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Concetti Chiave

  • Masaccio è noto per i suoi affreschi rivoluzionari nella Cappella Brancacci a Firenze, che includono "La Cacciata dei Progenitori" e "Il Tributo", caratterizzati da una forte espressione emotiva e una nuova concezione dello spazio.
  • La "Trinità" di Masaccio nella Chiesa di Santa Maria Novella è considerata un'opera fondamentale del Rinascimento, famosa per la sua prospettiva innovativa e l'uso simbolico delle figure divine.
  • Masolino, collaboratore di Masaccio, è associato al Gotico Internazionale e contribuisce alla Cappella Brancacci con opere come "Il Peccato Originale", caratterizzate da figure meno realistiche.
  • Jan van Eyck, maestro fiammingo, è celebre per l'uso della pittura a olio, che permette una rappresentazione dettagliata della realtà, come nel famoso dipinto "I Coniugi Arnolfini".
  • Rogier van der Weyden si distingue per la sua capacità di catturare l'emotività umana, evidenziando gesti e sguardi che conferiscono intensità drammatica alle sue opere, come "La Deposizione".

Masaccio a

1) LA CACCIATA DEI PROGENITORI: Affresco che si trovava a Firenze nella Cappella

Brancacci nella Chiesa di Santa Maria del Carmine. Rinascimento. Adamo ed Eva vengono

Cacciati dal paradiso e poggiano sul terreno nudo. C’è un senso di spazio e c’è una rappresentazione della sofferenza e disperazione.

2) IL TRIBUTO: Affresco Firenze Cappella Brancacci nella Chiesa S. Maria del Carmine.

Qui c’è una scena delle storie di S.Pietro in cui Cristo, che è al centro, lo invita a pagare il tributo x entrare nella città di Cafarnao. Il cielo è popolato di nuvole in prospettiva e intorno a Cristo ci sono gli apostoli.

3) LA DISTRIBUZIONE DEI BENI: Affresco Firenze Cappella Brancacci nella Chiesa S.Maria del Carmine. Qui il paesaggio innevato rende + drammatica la situazione dei personaggi che sono quasi seminudi in pieno inverno.

4) SAN PIETRO RISANA GLI INFERMI CON LA PROPRIA OMBRA: Affresco Firenze Cappella Brancacci nella Chiesa di S. Maria del Carmine.

Chiunque veniva sfiorato anche solo dall’ombra di S. Pietro veniva guarito.

5) LA TRINITà: Firenze nella Chiesa S. Maria Novella.

La trinità è una delle opere fondamentali per la nascita del Rinascimento.

È l’ultima opera di Masaccio prima della sua morte.

La trinità rappresenta 3 persone uguali e distinte che sarebbero il padre, il figlio e lo spirito santo. Al centro dell’immagine c’è Gesù sulla croce. Sopra Gesù c’è il padre e lo spirito santo che sarebbe Dio in 3 persone. Lo spirito santo viene rappresentato da una colomba bianca sul collo del padre. Sotto Gesù, a destra c’è Maria e a sinistra c’è S. Giovanni. Ancora sotto di loro, sono rappresentati i 2 committenti. Alla fine dell’affresco c’è la tomba di Adamo.

C’è rappresentata la volta a botte e il soffitto a cassettoni. I capitelli della volta a botte sono di ordine ionico mentre gli altri di ordine corinzio.

- MASOLINO

MasolinoGotico Internazionale quindi nelle sue immagini MANCA LA REALTà

1 opera di Masolino: UNA MADONNA CON BAMBINO. Qui lavora con Masaccio nella tavola di S.Anna. Si trova a Firenze negli Uffizi. Masaccio ha dipinto La Vergine il bambino e l’angelo in alto.

Masolino invece ha dipinto S.Anna e gli altri angeli. Le immagini di Masolino sono senza peso e senza spessore.

1) IL PECCATO ORIGINALE: affresco che si trovava a Firenze nella Cappella Brancacci della Chiesa S.Maria del Carmine. Gotico. Attento ai particolari. Le sue figure non occupano uno spazio preciso. I volti di Adamo ed Eva non esprimono alcun sentimento.

2) LA RESURREZIONE DI TABITA E LA GUARIGIONE DELL’INFERMO: Affresco Firenze Cappella Brancacci Chiesa S. Maria del Carmine. In questo affresco avvengono 2 miracoli e gli episodi sono molto dispersivi.

A sinistra ci sono S. Pietro e S. Giovanni che miracolano uno storpio cioè guarigione dall’infermo. A destra invece S. Pietro benedice una tabita resuscitandola.

Al centro dell’affresco invece passano 2 borghesi che sembrano non accorgersi di quello che gli avveniva intorno.

Sono molto definiti i particolari.

LA CAPPELLA BRANCACCI

Fondata da Pietro Brancacci nella Chiesa di Santa Maria del Carmine a Firenze fu affidata a Masolino e Masaccio.

Sulla volta della chiesa erano stati raffigurati GLI EVANGELISTI mentre le pareti erano decorate con STORIE DI SAN PIETRO.

Dopo un pochi anni Masolino abbandonò l’incarico lasciando a Masaccio il completamento dell’opera.

