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Concetti Chiave

  • L'astrattismo è un movimento artistico del XX secolo, nato a Monaco di Baviera nel 1910 con Kandinskij, che si concentra su colori e forme pure anziché su immagini riconoscibili.
  • Kandinskij ha fondato il gruppo Der Blaue Reiter e ha influenzato l'arte astratta enfatizzando la spiritualità e l'espressione del mondo interiore attraverso colori e linee.
  • Il Bauhaus ha giocato un ruolo cruciale nello sviluppo dell'astrattismo geometrico, con Kandinskij che ha esplorato il significato di forme geometriche pure come cerchi e triangoli.
  • L'opera "Alcuni cerchi" di Kandinskij è un esempio di come l'astrattismo possa evocare emozioni e processualità attraverso la disposizione e il movimento di forme geometriche colorate.
  • In Italia, Kandinskij cercò il riconoscimento durante il fascismo, sperando in una riabilitazione in Germania, ma le sue aspettative furono deluse fino alla caduta del nazismo.

Indice

  1. Origini dell'astrattismo
  2. Kandinskij e il suo contributo
  3. Pittori e movimenti astrattisti
  4. Kandinskij e il Bauhaus
  5. L'opera "Alcuni cerchi"
  6. Significato del geometrismo
  7. Il Bauhaus e la sua influenza
  8. Kandinskij e l'Italia
  9. Kandinskij e il fascismo
  10. Ascesa del fascismo in Italia
  11. Controllo del regime fascista

Origini dell'astrattismo

L’astrattismo è una delle principali tendenze artistiche del XX secolo. L’arte astratta nasce a Monaco di Baviera nel 1910 col primo acquerello astratto di Kandinskij e poi si diffonde in Europa.

Si definisce astratta o non-figurativa l’arte che non rappresenta immagini riconoscibili ma al contrario è costituita da colori e forme pure. L’astrattismo non vuole più imitare la realtà ma la mancanza di oggetti riconoscibili non significa certo mancanza di significati che sono espressi solo dai colori, dalle linee e dalle forme compositive.

Kandinskij e il suo contributo

Secondo Kandinskij, solamente una pittura liberata dalla dipendenza con l’oggetto fisico può dare vita alla spiritualità. La bellezza, quindi, assieme alla perfetta espressione del mondo interiore dell’artista, viene raggiunta per il tramite dei colori e della sola forma colorata. I pittori astrattisti esprimono il loro mondo interiore affidandosi alla forza del colore e alla potenza evocativa della linea creando composizioni in grado di suscitare emozioni e pensieri senza sottostare alle regole della riproduzione naturalistica e abbandonando la figurazione.

Pittori e movimenti astrattisti

I pittori più importanti di questo movimento sono: Vasilij Kandinskij, Franz Marc, Paul Klee, Piet Mondrian, Kazimir Malevič. Il pittore russo Vasilij Kandinskij (1866-1944) è stato il primo artista della storia ad abbandonare del tutto la figurazione per dedicarsi a un’arte astratta, fatta esclusivamente di rapporti tra forme non figurative e colori.

Kandinskij e il Bauhaus

Nel 1911, insieme a Franz Marc, Kandinskij fonda a Monaco di Baviera il gruppo Der Blaue Reiter (Il cavaliere azzurro), cui aderiscono molti pittori. Il movimento si esaurirà alla vigilia della guerra ma i semi erano gettati e la sua diffusione sarà inarrestabile. Con lo scoppio della guerra, Kandinskij abbandona la Germania e torna in Russia fino al 1921. Rientrato in Germania, è invitato a insegnare al Bauhaus, la scuola d’arte e architettura fondata nel 1919 a Weimar da Walter Gropius.

Al Bauhaus, Kandinskij si dedica a studi sistematici sul significato dell’astrazione pura e lavora su forme geometriche quali il cerchio e il triangolo. Il lavoro presso il Bauhaus e la conoscenza degli altri membri dell’istituto rivoluzionano le idee di Kandinskij che nel 1926 pubblica "Punto, linea nel piano", un testo in cui si analizzano le proprietà del punto (entità essenziale da cui tutte le forme geometriche prendono origine) e della linea (traslazione del punto nel piano). Tali considerazioni indirizzano la pittura di Kandinskij verso una pittura in cui l’astrazione diventa geometria, anzi colore in forma geometrica.

