Concetti Chiave
- La Scuola di Atene di Raffaello, realizzata tra il 1509 e il 1510, simboleggia la Verità razionale, parte del programma teologico della Stanza della Segnatura nel Palazzo Vaticano.
- Il dipinto è un'opera maestosa che riunisce filosofi e pensatori classici in un ambiente architettonico ispirato alla nuova Basilica di San Pietro, con un complesso sistema di prospettiva.
- Platone e Aristotele, al centro della composizione, rappresentano la dualità filosofica tra contemplazione e azione, con Michelangelo ritratto come Eraclito in un omaggio velato.
- Le figure dell'affresco simboleggiano le sette arti liberali e la loro connessione con la scienza e la filosofia, evidenziando il primato della ragione.
- Raffaello collega personaggi antichi con suoi contemporanei, integrando la politica di Giulio II e celebrando le arti meccaniche nel contesto rinascimentale.
Indice
L'affresco di Raffaello
La Scuola di Atene è un affresco di Raffaello realizzato dal 1509 al 1510; fa parte della Stanza della Segnatura nel Palazzo Vaticano. Ha una dimensione di 440 x 770 cm.
La scuola di Atene simboleggia la Verità razionale cioè la verità acquisita dalla filosofia. Nel programma teologico de La stanza della Segnatura, che si propone di rappresentare le tre categorie più alte dello spirito umano: il Vero, il Buono e il Bello, l'affresco è vicino al Vero soprannaturale illustrato da La disputa del Santo Sacramento (o teologia), il Bene rappresentato dalle Virtù e il Bello rappresentato dal Parnaso.
La Scuola di Atene riunisce solenni figure di pensatori e filosofi raccolti in una grandiosa cornice architettonica.
Questo ambiente è caratterizzato da un'alta cupola con soffitto a cassettoni e lesene. Si tratta di motivi architettonici della fine dell'Impero Romano ma probabilmente ispirati anche dal progetto del Bramante della nuova Basilica di San Pietro, essa stessa simbolo della sintesi delle filosofie pagane e cristiane.Dettagli e prospettiva
Il dipinto ha sessanta figure se contiamo Apollo e Minerva nelle loro nicchie. Non sono né soffocati dall'ambiente, né lo soffocano. Piuttosto, sottolineano l'ampiezza e la profondità delle strutture architettoniche che rispondono a dei principi di prospettiva molto elaborati: il punto di fuga principale si trova al centro di un quadrato delimitato in alto dai due personaggi centrali, Platone e Aristotele e, in larghezza, dalle verticali dell’ultima arcata
L'affresco, firmato al collo del personaggio di Euclide, ebbe un successo immediato. La sua bellezza e l'unità tematica sono state universalmente elogiate. L'entusiasmo con cui è stato accolto non è stato guastato da riserve come era avvenuto con il soffitto della Sistina.
Il dipinto celebra il pensiero classico (sulle scale), ma è anche dedicato alle arti liberali (figure in fondo alle scale e statue di Apollo e Minerva), nonché alla glorificazione delle arti meccaniche e della politica di Giulio II.
I filosofi e i saggi dell'antichità tengono una vera discussione filosofica. Gli arbitri di questa discussione, Platone e Aristotele, dialogano al centro della composizione. Possiamo, pertanto distinguere diversi gruppi di personaggi: gruppo di Platone e Aristotele, gruppo di Socrate, Gruppo di Pitagora, Gruppo di Euclide.
Platone e Aristotele sono i due principali rappresentanti della filosofia. Platone è il contemplativo, che indica il cielo e porta il Timeo nella mano sinistra. Aristotele è attivo, con la mano protesa verso terra e tiene sottobraccio il suo scritto, L’etica nicomachea.
Un critico sostiene che Raffaello abbia messo Diogene accucciato come un cane (è un cinico!) sui gradini, ai piedi di Aristotele perché è il "cattivo" corollario attivo del "buono" attivo Aristotele. Sotto Platone non c'è niente perché è incomparabile per un neoplatonico. Egli stesso è il maestro, il cristiano Mosè, come fu definito.
Omaggio a Michelangelo
La figura di Eraclito è assente nel cartone preparatorio. Fu aggiunto una volta terminato l'affresco, come dimostrano gli intonaci. La poderosa composizione e il pronunciato rilievo plastico indicano che Raffaello, conferendo ad Eraclito le sembianze di Michelangelo, volle rendere omaggio all'artista dipingendolo nel suo stile. Questa aggiunta è stata fatta probabilmente dopo la scoperta della volta della Sistina, avvenuta nel 1511.
