Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • La Stanza della Segnatura fu la prima stanza dipinta da Raffaello tra il 1508 e il 1511, commissionata da papa Giulio II, e rappresenta una sintesi di conoscenza, fede e giustizia.
  • Gli affreschi murali, tra cui La Scuola di Atene e La Disputa del Santissimo Sacramento, illustrano l'ordine ideale dell'umanesimo attraverso allegorie del Vero, del Bene e del Bello.
  • Inizialmente progettata come studio e biblioteca di Giulio II, la stanza fu poi trasformata nella sede del Tribunale della Curia, mantenendo la sua decorazione enciclopedica e magistrale.
  • La volta dorata della stanza è un programma iconografico che rappresenta quattro poteri pontifici: teologico, filosofico, giudiziario e artistico, attraverso medaglioni e allegorie femminili.
  • Ciascuna delle pareti sotto la volta illustra l'allegoria rappresentata sopra di essa, mostrando scene con personaggi reali che incarnano il significato delle discipline.

Indice

  1. La sala della segnatura
  2. Significato e funzione
  3. Decorazione e trasformazione
  4. Programma iconografico

La sala della segnatura

La prima stanza che Raffaello iniziò a dipingere, tra il 1508 e il 1511, è la Sala della Segnatura, che fu la sala della musica di papa Leone X, prima di diventare sede del Tribunale della Segnatura Gratiae et Iustitiae. L'opera fu commissionata a Raffaello da papa Giulio II. Questa “stanza”, di fatto uno studio, faceva parte di tutti gli appartamenti del Papa, le cui stanze furono tutte affidate al pennello di Raffaello.

L'ordine comprendeva tutte le pareti e il soffitto di questo locale dove il papa Firmava i suoi atti e le sue bolle. Nell’ insieme, vuole essere una somma di tutto ciò che l'uomo ha acquisito in conoscenza, ragione e fede, giustizia e arte. Sul soffitto, le allegorie femminili rappresentano la divisione in 4 grandi settori dell'azione e del sapere umano: teologia, filosofia, poesia, giustizia

Le tre allegorie del Vero, del Bene e del Bello illustrano l'ordine ideale dell'umanesimo . Esse corrispondono agli affreschi murali: La Scuola di Atene, Il Parnaso. Sulla volta, in medaglioni, sono dipinti i simboli allegorici di quattro discipline: Teologia, Filosofia, Giurisprudenza e Poesia.

Significato e funzione

Il significato della Stanza è il seguente: Giulio II ha voluto dimostrare di avere la responsabilità terrene e spirituali, dui avere il ruolo di capo di Stato e di capo della chiesa. Da una parte la Scuola di Atene, (= la ragione), dall'altra, La Disputa del Santissimo Sacramento, (= il trionfo della fede). L'affresco dedicato alla fede fu intitolato dal Vasari Disputa, perché al piano inferiore vediamo uomini che si agitano mentre al piano superiore gli apostoli e gli dei siedono sereni. Il termine non vuol dire scambio vivace di opinioni, bensì un interesse vivo per una questione teologica.

La Stanza deve il suo nome al fatto che vi si tenevano importanti incontri e firme di bolle papali, quindi i motivi scelti per la decorazione delle sue pareti erano legati alla teologia, alla filosofia, alla poesia e alla giustizia. Gli affreschi più importanti della sala sono la Disputa del Santissimo Sacramento, la Scuola di Atene, il Parnaso e le Virtù Cardinali e Teologali e la Legge.

Decorazione e trasformazione

Inizialmente fu progettato da Giulio II come suo studio, dotato di biblioteca. Era uno spazio privato in cui egli scriveva i suoi testi ed esercitava in qualche modo il suo magistero. Non ha camino (per paura degli incendi, per via dei libri). La decorazione rispecchia questa duplice funzione “magistrale” ed enciclopedica (biblioteca, luogo del sapere) della stanza. Un sofisticato programma fu stato redatto da studiosi vicini al papa che Raffaello illustrò. Dopo la morte di Giulio II, il suo successore la trasformò in “Stanza della Segnatura”, dove collocò il Tribunale della Curia. La decorazione doveva certamente ancora stupire ma non corrispondeva più alla funzione della stanza.

Programma iconografico

La volta costituisce un intero programma. Alzando gli occhi al soffitto, lo spettatore rimane colpito da questa volta dorata da cui emergono 4 medaglioni con dei personaggi. Al centro lo stemma di Giulio II fu ridipinto dopo la sua morte. Senza gioco di parole, questo soffitto è la “chiave di volta” del programma iconografico. Le pareti che lo sorreggono e che sono ricoperte di affreschi, illustrano ciò che è stato rappresentato sul soffitto.

La volta è divisa in quattro parti, che illustrano il mondo astratto dei modi di agire del potere pontificio. Si individuano così quattro poteri: teologico, filosofico (della conoscenza), giudiziario (legislativo), artistico. Sono rappresentati da allegorie (figure femminili). Esse stesse sono completate da 4 scene mitiche, nei "piedi" della volta. E ciascuna delle pareti sotto la volta illustra a sua volta l'allegoria che è rappresentata sopra di essa, con una scena in cui si evolvono personaggi “reali”. Inizialmente la chiave di volta riprendeva lo stemma di Giulio II.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato principale della Stanza della Segnatura?
  2. La Stanza della Segnatura rappresenta la somma delle conoscenze umane in teologia, filosofia, poesia e giustizia, dimostrando il ruolo di Giulio II come capo di Stato e della Chiesa.

  3. Quali sono gli affreschi principali presenti nella Stanza della Segnatura?
  4. Gli affreschi principali sono la Disputa del Santissimo Sacramento, la Scuola di Atene, il Parnaso e le Virtù Cardinali e Teologali e la Legge.

  5. Come è strutturata la volta della Stanza della Segnatura?
  6. La volta è divisa in quattro parti, ognuna rappresentante un potere pontificio: teologico, filosofico, giudiziario e artistico, con allegorie femminili e scene mitiche.

  7. Qual era la funzione originale della Stanza della Segnatura?
  8. Inizialmente, la stanza era progettata come studio e biblioteca privata di Giulio II, dove scriveva e esercitava il suo magistero.

  9. Come è cambiata la funzione della Stanza della Segnatura dopo la morte di Giulio II?
  10. Dopo la morte di Giulio II, la stanza fu trasformata in sede del Tribunale della Curia, perdendo la sua funzione originale di studio privato.

Domande e risposte