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Concetti Chiave

  • L'astrattismo nasce tra il 1910 e il 1915 come reazione al realismo, influenzato da precursori come Cezanne, Espressionismo e Futurismo, con un forte legame con la geometria e numeri, simile a tradizioni antiche come la sezione aurea.
  • Vasilij Kandinskij, considerato il fondatore dell'astrattismo, abbandona le forme figurative nel 1910, sviluppando uno stile che utilizza il colore come veicolo emotivo e simbolico, influenzato dalla musica e dalla psicoanalisi.
  • Piet Mondrian, esponente dell'astrattismo geometrico, sviluppa il Neoplasticismo, che cerca la realtà pura attraverso forme geometriche e colori primari, influenzando anche il design e l'architettura con il movimento De Stijl.
  • Kazimir Malevic introduce il Suprematismo in Russia, enfatizzando la creazione pura e rappresentando un punto zero dell'arte con opere come "Quadrato nero su sfondo bianco", simbolo di nuovo inizio e spiritualità.
  • Il Bauhaus, fondato da Walter Gropius nel 1919, promuove un'arte totale che abbatte le barriere tra discipline artistiche, influenzando il design e l'architettura moderna con un approccio innovativo e multidisciplinare.

Indice

  1. Astrattismo
  2. Vasilij Kandinskij
  3. Piet Mondrian
  4. Kazimir Malevic
  5. Vladimir Tatlin
  6. Il Bauhaus

Astrattismo

L'astrattismo è un movimento artistico appartenente alle Avanguardie che nasce tra il 1910 e il 1915 e realizza il completo superamento del realismo. La pittura rinuncia così alla rappresentazione della realtà in un momento storico in cui prendono piede forme espressive come la fotografia e il cinema, che si riveleranno in questo mezzi molto più adatti.
La nascita di un'arte non-figurativa non nasce dal nulla ma vede diversi precursori, tra cui la pittura di Cezanne, le deformazioni formali degli Espressionisti, le sperimentazioni cubiste, la frammentazione caleidoscopica del Futurismo.
Ma, anche e ancora più a ritroso, alcune opere di Turner e Monet. Si tratta, quindi, come descritto nel libro di testo, di un passaggio collettivo, a cui contribuiscono diversi movimenti e che vede una gestazione condivisa.
L'Astrattismo vede, inoltre, come tratto comune il rapporto con la geometria e i numeri. Non si tratta di una novità nell'arte, anzi è una relazione molto antica. Infatti, già nella Grecia classica era importante questo rapporto tra numeri e produzione artistica, come nella sezione aurea e nell'attribuzione di un carattere mistico ai numeri 1 e 7; e, sulla scia del neo-platonismo, anche nelle composizioni rinascimentali di Botticelli, Leonardo e Paolo Uccello. Per gli artisti astratti, questo rapporto ha sia un valore trascendentale e mistico che uno più pratico (come ad esempio nel Costruttivismo russo) connesso alla realizzazione di oggetti industriali. Questa differenza tra una corrente più astratta ed una invece più concreta avrà conseguenze anche all'interno della scuola di arte e artigianato del Bauhaus, determinandone una spaccatura interna.

Seguendo la distinzione del direttore del MOMA di New York negli anni trenta Alfred Barr, si può suddividere quest'arte non oggettiva in due correnti:
• l'astrattismo lirico;
• l'astrattismo geometrico (o arte concreta).
Il primo fa prevalere la funzione simbolica ed espressiva del colore; si possono trovare le sue radici nel Fauvismo e nell'Astrattismo e ha come riferimento principale Kandinskij.
Il secondo, come dice il nome stesso, utilizza in maniera privilegiata la geometria delle forme, il rapporto tra figure regolari, l'uso di colori primari e si inserisce sulle premesse di Cezanne e del Cubismo; ne fanno parte artisti come Malevic, Mondrian e Tatlin.