Alcuni critici si chiedono perché Raffaello, una volta terminato l'affresco, abbia voluto aggiungere, proprio in primo piano, la malinconica figura di Michelangelo rappresentante Eraclito, senza sbilanciare l'affresco. Pare che Raffaello abbia reso a Michelangelo un tributo non privo di ironia. Mettendolo dove non c'era nulla nel sistema filosofico iniziale, Raffaello mette brillantemente il contemplativo negativo, Eraclito (tutto passa, tutto scorre, niente dura) sotto i lineamenti di Michelangelo in una posa di malinconia, le ginocchia piegano il mento sulla mano. Il grande blocco di pietra su cui ora è appoggiato potrebbe aver avuto come riferimento la prima epistola di San Pietro. Simboleggiava Cristo, la "pietra angolare" rifiutata dai costruttori, che diventa un blocco su cui il non credente rischia di inciampare.
Le arti liberali
In cima alla scalinata si erge un gruppo di figure, dominate dalla figura di Socrate, maestro di Platone, che discutono.
Alcuni critici hanno visto in questa sezione dell’affresco una rappresentazione delle sette arti liberali. In primo piano a sinistra, abbiamo la grammatica, l’aritmetica e la musica; a destra, la geometria e l’astronomia; in cima alle scale dietro queste, la retorica e la dialettica. I due gruppi in primo piano simboleggiano la scienza dei numeri nei suoi due aspetti, musicale e astronomico. la tavoletta dipinta dal figlio ai piedi di Pitagora scrive segni simbolici, schemi di accordi musicali. Ill dito alzato di Platone esprime l'orientamento finale: dalla scienza dei numeri alla musica, dalla musica all'armonia cosmica, da questa all'ordine divino delle idee.
Nelle nicchie ai lati del portico, le divinità classiche Apollo che suona la sua lira tradizionale e Minerva sono gli iniziatori delle arti liberali. Anch'essi rappresentano il primato della ragione e della mente sulla passione e sui desideri dei sensi.
Zeno (con un bambino) ed Epicuro (incoronato di foglie di vite), Pitagora (che scrive) e il figlio biondo Telauge che lo guarda e tiene in mano una tavoletta, mentre Averroè in turbante bianco si protende verso di lui, quindi abbiamo Francesco Maria della Rovere in bianco e Parmenide in giallo.
Personaggi e corrispondenze storiche
Individuiamo Zoroastro a pieno volto che regge una sfera celeste e Tolomeo che porta una corona e il globo terrestre, Raffaello, Sodoma ed Euclide con la sua bussola (nelle vesti di Bramante).
L'evocazione della scienza da parte di illustri uomini del passato si colloca anche in una prospettiva storica, legata al presente da corrispondenze tra i personaggi dell'antichità e i contemporanei di Raffaello. Infatti, Platone ha i lineamenti di Leonardo, Eraclito quelli di Michelangelo, Euclide quelli del Bramante, il bambino dietro Epicuro è Federico Gonzaga, il giovane vestito di bianco è Francesco della Rovere, Zoroastro è forse Pietro Bembo. Lo stesso Raffaello è raffigurato accanto a Sodoma, nel giovane con il berretto nero all'estrema destra. Francesco Maria Della Rovere, duca di Urbino, paese natale di Raffaello, era stato appena nominato Capitano Generale della Chiesa da Giulio II nel 1509. Questo sta a significare che le arti plastiche (scultura, pittura, architettura) sono elevate al rango di arti liberali. In tal modo Raffaello esprime la concezione rinascimentale secondo cui l’attività artistica viene considerata e capita come facente parte dello spirito umano, cioè come “ricerca dell’idea” e con come una semplice rappresentazione di ciò che è visibile.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato principale dell'affresco "La Scuola di Atene" di Raffaello?
- Chi sono i due principali filosofi rappresentati al centro dell'affresco e cosa simboleggiano?
- Quali figure mitologiche sono presenti nell'affresco e cosa rappresentano?
- Come Raffaello ha reso omaggio a Michelangelo nell'affresco?
- Qual è il legame tra i personaggi dell'affresco e i contemporanei di Raffaello?
L'affresco simboleggia la Verità razionale acquisita dalla filosofia, rappresentando le tre categorie più alte dello spirito umano: il Vero, il Buono e il Bello.
Platone e Aristotele sono i due principali filosofi al centro dell'affresco, simboleggiando rispettivamente il pensiero contemplativo e attivo.
Apollo e Minerva sono presenti nelle nicchie e rappresentano il primato della ragione e della mente sulle passioni e i desideri dei sensi.
Raffaello ha aggiunto la figura di Eraclito con le sembianze di Michelangelo, in una posa malinconica, come tributo all'artista.
I personaggi dell'antichità sono rappresentati con i lineamenti di contemporanei di Raffaello, come Leonardo, Michelangelo e Bramante, collegando il passato al presente.