L'opera "Alcuni cerchi"

Risale appunto al 1926 il dipinto “Alcuni cerchi”. In un campo scuro, profondo come l’universo, si muovono dei cerchi colorati, alcuni isolatamente, altri in agglomerazione e sembrano attratti dal grande cerchio azzurro circondato da un’aura biancastra. Il loro movimento (o gravitazione) segue delle linee attrattive: due forti (le diagonali) e due deboli (le mediane). Il formato perfettamente quadrato della tela concorre alla geometrizzazione del dipinto.

L’immagine è caratterizzata da una grande calma, dalla lenta emersione dei cerchi dalle oscure lontananze da cui provengono, per questo l’immagine sembra in movimento, ha una sua processualità e una sua durata interna. L’impiego di più tonalità non è casuale ma stabilisce differenti livelli di profondità e perfino diverse velocità di affioramento. I cerchi dal colore più chiaro, gialli o rosa, balzano verso di noi; il cerchio nero al centro della composizione sembra più lontano; i cerchi verdi o azzurri occupano invece livelli intermedi e affiorano più lentamente. Tra tutti i cerchi si stabilisce una connessione e l’immagine è assimilabile a una composizione musicale, a un pezzo per pianoforte, per esempio: i cerchi vengono emergendo fluidamente e con un movimento costante, senza interruzione né strappi.

Significato del geometrismo

Il geometrismo per Kandinskij non significa un formalismo arido fine a se stesso. Anzi, egli insiste spesso sui contenuti interiori che le forme devono comunicare: “Pur essendo la forma più semplice [il cerchio] si afferma perentoriamente; è una forma precisa, ma variabile in modo inesauribile; stabile e instabile al tempo stesso, sommessa e forte; è una tensione che porta in sé infinite tensioni...”. Questo fu teorizzato nel 1911 con il suo saggio “Lo spirituale nell’arte”.

Il suo sarà chiamato astrattismo lirico perché rappresenta le sensazioni “interiori ed essenziali”, in contrapposizione alla corrente perentoriamente geometrica di Piet Mondrian che si basa sulla creazione di forme pure e bidimensionali.

Il Bauhaus e la sua influenza

Il 1919, data in cui in Germania si edifica la Repubblica di Weimar, primo ed effimero tentativo di istituire nel paese una democrazia liberale, è l’anno in cui nasce il Bauhaus (“Casa del costruire”), la scuola fondata nella stessa Weimar dall’architetto Walter Gropius. Si tratta di un esperimento importante e coraggioso, che punta a mediare il rapporto fra arte, artigianato e produzione industriale. Tra gli insegnanti si contano illustri maestri, attirati dall’originalità della didattica che vi si pratica: Kandinskij, Klee, Moholy-Nagy e numerosi astrattisti, come Itten. Il Bauhaus, trasferitosi prima a Dessau e poi a Berlino, verrà sciolto nel 1933 dal nazismo, contrario a ogni forma di arte astratta e preoccupato della fama raggiunta da una scuola legata a idee democratiche, ma nei suoi pochi anni di vita favorirà l’avvicinamento delle esperienze costruttiviste, neoplastiche e lirico-astratte, come quelle di Kandinskij e Klee, per promuovere un fronte d’avanguardia internazionale.

Kandinskij e l'Italia

Kandinskij ha frequentato molto l’Italia, la prima volta con i genitori nel 1869, quando aveva solo tre anni. Di quei giorni riportò il ricordo angosciante di «una foresta inestricabile di colonne fittissime, quella terribile foresta della cattedrale di San Pietro da cui mi pare che invano la mia governante e io cercassimo a lungo l'uscita». Anni dopo Kandinskij si riconcilia attraverso vacanze soleggiate a Forte dei Marmi, Rimini, Rapallo, Palermo, Verona e Pisa. Ma soprattutto Kandinskij pensa all'Italia come al Paese-ponte attraverso il quale, grazie ai buoni uffici del fascismo, tornare nella Germania nazista dove aveva studiato e dove era diventato docente al Bauhaus e da cui però si era dovuto allontanare perché la sua arte era stata dichiarata degenerata e perché su di lui gravavano sospetti di bolscevismo, per il solo fatto che era di origini russe.

