro anni di carcere per antifascismo. Verrà graziato nel 1928. L’anno successivo venne assunto presso la Biblioteca Vaticana e avviò la collaborazione con alcuni giornali.
Resistenza e governo post-liberazione
Riorganizzò durante la Resistenza il Partito popolare con il nome di Democrazia cristiana.
Dopo la liberazione di Roma, fece parte del governo Bonomi come ministro senza portafogli e ministro degli Esteri nel secondo governo Bonomi e nel governo Parri (dicembre 1944 - dicembre 1945). Alcide De Gasperi poi ininterrottamente presidente del Consiglio dal dicembre 1945 fino all'agosto del 1953, governando dapprima insieme coi socialisti e coi comunisti e, dopo il 31 maggio 1947, con la partecipazione soltanto dei partiti di centro (centrismo).
Nel 1954 morì a Sella di Valsugana, Trento.
Una delle eredità di Alcide De Gasperi nell’Italia di oggi. Lo status di autonomia dell’Alto Adige/Sud Tirolo.
Accordo De Gasperi-Gruber
Il 5 settembre 1946 Karl Gruber e Alcide De Gasperi sottoscrivono a Parigi un accordo (che assumerà il loro nome) a tutela della minoranza di lingua tedesca in Alto Adige/Sud Tirolo.
Autonomia e diritti delle minoranze
L'articolo 1 dell’Accordo prevede la completa eguaglianza di diritti degli "abitanti di lingua tedesca della provincia di Bolzano e di quelli dei vicini comuni bilingui della provincia di Trento rispetto agli abitanti di lingua italiana" nel quadro delle disposizioni speciali destinate a salvaguardare il carattere etnico e lo sviluppo culturale ed economico del gruppo di lingua tedesca.
In particolare l'articolo 1 garantisce ai cittadini di lingua tedesca l'insegnamento nella loro lingua materna, l'equiparazione della lingua tedesca alla lingua italiana nelle pubbliche amministrazioni, nella nomenclatura topografica bilingue, il ripristino dei nomi di famiglia tedeschi che siano stati italianizzati nonché la parità di diritti nell'accesso a pubblici uffici allo scopo di attuare una più soddisfacente distribuzione degli impieghi tra i gruppi etnici ("appropriate proportion of employment").
L'articolo 2 riconosce "alle popolazioni delle zone suddette l'esercizio di un potere legislativo ed esecutivo regionale autonomo", sancendo quindi la vera autonomia per la provincia di Bolzano e per "i vicini comuni bilingui della provincia di Trento". Allora facevano parte della provincia di Trento anche i vicini comuni bilingui della Bassa Atesina e della Valle di Non, ai quali, secondo l'interpretazione dei sudtirolesi, si faceva riferimento.
Con l'articolo 3 il Governo italiano s'impegna, previe consultazioni con il Governo austriaco, a rivedere il regime delle opzioni di cittadinanza, a concludere accordi per il reciproco riconoscimento dei titoli di studio, a facilitare il libero transito di passeggeri e merci nonché un più esteso traffico di frontiera.
Reazioni e impatto dell'accordo
A quel tempo, parti della popolazione del Tirolo e del Sud Tirolo reagirono con grande delusione ai risultati delle trattative di Parigi ed a questo accordo, che indirettamente significava l'approvazione dell'annessione del Sud Tirolo all'Italia. L'Accordo di Parigi garantisce oggi l'autonomia amministrativa e legislativa, promuovendo la tutela delle minoranze e la collaborazione dei gruppi etnici. E sembra aver raggiunto un equilibrio solido e vantaggioso per tutti gli abitanti della Provincia di Bolzano indipendentemente dalla loro etnia.
Nel giugno 1992, la Questione Sud Tirolese venne dichiarata conclusa davanti all’ONU che l’aveva formalmente aperta nel 1960 con esplicito riferimento alla cosiddetta “quietanza liberatoria”.
Progetto Alternanza Scuola lavoro.
Domande da interrogazione
- Chi era Alcide De Gasperi e quale ruolo ha avuto nella storia politica italiana?
- Quali furono i principali successi politici di Alcide De Gasperi durante la sua carriera?
- Qual è l'importanza dell'accordo firmato da Alcide De Gasperi per la minoranza di lingua tedesca in Alto Adige/Sud Tirolo?
- Come ha contribuito Alcide De Gasperi alla Resistenza e alla politica italiana post-bellica?
- Quali furono le reazioni all'accordo di Parigi del 1946 e quale impatto ha avuto nel tempo?
Alcide De Gasperi è stato l'ultimo Capo del governo del Regno d'Italia e il primo Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica italiana, noto per la sua leadership durante la transizione dalla Monarchia alla Repubblica e per il suo contributo alla Ricostruzione italiana e alla fondazione della Comunità europea.
Alcide De Gasperi guidò otto governi, partecipò alla Conferenza di Parigi difendendo gli interessi italiani, riorganizzò la Democrazia Cristiana, e contribuì alla fondazione della Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio (CECA), promuovendo l'unità europea.
L'accordo firmato da Alcide De Gasperi e Karl Gruber nel 1946 garantisce l'autonomia e la tutela dei diritti della minoranza di lingua tedesca in Alto Adige/Sud Tirolo, promuovendo l'eguaglianza di diritti e l'autonomia legislativa ed esecutiva regionale.
Durante la Resistenza, Alcide De Gasperi riorganizzò il Partito Popolare come Democrazia Cristiana e, dopo la liberazione di Roma, partecipò al governo Bonomi, diventando poi Presidente del Consiglio dal 1945 al 1953, guidando l'Italia nella ricostruzione post-bellica.
L'accordo di Parigi del 1946 suscitò delusione tra alcune popolazioni del Tirolo e Sud Tirolo, ma nel tempo ha garantito un equilibrio solido e vantaggioso per tutti gli abitanti della Provincia di Bolzano, promuovendo l'autonomia amministrativa e legislativa e la tutela delle minoranze.