Concetti Chiave
- La Confraternita Preraffaellita, fondata nel 1848 a Londra, mirava a riprendere lo stile della pittura italiana del XV secolo, opponendosi al classicismo e alle convenzioni vittoriane.
- Il movimento preraffaellita combinava idealismo e naturalismo, con opere che rappresentavano soggetti letterari, filosofici e religiosi attraverso un linguaggio simbolico.
- Dante Gabriel Rossetti, uno dei fondatori, si distingueva per il suo simbolismo lirico e la fusione tra romanticismo e influenze del Quattrocento italiano, in particolare di Botticelli.
- William Holman Hunt era noto per il suo meticoloso naturalismo e l'uso del simbolismo, con una forte attenzione alla documentazione storica e geografica.
- John Everett Millais combinava simbolismo e naturalismo, con opere ispirate alla letteratura e una particolare attenzione al dettaglio naturalistico, come nel celebre dipinto "Ofelia".
Indice
- Fondazione della confraternita preraffaellita
- Ideali e influenze artistiche
- Dante Gabriel Rossetti e il simbolismo
- Contrasti tra Rossetti e Hunt
- John Everett Millais e il naturalismo
- Ford Madox Brown e il naturalismo storico
- Edward Burne-Jones e l'immaginario anglosassone
- Influenza di William Morris
Fondazione della confraternita preraffaellita
Nel 1848, alcuni giovani pittori e letterati inglesi fondano a Londra una società che chiamarono «Pre-raphaelite Brotherhood (confraternita preraffaellita o P.R.B.)» Fra di essi figuravano i pittori Rossetti, Hunt et Millais, Il termine indicava chiaramente le inclinazioni artistiche del gruppo.
Infatti, essi volevano riprendere lo stile della pittura italiana del XV secolo, cioè quella dei pittori che precedevano Raffaello., considerati più spontanei e sinceri. Pertanto, rifiutavano il gusto del classicismo e del seicentismo che nell’Inghilterra dell’epoca era molto diffuso ed apprezzato. Essi si ribellavano quindi contro le convenzioni dell’epoca Vittoriana a cui contestavano la mancanza di ideali e combattevano anche le brutture della Rivoluzione industriale. In questa lotta trovarono un difensore in John Ruskin. Quest’ultimo nell’opera Pittori moderni, pubblicata fra il 1846 e il 1848 aveva aspramente criticato le stilizzazioni e il manierismo dell’area europea dal Cinquecento in poi, sostenendo che il bello deve indentificarsi con il vero. Per i Preraffaelliti l’arte era una rappresentazione realistica e onesta, tale da ritrovare nella natura il messaggio divino in essa nascosto.Ideali e influenze artistiche
Ciò che i preraffaelliti inglesi impararono o credettero di apprendere dai pittori italiani del primo Rinascimento non fu tanto un repertorio di forme o una geniale visione del mondo. Appassionati di ideali, volevano dare alla pittura un contenuto, il più delle volte morale o religioso, esprimendolo attraverso il linguaggio simbolico. I loro soggetti sono letterari, filosofici, storici, leggendari, soprattutto biblici o evangelici, ma interpretati con uno spirito nuovo. Il loro mondo immaginario prende infatti in prestito i suoi elementi dal mondo reale, trascritti con scrupolosa accuratezza. Spesso il sogno assume il volto della natura; il paesaggio è composto dall'artista da paesaggi reali, inglesi e non, osservati nei minimi dettagli. Possiamo quindi dire che la dottrina preraffaellita è nata dall'incontro tra idealismo e naturalismo.
Dante Gabriel Rossetti e il simbolismo
Figlio di un profugo napoletano, Dante Gabriel Rossetti (1828-1882), che fu anche poeta, può essere considerato il fondatore spirituale del gruppo. Un simbolismo lirico ispira le sue composizioni: l'Educazione della Vergine, Ecce ancilla Domini (o l'Annunciazione), Il sogno di Dante, Il prato pergolato, etereo omaggio all'eterna femminilità. Le sue figure conservano la memoria del Quattrocento, e in particolare di Botticelli, ma la sognante malinconia di cui esse sono permeate, è impregnata di romanticismo. Accanto a temi religiosi e letterari, egli elabora un'iconografia di ritratto femminile sensuale e decadente, che si avvicina al linguaggio simbolista e all'Art Nouveau.
Contrasti tra Rossetti e Hunt
Il sentimentalismo di Rossetti contrasta con l'intransigenza e la durezza di William Holman Hunt, che fino alla fine rimase fedele all'ideale di P. R. B. La sua arte non lascia nulla al caso. Più degli italiani, egli ricorda Dürer. Il simbolo ha infatti un ruolo capitale, tradotto in modo incisivo da un esigente e meticoloso naturalismo. Hunt aveva un gusto per la documentazione storica e geografica, per il colore locale. Ha viaggiato in Terra Santa per dare accuratezza ai suoi dipinti ispirati alla Scrittura. Molto significativa è l'opera Le nostre coste inglesi del 1852 che si distingue per la diffusa luminosità e per i colori quasi trasparenti. Tutte le parti del dipinto sono illuminate nello stesso modo e naturalmente senza alcuna gerarchia.
