madison_al_smith_
Ominide
3 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Il dipinto "La Vergine delle Rocce" di Leonardo fu commissionato dalla confraternita dell’Immacolata Concezione e completato intorno al 1490 a Milano.
  • Leonardo colloca la scena in un ambiente roccioso, probabilmente per richiamare la "grotta" della chiesa paleocristiana di San Francesco Grande.
  • La composizione presenta la Vergine, Gesù, un angelo e San Giovanni, con giochi di luce che evidenziano volti e parti del corpo.
  • La tecnica dello "sfumato", caratteristica di Leonardo, è utilizzata per creare passaggi graduali tra i colori senza contorni definiti.
  • La struttura piramidale della composizione, guidata da sguardi e gesti, diventerà molto popolare nei dipinti successivi.

Da Vinci, Leonardo – La vergine delle Rocce

È stata commissionata dalla confraternita dell’Immacolata Concezione, e ha avuto inizio in seguito all’arrivo di Leonardo nella città di Milano, ed è stata terminata intorno al 1490. La scena è ambientata in un luogo roccioso e ombroso, e ciò molto probabilmente è dovuto al fatto che questa tavola era destinata alla chiesa paleocristiana di San Francesco Grande, che secondo la tradizione sorgeva su quello che in passato era stato un cimitero cristiano, chiamato “grotta”.

Al di là di questo ambiente fortemente dominato da rocce con una singolare struttura, intravediamo dei raggi di luce e si intravede anche un corso d’acqua e dei monti lontani. In mezzo all’intero ambiente naturale sono presenti la Vergine, Gesù, un angelo e San Giovannino. Leonardo li colloca in mezzo ad un ambiente ombroso, in modo da far risaltare i volti e alcune parti del corpo dei personaggi attraverso la luce e leggeri passaggi d’ombra. Le diverse specie erbose sono distribuite uniformemente nella composizione. La Vergine si trova al centro della composizione, ma non in primo piano. Il suo braccio destro è allungato ad abbracciare con dolcezza il piccolo Giovanni Battista, che a sua volta è in adorazione di Gesù. Il braccio sinistro della Vergine invece si estende di fronte e la sua mano, resa in forte scorcio, si apre sul capo del Bambino come segno di protezione, un po’ come fece Sant’Anna nel dipinto di Masaccio (Sant’Anna Metterza). L’angelo, alla sinistra della Vergine, è in ginocchio e sorregge il Bambino e ha lo sguardo rivolto verso un presunto osservatore che si trova fuori dal quadro e l’angelo gli indica elegantemente con la mano sinistra il piccolo Giovanni Battista. È proprio questa grande attenzione a quest’ultimo ciò che ha fatto credere che il dipinto fosse stato iniziato prima della partenza per Milano, quindi a Firenze: il battista è infatti il santo protettore della città in questione.
Poi, agli anni trascorsi a Firenze e in particolar modo all’Annunciazione, rimandano i colori preziosi, il panneggio delle vesti, la dolcezza della Vergine, il lieve sorriso dell’angelo e i capelli dei personaggi, che sono piccole onde o riccioli, che vengono colpiti dalla luce proveniente da sinistra.
La composizione è piramidale, e ciò è dato dagli sguardi e dai gesti dei personaggi, e questo schema avrà molto successo negli anni successivi.
I passaggi tra i colori sono molto graduali e le figure non hanno un contorno (come quelle di Botticelli). Questa tecnica viene chiamata “sfumato”, ed è una delle tecniche pittoriche maggiormente utilizzate da Leonardo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il contesto storico e il significato della commissione de "La vergine delle Rocce"?
  2. "La vergine delle Rocce" è stata commissionata dalla confraternita dell’Immacolata Concezione dopo l'arrivo di Leonardo a Milano, intorno al 1490. La scena è ambientata in un luogo roccioso, destinato alla chiesa di San Francesco Grande, che sorgeva su un antico cimitero cristiano.

  3. Quali elementi caratterizzano l'ambientazione e la composizione del dipinto?
  4. L'ambientazione è dominata da rocce con una struttura singolare, raggi di luce, un corso d'acqua e monti lontani. La composizione è piramidale, con la Vergine al centro, e utilizza la tecnica dello "sfumato" per passaggi graduali tra i colori.

  5. Come sono rappresentati i personaggi principali nel dipinto?
  6. La Vergine è al centro, con il braccio destro che abbraccia Giovanni Battista e il sinistro che protegge Gesù. L'angelo, inginocchiato alla sinistra della Vergine, sorregge il Bambino e indica Giovanni Battista, guardando verso un osservatore esterno.

  7. Quali influenze artistiche si notano nel dipinto?
  8. Il dipinto mostra influenze degli anni trascorsi a Firenze, come i colori preziosi, il panneggio delle vesti, la dolcezza della Vergine, il sorriso dell'angelo e i capelli dei personaggi, che ricordano l'Annunciazione e l'opera di Masaccio.

Domande e risposte