Vasilij Kandinskij

Vasilij Kandinskij è considerato il fondatore di questa corrente artistica con la pittura del suo "Primo acquerello astratto", passaggio che descrive in un suo scritto con grande precisione, quando ricorda che, guardando una sua opera capovolta, rimane colpito dalla forza espressiva e dalla bellezza enigmatica dovuta al non riconoscimento delle forme capovolte. In quel momento comprende che le forme non solo erano inutili ma addirittura "dannose" per i suoi quadri. Questo momento "illuminante" per la sua produzione artistica avviene nel 1910 (e questo potrebbe essere il motivo per cui retrodaterà il suo "Primo acquerello astratto" proprio in quell'anno).

Kandinskij nasce a Mosca da una famiglia agiata nel 1866, studia economia e legge, rifiuta un impiego prestigioso come insegnante universitario per dedicarsi alla pittura. Studia anche musica e questo interesse si intreccia con quello per l'arte; nella sua autobiografia ricorda come momenti importanti per la sua formazione artistica la visione delle opere impressioniste ma anche l'ascolto di un'opera di Wagner, tanto da affermare che ascoltare quell'opera era come vedere le sue opere, facendo una similitudine tra pittura e musica. Nel 1896 si trasferisce a Monaco venendo a contatto con lo Jugendstil. Nei primi anni del Novecento si reca in diversi paesi, tra cui Parigi dove approfondisce lo studio del colore attraverso i quadri dei post-impressionisti e i Fauves. Nel 1908 vive per un periodo sulle alpi bavaresi, qui dipinge "Case a Murnau" (del 1909) in cui si nota un utilizzo del colore saturo e irreale, con tocchi di oro e giallo messi a contrasto con il blu scuro. Già in questo periodo diventa sempre più frequente l'assenza della linea dell'orizzonte e l'inserimento di forme più che immagini.

Nel 1911 contribuisce a fondare "Der Blaue Reiter" (Il Cavaliere azzurro), momento di grande ricchezza artistica, in cui scrive il suo primo libro dal titolo "Lo spirituale nell'arte", un testo filosofico che concepisce un'arte che vuole arrivare all'interiorità più profonda dell'osservatore. Lo strumento principale per lui è il colore quale veicolo privilegiato per raggiungere il piano emotivo e psicologico (come per tutte le Avanguardie, la nascita e l'affermarsi della Psicoanalisi di Freud è un elemento di contesto importante) e che ha caratteristiche sinestesiche, in grado cioè di comunicare ed evocare associazioni e stati precisi in chi osserva. Il pittore codifica non solo il colore ma anche la linea e le forme, intrecciandole (ad esempio, la linea verticale viene associata al calore; il quadrato alla stabilità e al colore rosso, mentre il cerchio all'azzurro; l'azzurro evoca l'infinito, la meditazione e lo spirito e così via). Questo approccio ricorda la "visione" avuta durante l'ascolto dell'opera wagneriana, in cui immagina le note e la melodia come linee e colori e segue quindi la sua interpretazione musicale dell'arte. Tra l'altro, molte sue opere ricordano anche nei titoli le composizioni musicali: come "Improvvisazioni", "Composizioni".
La spiritualità che interessa questi artisti non è di tipo strettamente religioso ma un insieme di valori universali e mistici.
Il titolo "Cavaliere azzurro" evoca la figura del cavaliere in grado di sconfiggere quello che per loro incarnava il "male" del tempo, ovvero il materialismo. Il movimento non ha un programma dettagliato ma è caratterizzato da uno spirito cosmopolita, innovativo, interessato alla musica, al folklore (sia tedesco che russo) e agli aspetti simbolici del colore e delle forme, qualità che verranno descritte in un Almanacco pubblicato nel 1911. A questo gruppo si unirà anche Paul Klee.
Con lo scoppio della Rivoluzione russa Kandinskij rientra in patria, da cui fuggirà deluso dagli esiti della stessa e non tornerà più.
Dal 1922 insegna alla scuola della Bauhaus (scuola di arti e mestieri tedesca fondata da Walter Gropius), fino agli anni trenta, quando verrà chiusa dai nazisti e torna in Francia. Gi anni trenta sono anche quelli della sua affermazione internazionale. Muore in un paese a nord di Parigi all'età di 77 anni.
Opera simbolo dell'astrattismo lirico "Primo acquarello astratto" vede la luce nel 1911 ma verrà retrodatata nel 1910 (probabilmente sia per ricordare il momento in cui decide di abbandonare l'uso delle figure, sia per avre la parternità dell'arte non oggettiva, anticipando cubisti e futuristi). Come si scriveva sopra, è un quadro che segna un capitolo nuovo nell'arte occidentale.

