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Concetti Chiave

  • Il nuovo classicismo sironiano emerge nel 1920 come risposta alla pittura idealistica di Valori Plastici, focalizzandosi su una realtà sociale e pessimistica.
  • Sironi realizza opere con un linguaggio geometrico, ambientate in periferie industriali e influenzate da mitologie moderne, simboleggiando allegorie di costruzione e progettazione.
  • Il gruppo dei Sette Pittori del Novecento, sostenuto da Margherita Sarfatti e Lino Pesaro, si fonda su un classicismo moderno nei soggetti e sintetico nelle forme.
  • Margherita Sarfatti, critica d'arte e amica di Mussolini, promuove l'unione di artisti con l'obiettivo di un ritorno all'ordine dopo la prima guerra mondiale.
  • Funi e Sironi, ex futuristi, sono figure chiave del gruppo, con Funi influenzato dal classicismo rinascimentale e dal plasticismo neoclassico.

Nuovo Classicismo

Nel 1920 si profila il nuovo classicismo sironiano che segna il corso del nascente gruppo dei pittori del Novecento e che è la risposta di Sironi all'idealismo di Valori Plastici: alla pittura della Storia egli risponde con la pittura della Realtà, una realtà sociale e pessimistica. Negli anni seguenti Sironi produce pochi quadri ma densi di implicazioni: periferie industriali e figure classiche, evidenziate da un linguaggio geometrico e sintetico, scenari e personaggi di bontempelliane mitologie moderne in cui il senso ultimo è sempre quello di un'allegoria del costruire e del progettare.
Scene in cui compassi e squadre alludono a un ideale di Nuova umanità gravata da responsabilità immense relazionate al concetto etico del fascismo nascente. Non è un caso infatti se Mussolini inaugura con un discorso la prima mostra dei Sette Pittori del Novecento presentato da Margherita Sarfatti nel marzo 1923 alla galleria Pesaro. La critica d'arte Margherita Sarfatti socialista, amica e amante di Mussolini e molto vicina al futurismo negli anni anteriori alla prima guerra mondiale, si era impegnata fin dal primo dopoguerra per costruire un gruppo di artisti Uniti da intenti di ritorno all'ordine, ma solo nel 1922 con l'appoggio economico del gallerista Lino Pesaro ciò risultò possibile.

I margini stilistici che univano i componenti del neo costituito gruppo dei sette pittori del Novecento erano piuttosto ridotti ed erano focalizzati intorno un principio estetico piuttosto che stilistico di elaborazione di un classicismo moderno nei soggetti e sintetico nelle forme. Ne facevano parte gli ex futuristi Funi e Sironi, Dudreville, Ubaldo Oppi e Pietro Marussig, Gian Emilio Manerba e Anselmo Bucci. Sironi appare subito il personaggio più significativo del gruppo la Sarfatti ne intuisce infatti l'enorme rovello estetico ma l'intenzione non era quello di valorizzare un unico personaggio bensì di esporre sempre in gruppo, condizione alla quale i 7 artisti si vincolano. Funi può considerarsi il secondo pittore di maggior spessore del gruppo: egli usciva dal futurismo milanese con un percorso parallelo a quello di Sironi. Fin dagli esordi il suo stile aveva mostrato una tendenza compositiva compassata e calibrata persino nel suo periodo futurista. Intorno al 1920 subì quel mutamento novecentista che gli diede modo di palesare il suo animo fortemente classico, attraverso cui il concetto di una plasticità mediterranea trovava la sua forma più adeguata. Come Sironi, ma in maniera più letterale, s'ispira al classicismo rinascimentale di Raffaello e Masaccio ma anche al plasticismo neoclassico picassiano.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato del nuovo classicismo sironiano nel contesto artistico degli anni '20?
  2. Il nuovo classicismo sironiano rappresenta una risposta all'idealismo di Valori Plastici, focalizzandosi su una pittura della Realtà sociale e pessimistica, con implicazioni di costruzione e progettazione legate al concetto etico del fascismo nascente.

  3. Qual è stato il ruolo di Margherita Sarfatti nel gruppo dei Sette Pittori del Novecento?
  4. Margherita Sarfatti, critica d'arte e socialista, ha svolto un ruolo cruciale nel formare il gruppo dei Sette Pittori del Novecento, unendo artisti con l'intento di un ritorno all'ordine, sostenuta economicamente dal gallerista Lino Pesaro.

  5. Quali erano le caratteristiche stilistiche comuni del gruppo dei Sette Pittori del Novecento?
  6. I margini stilistici del gruppo erano ridotti e si concentravano su un principio estetico di classicismo moderno nei soggetti e sintetico nelle forme, piuttosto che su uno stile uniforme.

  7. Come si differenzia lo stile di Funi rispetto a quello di Sironi all'interno del gruppo?
  8. Funi, come Sironi, si ispira al classicismo rinascimentale, ma il suo stile è più letterale e compassato, mostrando una tendenza compositiva calibrata e un forte animo classico, influenzato anche dal plasticismo neoclassico picassiano.

Domande e risposte