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Concetti Chiave

  • Leonardo da Vinci was a polymath, known for his contributions to painting, architecture, and science during the Italian Renaissance, with significant periods in Milan and Florence.
  • Raffaello Sanzio, a younger contemporary, created dynamic compositions, was influenced by Perugino, and worked extensively in Rome, notably in the Vatican commissioned by Pope Julius II.
  • Michelangelo Buonarroti, renowned for his sculptures, believed in extracting pre-existing forms from stone, and introduced the "non-finito" technique, leaving parts unfinished for expressiveness.
  • Leonardo's artistic approach combined tradition with innovation, aiming for originality, and he advocated the superiority of painting over sculpture for its emotive power.
  • Michelangelo evolved artistically and spiritually over his long life, transitioning from physical beauty to spiritual focus, exemplified by his work on the Sistine Chapel's Last Judgment.
Questo appunto di Storia dell'Arte riguarda tre dei principali e più evocativi rappresentanti del periodo umanistico - rinascimentale italiano, dei quali vengono approfondite le vite e qualche informazione relativa alle opere.
Leonardo Da Vinci, Michelangelo e Raffaello articolo

Indice

  1. Leonardo da Vinci
  2. Raffaello Sanzio
  3. Michelangelo Buonarroti

Leonardo da Vinci

Leonardo da Vinci

fu un pittore, architetto e scienziato italiano riconducibile al periodo umanistico - rinascimentale. Nacque a Vinci, nei pressi di Firenze, nell'aprile del 1452 e morì presso Amboise a maggio del 1519.

Era il figlio illegittimo di un notaio fiorentino chiamato SER Piero, di cui non viene ricordato nemmeno il nucleo familiare. Poi, dopo essere stato scagionato da un'accusa di sodomia, si recò nella bottega del Verrocchio come alunno per circa quattro anni. Nella seconda metà del 400 si recò in due delle corti più importanti italiane, la prima è quella di Ludovico il Moro e la seconda in qualità di musico nella Corte di Lorenzo il magnifico a Firenze. A Milano svolse intensamente l'attività pittorica, lavorando anche ad un monumento per Francesco sforza, allestendo per lui feste e scenografie, ma consultato anche per problemi relativi all'architettura. Questo fu il periodo più fecondo dal punto di vista della realizzazione delle opere. Tuttavia, ben presto fu costretto a lasciare Milano e partire per Venezia, fermandosi per lungo tempo alla Corte di Isabella d'Este, a Mantova, che viene anche considerata una delle possibili figure femminili che hanno dato origine al ritratto della Gioconda. Ricevette numerose commissioni anche dalla Francia e dopo essere andato via da Venezia tornò nella sua città, Firenze dove condusse una vita pressochè dedicata alla pittura ma anche alle piccole cose quotidiane. Era un'artista molto appassionato, di anatomia, di progettazione, idrologia, ma anche tutto ciò che concerneva la natura e l'architettura. Purtroppo, gran parte degli iscritti da lui composti è quasi del tutto scomparsa e tutto ciò che ci rimane. Sono delle annotazioni non sistematiche che vengono spesso riunite senza nessun senso logico. La maggior parte dei manoscritti di Leonardo da Vinci che possediamo proviene da un'eredità lasciata a un certo Melzi che venne poi dispersa dopo la morte di quest'uomo.
Il suo concetto di arte si manifesta su sin dall'inizio come una rielaborazione della tradizione del ma anche si caratterizza per una certa opposizione ad essa per dare origine, attraverso un esame più approfondito, a delle rappresentazioni più originali. Fu uno dei sostenitori della superiorità della pittura sulla scultura, proprio per le sue capacità di evocare. Emozioni simili a quelle della poesia. La sua attività di Scultore è molto problematica e controversa. Però, allo stesso modo possiamo dire della sua attività di architetto che non trova attestazioni certe in nessun progetto. Costruzione di edificio giunto sino a noi.

Raffaello Sanzio

Raffaello

è più giovane di Leonardo e nasce nel 1483 a Urbino , una città estremamente importante storicamente per la presenza della famiglia Montefeltro. Egli è prevalentemente un pittore e si forma all'interno della bottega del padre Giovanni Santi. Si ispira al Perugino, ma si reca ben presto a Firenze per conoscere e studiare l'opera di Michelangelo e Leonardo, spostandosi in un momento successivo a Roma dove rimarrà fino alla morte nel 1520. La morte di Raffaello sconvolse la gente del tempo. La critica sostenne sempre un certo rapporto di influenza tra il Perugino e Raffaello, riscontrabile in alcuni aspetti preminenti:

  • il soggetto
  • l'ambientazione
  • la composizione dei personaggi divisi in maschi e femmine
  • la porta dell'edificio aperta sul paesaggio