La superficie dell’acquerello è occupata da macchie di colore arancio chiaro, giallo e bruno. Alcune macchie risultano più corpose e attirano l’attenzione, tutte sembrano galleggiare e muoversi sulla superficie come cellule di organismi viventi.
In alto, due pennellate gialle, due grosse macchie arancione si integrano con segni e macchie più scure (queste di colore rosso e blu) a formare un agglomerato di maggiore importanza rispetto agli altri. Altri segni filiformi e tocchi sono disposti lungo una parabola che parte dall’angolo sinistro in alto.
La lettura dell'opera risulta probabilmente più efficace seguendo ciò che lo stesso autore perseguiva, ovvero lasciando cullare lo sguardo come se si ascoltasse una musica, ascoltando le impressioni che evoca in noi. A me personalmente ricorda anche un microcosmo, un insieme di elementi naturali diversi e leggeri (petali di fiori, stelle cadenti, onde del mare, piccoli pesci e insetti) che sembrano in attesa che qualcosa accada.

Kandinskij in seguito cambierà stile, approdando a composizioni più ordinate, geometriche e con la presenza di toni più scuri (vedi la sua "Composizione X", con uno sfondo nero) rimanendo però coerente alla sua "scelta di campo" del 1910, quella cioè di abbandonare in toto la figura e la profondità.

Piet Mondrian

Piet Mondrian è uno dei più importanti rappresentanti dell'arte astratta geometrica (o concreta). Nasce nel 1872 in un paese vicino ad Uthreth in Olanda da una rigida famiglia calvinista. Frequenta l'Accademia di Belle Arti di Amsterdam. I suoi inizi sono figurativi, dipinge en plein air, conosce il Divisonismo, si interessa di Teosofia (una filosofia che vede nella natura e nel cosmo simboli che aiutano l'evoluzione spirituale delle persone). Nel 1911 visita una mostra cubista ad Amsterdam; l'anno successivo è a Parigi a studiare Cezanne, i cubisti e l'uso del colore puro da parte di Leger.
Rientrato in Olanda frequenta il gruppo che ruota intorno alla rivista "De Stijl" (Lo Stile), che contribuisce a fondare nel 1917 insieme a Theo van Doesburg e operativa fino al 1928. Nel primo numero scriverà i fondamenti della sua teoria artistica, a cui viene dato il nome di Neoplasticismo, movimento che mira ad identificare la realtà pura, non soggettiva ed universale attraverso una nuova estetica plastica che raggiunga non solo l'arte ma anche lo stile degli oggetti di uso quotidiano; scrive "Dietro la forma naturale c'è sempre l'immutabile realtà pura". La pubblicazione ha la finalità di far conoscere l'Astrattismo e uno stile razionalista nell'architettura e nel design, sul filone del connubio tra arte e industria iniziato dal Liberty e proseguito dal Bauhaus. Tra le opere più famose di questo stile troviamo la sedia multicolore di Gerrit Thomas Rietveld che traduce in forma tridimensionale le Composizioni con colori puri di Mondrian e la casa Schroder a Utrecth (sempre di Rietveld) in cui la struttura architettonica viene scomposta e aperta, dimenticando l'impostazione classica che vede una facciata principale e curando anche gli arredi interni.