John Everett Millais e il naturalismo
Nel suo periodo preraffaellita, anche John Everett Millais (1829-1896) conciliava simbolismo e naturalismo; ma i suoi modi sono meno aspri e la sua ispirazione più sentimentale. Sostenuto da Ruskin che vedeva in lui il successore di Turner, egli si afferma nel panorama pittorico dell'epoca con opere spesso di derivazione letteraria sempre più tendenti al patetico. Celebre è il suo dipinto Ofelia del 1852. L'importanza dell'opera non è tanto l'ispirazione proveniente da Shakespeare quanto il particolare naturalismo che si fonda su una rappresentazione dettagliata della vegetazione, in piena luce, che circonda la ragazza annegata il cui corpo galleggia sulle acque. Dopo il 1865, Millais prese le distanze dalla dottrina preraffaellita. Un realismo più aneddotico contraddistinse le sue composizioni, ma si dedicò soprattutto alla ritrattistica, facendo posare dei personaggi celebri.
Ford Madox Brown e il naturalismo storico
Senza aver aderito ufficialmente al P.R.B., Ford Madox Brown ne fece propria la dottrina. Il suo scrupoloso naturalismo non teme l'accumulo di dettagli. Il suo gusto per la storia medievale e britannica è testimoniato dagli affreschi che decorano il municipio di Manchester. Assai significativa è l’opera Pomeriggio autunnale inglese del 1852-1854. Egli ci dà uno scorcio di vita contemporanea, in questo caso della borghesia che trascorre il tempo libero, al sole, in giardino. In altri casi la sua pittura ha anche risvolti sociali, cioè tratta l’emigrazione e i rapporti fra le classi sociali.
Edward Burne-Jones e l'immaginario anglosassone
Edward Burne-Jones si unì al gruppo nel 1856 di cui era il più colto e ambizioso. La sua profonda conoscenza della pittura italiana gli permise di cercare le fonti di ispirazione in Michelangelo, Correggio e nei veneziani del Cinquecento. così come nel Quattrocento. Ma le sue figure dalle linee sinuose, preferibilmente riproducenti un tipo femminile molto personale, sono proprio figlie di un immaginario anglosassone.
Influenza di William Morris
Ispirati da Ruskin, anche i preraffaelliti volevano, in generale, lasciare il segno nell'arredamento quotidiano, per proteggerlo dall'industrializzazione e dal cattivo gusto. Poeta e pittore affiliato al loro gruppo, William Morris (1834-1896) deve gran parte della sua fama ai modelli per vetrate, ricami, tappeti, carte da parati e soprattutto tessuti; la tradizione medievale dell'Inghilterra vi è interpretata con tanto fascino quanto originalità. L'esperienza preraffaellita merita rispetto per la sua sincerità, la sua alta ispirazione. Non c'è dubbio che i mezzi non sempre hanno corrisposto alle intenzioni; resta il fatto che il PRB ha risvegliato, ringiovanito e persino dominato per un certo periodo la vita artistica dell'Inghilterra.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine della confraternita preraffaellita?
- Quali sono i temi principali dell'arte preraffaellita?
- Come si distingue l'arte di D. G. Rossetti all'interno del movimento preraffaellita?
- In che modo W. H. Hunt ha contribuito al movimento preraffaellita?
- Qual è l'importanza di E. Burne-Jones nel contesto preraffaellita?
La confraternita preraffaellita è stata fondata nel 1848 a Londra da giovani pittori e letterati inglesi, tra cui Rossetti, Hunt e Millais, con l'intento di riprendere lo stile della pittura italiana del XV secolo, opponendosi al classicismo e al seicentismo dell'epoca vittoriana.
I preraffaelliti si ispiravano ai pittori italiani del primo Rinascimento, cercando di dare alla pittura un contenuto morale o religioso attraverso un linguaggio simbolico. I loro soggetti erano spesso letterari, filosofici, storici, leggendari e biblici, interpretati con un nuovo spirito.
D. G. Rossetti, considerato il fondatore spirituale del gruppo, è noto per il suo simbolismo lirico e per le sue composizioni che combinano la memoria del Quattrocento con una malinconia romantica. Le sue opere includono temi religiosi e letterari, oltre a un'iconografia di ritratti femminili sensuali e decadenti.
W. H. Hunt è noto per la sua intransigenza e durezza, rimanendo fedele all'ideale preraffaellita. La sua arte è caratterizzata da un simbolismo incisivo e un meticoloso naturalismo, con un forte interesse per la documentazione storica e geografica, come dimostrato nei suoi dipinti ispirati alla Scrittura.
E. Burne-Jones, unito al gruppo nel 1856, era il più colto e ambizioso. La sua conoscenza della pittura italiana gli permise di trarre ispirazione da artisti come Michelangelo e Correggio. Le sue figure dalle linee sinuose riflettono un immaginario anglosassone, contribuendo alla ricchezza stilistica del movimento.