Impressionismo – Musica e rapporti con l’arte

L'impressionismo musicale

I compositori sono stati definiti come impressionisti per analogia con i pittori impressionisti, che utilizzano dei colori in contrasto fra di loro, un effetto di luce su di un oggetto, un primo piano e uno sfondo sfocato, una prospettiva piatta, tutti dettagli affinché l’osservatore concentri la sua attenzione sull’impressione globale della scena.

La caratteristica più importanti dell’impressionismo musicale è l’utilizzazione del “colore” che, in termini musicali, si trasforma in timbro, ottenuto con l’orchestrazione, l’utilizzazione armonica, ecc. Altri elementi dell’impressionismo musicale implicano anche nuove combinazioni di accordi, le tonalità ambigue, le armonie estese, l’utilizzazione di modi e di gamme esotiche, i movimenti paralleli anche extra-musicali a cui si accompagnano dei titoli evocatori come “Reflets dans l’eau” o “Brouillards”. Quando si parla di impressionismo musicale, inteso come impressionismo fatto di macchie sonore, come in pittura si hanno le macchie di luce, non si può fare a meni di pensare al Prélude d’un après-midi d’un faune, compiuto nel 1892. In musica l’impressionismo si è diffuso a cavallo fra il XIX e il XX secolo e ha lo scopo di trasmettere gli umori e le emozioni suscitate dal tema più che da un’immagine tonate bel dettagliata, come avviene nella musica classica europea. Il termine è preso in prestito dalla pittura francese della fine del XIX secolo dopo la realizzazione della tela di Manet, Impression, le lever du soleil.

Debussy e l'impressionismo

Debussy è una figura di spicco dell’impressionismo musicale, anche se egli ha sempre rifiutato questa etichetta. Le opere di Debussy, nato nel 1862 e morto nel 1924, evocano generalmente un umore, un sentimento, un’atmosfera, creando immagini musicali attraverso motivi caratteristici. A dire il vero, i critici si sono sempre chiesto se il musicista fosse da iscrivere fra gli impressionisti o fra i simbolisti e negli ultimi tempi gli esperti si sono orientati di più verso il simbolismo. Nelle sue opere. Debussy, amico di tutti gli artisti e letterati come Mallarmé, esprime il clima raffinato e decadente della Parigi del Secondo Impero; la musica dei Nocturnes, di La mer, dei Préludes fatta di suoni liberi da ogni schema predefinito evoca sensazioni, immagini, colori suoni e movimenti evanescenti, colti in istanti fuggevoli.

Legami tra pittura e musica

Anticipazioni di tale poetica musicale, si ritrovano in un amico musicista di Manet, Emanuel Chabrier, che Renoir definì “impressionista” e ritratto da Degas nel dipinto L’orchestre de l’Opéra. Degas era molto vicino ai musicisti e ai compositori dell’Opéra e aveva conosciuto Bizet quando entrambi studiavano a Roma. Dal punto di vista storico, sono sempre esistiti dei legami molto forti fra la pittura e la musica, ma ancor più nella seconda metà del XIX secolo. Questo legame è stato particolarmente forte fra Manet e Debussy che fra l’altro hanno vissuto anche una parte della vita in comune. Come i nuovi pittori volevano liberarsi dalle costrizioni delle regole della pittura rinascimentale, così i compositori volevano sfuggire alle costrizioni molto rigide della musica classica. Ma il rapporto fra i due è ancor più stretto quando si parla di tema della loro arte. Monet ha dipinto il mare, l’acqua, la natura e le immagini non sono mai definitiva o dai contorni ben delineati, poiché i colori e le linee sono incerti. In Debussy si notano la stessa tecnica come in “Clair de lune” o “La fille aux cheveux de lin”.