La Cappella venne però poi modificata: nella parete di fondo, venne messa la tavola della MADONNA DEL POPOLO togliendo il riquadro con il MARTIRIO DI S. PIETRO.

Poi + avanti venne rialzata la volta, ornata da nuovi affreschi.

I pittori che studiavano la Cappella Brancacci sono:

- BEATO ANGELICO

Realizzava sia Miniature che Tavole.

1) Miniature: usa molto immagini geometriche, colori accesi, lo spazio lo crea allungando leggermente le figurine e mettendo loro delle vesti con pieghe pesanti.

Es. Miniatura: quella della “R”.

2)ANNUNCIAZIONE DI MARIA VERGINE:

3) Tavole: stesse tecniche che usa con le Miniature.

Es. di Tavola: TRITTICO DI S. PIETRO MARTIRE. Qui lo spazio è creato dalle pieghe del vestito sulle ginocchia della Vergine e dal tappeto. Usa il chiaroscuro che modula i volumi e collabora all’unificazione delle scene.

4) TABERNACOLO DEI LINAIOLI: questa tavola segna l’inizio della fase matura del pittore.

IL 400 FIAMMINGO: è un punto di riferimento molto importante x l’Europa nel 400.

I paesi fiamminghi all’inizio del secolo godono di una rinnovata prosperità:

- le attività manifatturiere e commerciali acquistano vigore dopo l’annessione del Ducato di Borgogna.

- posizione geografica favorevole delle città maggiori e quindi:

- commerci che stimolano una attività finanziaria. Questo contribuisce a:

- alla formazione di una società agiata e interessata alla produzione.

Il polo di maggiore importanza della vita culturale resta LA CORTE, soprattutto dopo che Filippo il Buono decide di trasportare la sede ducale da Digione a Bruxelles.

Una delle differenze tra la società fiamminga e la società fiorentina (cioè di Firenze) è:

LA RELIGIONE.

Artisti + importanti del 400 Fiammingo:

- JAN VAN EYCK artefice del rinnovamento.

Van Eyck unito al GOTICO. Le sue prime opere sono MINIATURE che completavano un frammento di manoscritto rimasto incompiuto:

1) ORE DI TORINO

2) LA NASCITA DEL BATTISTA

3) IL MESE DI GIUGNO: si nota l’erba tagliata che cambia colore, gli alberi che sono sull’orlo del corso dell’acqua. I personaggi sembra che si muovono a ritmo di balletto.

LA REALTà E LA TECNICA:

Anche Van Eyck, come Masaccio, si pone il problema della realtà.

Van Eyck usa prevalentemente la tecnica a olio. Attraverso questa tecnica, Van Eyck, definisce la varietà delle superfici e i + piccoli particolari.

Riesce quindi a rappresentare la realtà attraverso la tecnica a olio.

4) I CONIUGI ARNOLFINI: olio su tavola.

Giovanni Arnolfini che è un commerciante ritratto insieme alla moglie, nell’atto di pronunciare il giuramento di fedeltà matrimoniale.

Qui ogni particolare viene associato con il matrimonio, ad esempio IL CANE e LA CANDELA.

Questo ritratto diviene quasi un documento ufficiale che garantisce il matrimonio dei 2 coniugi con la presenza dei 2 testimoni. Uno dei 2 testimoni era il pittore.

I 2 testimoni riescono a vedersi attraverso lo specchio che c’è in fondo alla stanza.

Lo spazio si apre verso il paesaggio che si vede dalla finestra e che viene raddoppiato dallo specchio.

- ROGIER VAN DER WEYDEN:

Egli coglie l’umanità e l’emotività dei personaggi. I protagonisti delle sue opere sono

legati da catene di gesti e di sguardi. C’è molta luminosità degli ambienti e dei particolari.

Van Der Weyden concentra la sua attenzione soprattutto sull’uomo e sui suoi sentimenti,

sugli episodi drammatici o patetici.

Egli cerca sempre nuove forme e si può dire che egli sia un inventore.

1) LA DEPOSIZIONE: quasi bassorilievo. Il gruppo delle persone è legato da gesti

Contratti e di dolore e dalle linee spezzate.

Il corpo sanguinante e molto bello di Cristo, riprende la posizione obliqua da quella

della vergine che nel frattempo è svenuta.

Il fondo è color oro.

LA PITTURA A OLIO:

Si pensava che a inventarla fosse Jan Van Eyck, ma in realtà la pittura a olio era già conosciuta nell’antichità.

La sua diffusione iniziò solo dalla metà del 400.

Il supporto + usato è la tela, ma i primi dipinti venivano fatti sulla tavola.

La preparazione della pittura a olio:

si mischiava gesso e colla che venivano poi una preparazione bianca. Sopra questa preparazione bianca venivano messi i colori, che erano ottenuti da terre, estratti vegetali o animali o da minerali macinati.

Venivano poi messi olii comuni, che permettevano di ottenere una materia + fluida e trasparente, adatta x le velature.

- PAOLO UCCELLO

Ha una grande interpretazione fantastica e unilaterale della prospettiva.

