blakman
Genius
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Concetti Chiave

  • L'opera esalta la verità razionale, rappresentata attraverso la scienza e la filosofia, in una navata maestosa con filosofi antichi.
  • Platone e Aristotele occupano il centro, simboleggiando rispettivamente il mondo delle idee e la realtà sensibile.
  • La scena è animata da filosofi e matematici come Epicuro, Pitagora, Euclide e Socrate, ognuno con caratteristiche distintive.
  • Eraclito, con le sembianze di Michelangelo, è mostrato pensieroso in primo piano, mentre Raffaello e Sodoma appaiono a destra.
  • L'architettura conferisce equilibrio e compostezza alla composizione, sottolineando l'importanza del dialogo e della conoscenza.
Scuola di Atene

L’opera celebra la verità razionale, cioè la facoltà dell’anima di conoscere il vero attraverso la scienza e la filosofia. Al di sotto delle volte a botte di una maestosa navata sono raffigurati i più celebri filosofi dell’antichità mentre discutono le rispettive teorie, posti su due livelli e separati da una scalinata. L’architettura maestosa e scenografica occupa metà della scena e conferisce alle composizione equilibrio e compostezza.

Al centro vi sono Platone, che ha il volto di Leonardo da Vinci, alludendo al mondo delle idee, che egli riteneva l’unica realtà esistente, e Aristotele, che rivolge il palmo della mano verso terra, a indicare che l’unica realtà è quella percepibile dai sensi. Attorno a loro discorrono altri filosofi e matematici e i gruppi dei loro seguaci. All’estrema sinistra è Epicuro, in veste di Bacco, e vicino Pitagora, che scrive su un libro. Dalla parte opposta è Euclide, con tratti di Bramante, che disegna con il compasso su una lavagnetta nera. La figura di Eraclito, ritratto pensoso in primo piano presso un blocco di marmo mentre scrive ha le fattezze di Michelangelo (di cui indossa i tipici stivali). Sui gradini della scalinata è disteso Diogene, mentre in cima a sinistra c’è Socrate, in verde, che incita al dialogo un piccolo gruppo di persone. Il fatto che all’estrema destra, in vesti contemporanee, siano ritratti Raffaello stesso con l’amico e collega Sodoma è indice di una nuova consapevolezza del ruolo sociale dell’artista.

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