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Concetti Chiave

  • Leonardo da Vinci emphasized direct experience and practical knowledge in his art, focusing on human emotions and expressions to capture the essence of the mind.
  • The "Annunciazione" showcases a detailed landscape, drawing inspiration from a text by Saint Bernard, with a focus on perspective and the harmony between the foreground and background.
  • In "Adorazione dei Magi," Leonardo explores the relationship between man and nature, using a central pyramidal composition with the Madonna and Child as the pivotal point.
  • Leonardo's work on "L’ultima cena" revolutionized traditional iconography with a focus on the apostles' emotional reactions to Jesus' announcement of betrayal.
  • His artworks often blend human figures with the natural environment, utilizing techniques like "sfumato" to create depth and realism in the portrayal of both people and landscapes.

Indice

  1. Vita e formazione di Leonardo da Vinci
  2. Annunciazione
  3. Adorazione dei Magi
  4. L’ultima cena - Il Cenacolo

Vita e formazione di Leonardo da Vinci

- Leonardo ha annotato degli appunti con osservazioni a proposito della pittura che dicono molto sia sulla poetica sua sia degli artisti.
- Primo punto: approccio verso la realtà e quello considerato come punto di partenza: la conoscenza doveva basarsi sull’esperienza diretta della realtà; procedimento conoscitivo basato sulla pratica concreta.
- L’uomo: molta attenzione ai moti dell’animo: emozioni, espressioni, gesti eloquenti, caricati nei movimenti del corpo e lineamenti del corpo.
Il buon pittore ha da dipingere l’uomo e il concetto della mente sua: reazioni improvvise, emozioni, espressioni del volto e corpo che rivelano il carattere e il sentimento dell’uomo
- Paesaggio: usa lo sfumato. Figure non definite da linea di contorno definita che non esiste in natura, le sue figure si fondono con lo spazio; rappresenta oggetti lontani attraverso la prospettiva delle lontananze e dei perdimenti, con progressivo schiarimento del colore e del tratto perché ciò che è più lontano si vede in modo meno nitido, si perde in definizione, perché si trapone l’aria che non è trasparente e quindi rende colori meno vivi e nitidi.
- Vasari: nelle Vite dice che Leonardo era riuscito a rendere in modo veritiero la complessità e le sfumature dell’animo umano, inaugurando nuovo modo di rappresentare la realtà.
- Interessato alla realtà e all’uomo della realtà che viveva sotto ogni aspetto; proiettato alla realtà del suo tempo

- 1452; figlio illegittimo di un notaio
- Non ha una formazione regolare, lui stesso si definisce uomo senza lettere
- Libertà di apprendimento che lo porterà ad indagare tutto i campi e spontaneità
- Botanica, anatomia, ottica, architettura
- 1469 bottega di Verrocchio a Firenze e realizza con lui alcune opere
- Battesimo di cristo: mano di Verrocchio, ma intervento di Leonardo.

Annunciazione

Per chiesa San Bartolomeo a Monte Uliveto. All’aperto, giardino frontale alla stanza di Maria in un palazzo rinascimentale. Incontro tra angelo e Maria. Paesaggio dilatato, chiuso solo da un muretto al centro che è aperto. Resa dettagliata della botanica: fiamminga e tardo gotica e cultura fiorentina. Leggio: citazione scultura realizzata dallo stesso Verrocchio. Attenzione al paesaggio quasi preponderante sulla scena sacra; monte in lontananza quasi protagonista del quadro. Antonio Natali, storico diede spiegazione: si rifà ad un testo dei committenti dell’opera, testo di san Bernardo di Chiaravalle a cui erano devoti, in particolare alle omelie a proposito del testo dell’evangelista luca che parlava dell’annunciazione. San Bernardo fa riferimento al mons montis per parlare di Gesù che arriva tra gli uomini: Santo dei Santi circondato dal mare che è il mondo degli uomini, terreno. Cortina di alberi si interrompe per far vedere il monte dei monti come se la catena degli alberi fossero i legni del santuario del signore come Gesù è nel ventre di Maria in primo piano: collegamento in primo piano e paesaggio in secondo piano.
Difficoltà prospettiche: braccio Maria troppo lungo: aggiustamento per la percezione, collocazione in alto, edificio si allunga e braccio si accorcia e l’angelo non sembra una scivolata ma diventa solo più raccolto e concentrato.