Raffaello dipinse anche diverse Madonne, come quella del prato ragionando sempre sullo schema piramidale. Intorno al 1504, gli viene commissionato dalla nobildonna Atlanta Baglioni una pala per ricordare il figlio ucciso; essa sarà la prima pala narrativa di Raffaello. Inizialmente, doveva essere un compianto sul Cristo morto poi diventata una deposizione più dinamica. Michelangelo era considerato il maestro della tecnica della torsione e Raffaello cerca di imitarlo proprio all'interno “pala Baglioni”. Il giovane Grifonetto Baglioni è raffigurato da Nicodeno, un giovane molto bello; a destra c'è invece la vergine che sviene per il dolore sorretta da due donne. Il centro del dipinto viene fatto corrispondere alla mano di Cristo creando una composizione diagonale che porta l'occhio dell'osservatore verso lo sfondo. I colori originali erano molto accesi e vibranti. Il primo impiego di Raffaello a Roma è quello svolto nelle stanze del Vaticano per commissione di papa Giulio II della Rovere.
In generale nei suoi dipinti Raffaello utilizza molto la tecnica della saturazione.
Leonardo Da Vinci, Michelangelo e Raffaello articolo

Michelangelo Buonarroti

Nacque nel 1475 a Caprese e visse a Firenze. Nonostante l'opposizione della famiglia, studiò alla bottega di Domenico Ghirlandaio. Si formò come artista copiando le opere dei grandi del passato e attraverso l'osservazione di sculture antiche. Viene inoltre a contatto con le opere di Donatello. Le sue prime opere sono sculture. Opera tra Firenze Roma ma si trasferì definitivamente in quest'ultima. Ebbe una vita molto lunga e proprio per questo motivo possiamo distinguere le varie fasi del suo sviluppo artistico. Desiderava osservare ed imitare la natura per raggiungere la bellezza assoluta attraverso un'idea creata nella propria mente; quest'idea doveva cogliere gli aspetti migliori della natura stessa. Crede che il corpo umano sia la cosa più bella che la natura abbia creato. Invecchiando diventa maggiormente religioso, ciò gli fa pensare che la bellezza fisica sia unicamente un mezzo per arrivare a quella spirituale.
Negli ultimi anni della sua vita diventa un uomo tormentato che finisce per pensare alla bellezza fisica unicamente come un ostacolo per trovare quella spirituale. Michelangelo nelle sue opere preferisce utilizzare pietra e marmo: era convinto del fatto che nel blocco esistesse già la figura completa ed il suo compito fosse unicamente quello di liberarla; scolpendo il blocco in punti diversi ed in maniera libera. Introduce la tecnica del NON FINITO: Lascia alcune parti non elaborate finemente per ragioni di espressività, venne utilizzato per la prima volta nel “monumento funebre di Giulio II” per le figure dei Prigioni: schiavi che dovevano trovarsi nella parte bassa dell'opera e simboleggiavano il tema dell'anima prigioniera nel corpo. Purtroppo il monumento funebre fu una delusione per Michelangelo e nonostante l'entusiasmo iniziale non venne mai completato. Una delle realizzazioni che più ha segnato il passaggio tra epoche storiche è il Giudizio Universale realizzato nella Cappella Sistina.
Per ulteriori informazioni sul Rinascimento artistico italiano vedi anche qua

Domande da interrogazione

  1. Chi sono i tre principali rappresentanti del periodo umanistico-rinascimentale italiano discussi nel testo?
  2. I tre principali rappresentanti discussi sono Leonardo da Vinci, Raffaello Sanzio e Michelangelo Buonarroti.

  3. Quali furono le principali attività di Leonardo da Vinci durante il suo periodo a Milano?
  4. A Milano, Leonardo da Vinci si dedicò intensamente alla pittura, lavorò a un monumento per Francesco Sforza, allestì feste e scenografie, e fu consultato per problemi di architettura.

  5. In che modo Raffaello Sanzio fu influenzato dal Perugino e da altri artisti?
  6. Raffaello fu influenzato dal Perugino nel soggetto, nell'ambientazione e nella composizione dei personaggi. Studiò anche le opere di Michelangelo e Leonardo a Firenze.

  7. Qual è la tecnica del "NON FINITO" introdotta da Michelangelo Buonarroti?
  8. La tecnica del "NON FINITO" consiste nel lasciare alcune parti delle sculture non completamente elaborate per ragioni di espressività, come visto nel "monumento funebre di Giulio II".

  9. Quale fu l'approccio di Michelangelo verso la bellezza fisica e spirituale negli ultimi anni della sua vita?
  10. Negli ultimi anni, Michelangelo divenne più religioso e considerò la bellezza fisica come un ostacolo per raggiungere quella spirituale.

Domande e risposte