Le sue opere sono al di fuori del quadrante rinascimentale. Egli resterà legato al tardogotico

1) STORIE DELLA GENESI

Fa poi un soggiorno a Venezia dove lavora ai mosaici x la facciata di S. Marco.

Quando ritorna poi a Firenze, le sue opere testimoniano il suo linguaggio tardogotico sempre

+ con figure geometriche e in cui vengono esclusi l’orizzonte della natura e il sentimento.

2) LE STORIE DI Noè

3) LA BATTAGLIA DI SAN ROMANO

È un trittico di Paolo Uccello, tempera su tavola, in cui c’è raffigurata la battaglia tra fiorentini e senesi rappresentata in 3 episodi diversi su 3 pannelli.

4) CACCIATA NOTTURNA:

è una scena di caccia notturna in una grande foresta in cui ci sono moltissimi cavalieri cani da caccia, molti cervi ecc…

- DONATELLO: DAVID- MERCURIO

È una delle sculture + famose del Rinascimento commissionata a Donatello per il cortile di Palazzo Medici. Si tratta di un’opera in bronzo alta 1,58 m.

Il corpo è sbilanciato e una gamba è piegata, mentre l’altra è tesa e regge il peso.

La spada invece è troppo sproporzionata rispetto al corpo, è troppo grande e pesante.

Il David-Mercurio ha la posa, il viso e l’atteggiamento da “monello”.

Il volto è pensoso e ombreggiato dal cappello.

URBINO E L’ITALIA CENTRALE:

CITTà IDEALE: geometrie perfette degli edifici misurano e scandiscono bene gli spazi.

Federico da Montefeltro fu prima fu prima responsabile di un territorio economicamente depresso e poi a una delle interpretazioni rinascimentali + raffinate.

Ritratto di Federico da Montefeltro eseguito dallo spagnolo Pedro Berruguete. Qui Federico sembra molto intento a studiare un codice, è ancora rivestito dalla sua corazza appena coperta da un mantello di ermellino. È circondato da simboli della sua funzione.

- PIERO DELLA FRENCESCA

Nato a Borgo San Sepolcro. È stato pittore e matematico italiano.

1)Il suo ritratto: DE PERSPECTIVA PINGENDI.

Piero considera la prospettiva, insieme al disegno e insieme al colore una delle parti

costitutive della pittura.

2) IL BATTESIMO DI CRISTO: è la parte centrale di un trittico. Tempera su tavola.

La forma della tavola è costituita da due quadrati sovrapposti sormontati da un semicerchio.

Il centro è occupato dalla colomba. Al centro c’è la figura di Cristo con la coppa sostenuta

Dal Battista. Alla sinistra c’è un albero. Le tinte si contrappongono e si riprendono, in modo

Così da bilanciarsi e la luce annulla le ombre e i contorni.

3) FLAGELLAZIONE: la tavola è divisa in 2 parti: una è occupata da uno spazio aperto, mentre

L’altra parte occupata da una loggia.

L’architettura distingue, ma nello stesso tempo coordina le due parti della tavola. Ci sono 3

Figure in primo piano sulla destra e la flagellazione di cristo ke avviene alla sinistra, al di

Sotto di un edificio.

LE STORIE DELLA VERA CROCE:

è un ciclo di affreschi conservato nella cappella maggiore della Basilica di S. Francesco di Arezzo. Gli affreschi sono posti su tre livelli sulle pareti laterali e sul fondo.

Le storie della Vera Croce sono narrate dagli avvenimenti della Genesi.

La fonte principale della narrazione è la Leggenda Aurea.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza dell'affresco "La Trinità" di Masaccio?
  2. "La Trinità" è considerata una delle opere fondamentali per la nascita del Rinascimento e rappresenta l'ultima opera di Masaccio prima della sua morte. Essa raffigura il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, con Gesù al centro sulla croce.

  3. Quali sono le caratteristiche distintive delle opere di Masolino rispetto a quelle di Masaccio?
  4. Masolino, associato al Gotico Internazionale, manca di realtà nelle sue immagini, che risultano senza peso e spessore. Al contrario, Masaccio è noto per la sua rappresentazione realistica e l'uso dello spazio.

  5. Qual è il contributo di Jan Van Eyck alla pittura del 400 fiammingo?
  6. Jan Van Eyck è considerato un artefice del rinnovamento artistico del 400 fiammingo, noto per l'uso della tecnica a olio che gli permette di rappresentare la realtà con dettagli minuziosi.

  7. Quali sono le caratteristiche delle opere di Rogier Van Der Weyden?
  8. Rogier Van Der Weyden si concentra sull'umanità e l'emotività dei personaggi, utilizzando gesti e sguardi per legare i protagonisti delle sue opere, con una particolare attenzione agli episodi drammatici o patetici.

  9. Qual è il significato del ciclo di affreschi "Le Storie della Vera Croce" di Piero della Francesca?
  10. "Le Storie della Vera Croce" è un ciclo di affreschi che narra gli avvenimenti della Genesi, basandosi sulla Leggenda Aurea, e si trova nella cappella maggiore della Basilica di S. Francesco di Arezzo.

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