Adorazione dei Magi

- Opera realizzata 1481-1482 per i monaci
- No pretesto per celebrare committenti, spazio, ricchezza, ma occasione per indagare rapporto uomo-natura (Gioconda) sia per studiare il linguaggio dell’animo
- Madonna e bambino posizione centrale, rappresentano il vertice della forma piramidale collocata al centro, ai cui angoli della base troviamo i magi che le si
rivolgono con l’adorazione. Madonna e bambino sono il perno centrale
dell’andamento rotatorio che coinvolge tutto e tutti
- Loro al centro rappresentano il perno intorno al quale ruota il movimento che coinvolge tutto
- Architetture di un palazzo che era considerato fino al restauro in rovina, a rappresentare il tempio pagano distrutto dall’arrivo di Gesù
- Antonio Natali in occasione del restauro della tavola si accorse che non era un edificio in costruzione ma un restauro in costruzione (presenza di manovali che si muovono nella scena per ricostruire il tempio del signore)
- Dall'altra parte lo scontro di cavalli disarcionati che sembra anticipare la Battaglia di Anghiari: rimanda al disordine e alla violenza appartenenti al mondo pagano, umanità prima della venuta di Gesù
- Attorno alla Madonna e al bambino si articolano tutti personaggi che sono senza lo sfarzo dei personaggi di Gentile da Fabriano. Tutti caratterizzati da una reazione diversa di fronte all’apparizione del sacro
- Attenzione alla mobilità psicologica attraverso la rappresentazione dei volti e gesti, ciascuno concatenato nel moto vorticoso che coinvolge i presenti
- Movimenti che stabilizzano il moto rotatorio: l’alloro e la palma, alberi verticali, stabilità e guida del nostro sguardo verso il fondo. Alberi simbolici: alloro
tradizionalmente associato all’idea di vittoria e la palma simbolo del martirio, rimanda
al destino di Gesù presentato dalla Madonna
- Alberi che acquisiscono una centralità strana, qualcuno che non guarda le figure centrali ma l’albero come se avesse la stessa importanza di Gesù: lettura di Antonio Natali che vede nella rappresentazione dell’albero l’arboscello di cui parla il profeta Isaia (alberello che, con radici ben salde, avrebbe aperto un periodo di pace, mettendo fine alla distruzione del tempo precedente)
- Come il mons montis: elemento che collega il primo piano al secondo piano - arboscello che richiama Gesù
- Figura mantata che insieme al soldato sulla destra e agli alberi al centro da stabilità al movimento rotatorio. Figura con il mantello sulla sinistra potrebbe essere lo stesso Isaia, che profetizza e prevede, presente nella scena ma non partecipa, sembra immaginarsi la scena ma non partecipare ad essa
- Da Vinci si sofferma nella rappresentazione del moto, del fiato dei personaggi presenti che in parte deve anche alle recenti scoperte ellenistiche che in confronto al periodo classico erano più espressive
- Opera non completata: lascia Firenze ed arriva a Milano poiché o non si riconosceva nell’ambiente neoplatonico (Botticelli all’apice dell’ideale laurenziano) oppure si pensa che Lorenzo de Medici avesse presentato Da Vinci al Duca Sforza, Ludovico il Moro (amante della guerra), al quale Leonardo si presenta con una lettera vantando le sue doti ma non di artista bensì nel campo dell'ingegneria meccanica e militare o 1482: Leonardo diventa artista di corte di uno dei centri culturali più vivaci fino al 1499 quando cade il Ducato Sforza. Ritorna a Firenze. A Milano realizza diverse
opere come la Vergine della Rocce, in entrambe le due versioni (custodite al Louvre e al British)

L’ultima cena - Il Cenacolo

- Realizzata dal 1495 fino al 1497 al Convento di Santa Maria delle Grazie a Milano, posto caro al Duca Sforza e dove stava lavorando l'architetto Donato Bramante (che lavorava alla costruzione della chiesa) mentre Leonardo si concentrò sulla parete del refettorio
- Tema centrale: la cena, egli cambia l’iconografia tradizionale, ossia rappresenta l’annuncio di Gesù del tradimento che scatena una serie di moti d’animo dettagliatamente rappresentati
- Pietro che reagisce con collera, si avvicina a Giovanni, più rassegnato, si avvicina a Pietro come voler reagire immediatamente
- Afferrare il coltello (supposizione): vendicare Gesù
- Filippo: mantello rosso che si avvicina le mani al petto
- Tommaso incredulo come se volesse fare un’altra domanda
- Bartolomeo, mani appoggiate al tavolo, collera
- Moti d’animo provocati dalla frase pronunciata da Gesù al centro
- Reazione che porta gli apostoli a lasciarlo solo al centro e a raggrupparsi a tre a tre in
modo simmetrico rispetto a Gesù che rimane isolato, composto e solenne come ad anticipare la sua crocifissione
- Fulcro prospettico: al suo volto si uniscono le linee di fuga prospettiche che convergono al suo volto

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'approccio di Leonardo da Vinci verso la realtà e la conoscenza?
  2. Leonardo da Vinci credeva che la conoscenza dovesse basarsi sull'esperienza diretta della realtà, con un procedimento conoscitivo fondato sulla pratica concreta.

  3. Come Leonardo rappresenta il paesaggio nelle sue opere?
  4. Leonardo utilizza lo sfumato, evitando linee di contorno definite, e rappresenta oggetti lontani con un progressivo schiarimento del colore e del tratto, per riflettere la perdita di definizione dovuta all'aria non trasparente.

  5. Qual è il significato del paesaggio nell'opera "Annunciazione"?
  6. Il paesaggio nell'"Annunciazione" è quasi preponderante sulla scena sacra e si rifà a un testo di San Bernardo di Chiaravalle, rappresentando simbolicamente il monte dei monti come Gesù tra gli uomini.

  7. Quali sono le caratteristiche principali dell'"Adorazione dei Magi"?
  8. L'"Adorazione dei Magi" si concentra sul rapporto uomo-natura e sul linguaggio dell'animo, con la Madonna e il bambino al centro di un movimento rotatorio che coinvolge tutti i personaggi, e simboli come l'alloro e la palma che guidano lo sguardo.

  9. Come viene rappresentata la scena dell'"Ultima cena" da Leonardo?
  10. Nell'"Ultima cena", Leonardo rappresenta l'annuncio del tradimento di Gesù, scatenando una serie di moti d'animo tra gli apostoli, che si raggruppano simmetricamente lasciando Gesù isolato al centro, anticipando la sua crocifissione.

Domande e risposte