Kandinskij e il fascismo

Così per Kandinskij il consenso nell'Italia fascista dove veniva riconosciuto come «il più celebre pittore astratto di tutti i paesi» e dove era stata organizzata una personale alla galleria del Milione di Milano, nel marzo del 1934, poteva diventare il ponte per una riabilitazione agli occhi della Germania dove, fino al 1939, l'artista sperò di tornare. Ma non andò come Kandinskij aveva sperato e nemmeno il sollecitato aiuto dell'amico Marinetti riuscì a riabilitarlo agli occhi dei tedeschi. Ci volle il crollo del nazismo.

Ascesa del fascismo in Italia

Nello stesso anno in cui Kandinskij realizza «Alcuni cerchi», in Italia si stava delineando quel processo storico che porta all’ascesa del fascismo con la vittoria di Mussolini alle elezioni del 1924 e con l’istituzione delle «Leggi fascistissime» del 1926. Il novembre del 1926 sancisce la fine della vita politica e l’inizio del regime dittatoriale e totalitario di Mussolini. Comincia la "fascistizzazione" di tutte le istituzioni e di tutti i settori dell’attività nazionale: stampa, scuola, magistratura, diplomazia, esercito, organizzazioni giovanili e professionali. La soppressione di libere elezioni completa l’opera. Il regime parlamentare, a questo punto, non esiste più, sostituito da un regime autoritario a partito unico, incentrato sull’autorità del capo del governo e basato sul terrore poliziesco.

Controllo del regime fascista

Mussolini (chiamato “duce”) concentrò tutti i poteri nelle proprie mani. Tutte le attività del Paese passarono sotto il controllo dello Stato e del Partito Fascista. In particolare, il regime esercitò un controllo fortissimo sull’educazione delle nuove generazioni. Gli oppositori del Fascismo vennero perseguitati, incarcerati o inviati al confino. Il Fascismo si orientò verso l’intervento dello Stato nell’economia. Con l’istituzione delle corporazioni e del sindacato unico lo Stato esercitò un controllo diretto sul mondo produttivo. Il regime inaugurò un vasto programma di opere pubbliche, utile anche per rilanciare l’occupazione. In seguito alla conquista dell’Etiopia, per superare le sanzioni imposte all’Italia dalla Società delle Nazioni, Mussolini proclamò l’autarchia, che però ebbe ripercussioni negative sull’economia del Paese.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine e la definizione dell'astrattismo?
  2. L'astrattismo è un movimento artistico del XX secolo nato a Monaco di Baviera nel 1910 con il primo acquerello astratto di Kandinskij. Si definisce come arte non-figurativa, composta da colori e forme pure, che non rappresenta immagini riconoscibili ma esprime significati attraverso colori, linee e forme compositive.

  3. Come Kandinskij vede la spiritualità nell'arte astratta?
  4. Kandinskij crede che una pittura liberata dalla dipendenza dall'oggetto fisico possa esprimere la spiritualità. La bellezza e l'espressione del mondo interiore dell'artista si raggiungono tramite colori e forme, suscitando emozioni e pensieri senza seguire le regole della riproduzione naturalistica.

  5. Quali sono i principali pittori associati all'astrattismo?
  6. I principali pittori dell'astrattismo includono Vasilij Kandinskij, Franz Marc, Paul Klee, Piet Mondrian e Kazimir Malevič. Kandinskij è stato il primo a dedicarsi completamente all'arte astratta, abbandonando la figurazione.

  7. Qual è stato il ruolo di Kandinskij nel Bauhaus?
  8. Al Bauhaus, Kandinskij ha studiato l'astrazione pura e lavorato su forme geometriche come cerchi e triangoli. Ha pubblicato "Punto, linea nel piano" nel 1926, analizzando le proprietà geometriche e indirizzando la sua pittura verso l'astrazione geometrica.

  9. Come si è relazionato Kandinskij con l'Italia e il fascismo?
  10. Kandinskij ha frequentato l'Italia e sperava che il fascismo potesse aiutarlo a riabilitarsi in Germania, dove la sua arte era stata dichiarata degenerata. Tuttavia, nonostante il riconoscimento in Italia, non riuscì a tornare in Germania fino al crollo del nazismo.

Domande e risposte