Negli anni successivi Mondrian ritorna a Parigi, dove dipinge la serie delle Coposizioni, in cui usa colori pure affiancati da linee nere. E' di questo periodo la "Composizione con rosso, blu e giallo" (1929). Qui la ricerca dell'artista dell'essenza, della realtà che non muta, si spinge fino alla creazione di una composizione geometrica rigorosa (griglia di linee ortogonali) che crea ulteriori riquadri che vedono l'utilizzo della sezione aurea. All'interno di questi, i colori puri si alternano con il bianco opaco.
Sono proprio i paesaggi e, in particolare, gli alberi, che possono restituire il percorso dell'artista. Infatti nella serie di raffigurazioni che hanno per soggetto gli alberi si può vedere una trasformazione nel tempo verso l'astrazione.
Inizialmente, vedi l' "Albero rosso" del 1909-1910, la rappresentazione è figurativa, l'albero è infatti ben riconoscibile, la chioma a forma di arco, il terreno ha una linea orizzontale altrettanto visibile e sono presenti tocchi di colore decorativi (vedi l'arancio-rosso sulla terra che si riflette sui rami). Nel 1911-12 dipinge "L'albero grigio" in cui è evidente la semplificazione delle forme e l'uso del bianco e nero (come in alcune opere cubiste). L'albero è ancora riconoscibile ma appare molto stilizzato: la chioma è resa da una rete geometrica.
Nel 1912 con il quadro "Melo in fiore" Mondrian fa un ulteriore passaggio, arrivando alla sintesi e all'essenza dell'albero, eliminando tutti gli elementi non sostanziali. Mantiene però un accenno di forma curvilinea e una leggera sfumatura di colore (a rappresentare la fioritura).
Infine, nel 1916-17 con l'opera "Composizione in linea" si trova l'evoluzione stilistica finale in cui manca il soggetto sostiuito da brevi linee nere orizzontali e verticali su sfondo bianco.
Mondrian lascia la Francia con l'avvento della Seconda guerra mondiale e si stabilisce negli Stati Uniti dove incontra la ricca collezionista ed esperta d'arte Peggy Guggenheim. Le opere del periodo statunitense sono più colorate, vicine all'atmosfera newyorkese, si appassiona di musica Jazz e, anche lui (come Kandinskij), inserirà la musica nei quadri.
Muore a 71 anni per una polmonite, al culmine del successo.

Kazimir Malevic

Kazimir Malevic è un altro degli esponenti dell'Astrattismo geometrico, che prenderà in Russia la forma del Suprematismo. Le sue opere sono state scoperte e studiate dai critici solo dopo la fine dell'Unione Sovietica, arrivando in Europa in maniera fortuita. Malevic non viaggiò molto, si ipotizza un suo viaggio a Parigi nel 1912 di cui però non si hanno prove attendibili. Si sa per certo che tra il 1927-28, l’artista andò a Varsavia in Polonia e a Berlino per una sua mostra.
Nasce nel 1878 in Ucraina, la sua formazione è prevalentemente autodidatta, anche se più tardi studierà presso l'Istituto di pittura, scultura e architettura di Mosca.
Nel 1915 pubblica il testo "Dal Cubismo al Suprematismo". Il termine Suprematismo indica la volontà di abbandonare l'arte oggettiva per arrivare alla creazione pura ed anche l'auspicio del predominio di questa corrente artistica che, però, non è stata probabilmente studiata nè ricostruita in maniera approfondita in quanto alcuni scritti e opere non sono ancora stati rintracciati perché ancora solo parzialmente accessibili. Dello stesso anno (1915) è "Quadrato nero su sfondo bianco".

In quest'opera Malevic sceglie di rappresentare "il nuovo sole" (in precedenza aveva usato il quadrato nero per la scenografia di uno spettacolo teatrale dal titolo "Vittoria sul sole") della nuova arte con la forma quadrata di una semplice tela grezza, senza l'uso di pittura, circondata da una cornice bianca. Secondo alcuni critici il bianco può essere simbolo dell'aspetto trascendentale, mentre il nero ciò che non si conosce. Richiamando quello che nelle icone è reso dal contorno dorato e dal centro con la figura di Gesù Cristo.
Come scrive lui stesso, si tratta di un'opera radicale, del "punto zero" dell'arte, come a voler esprimere la necessità di ricominciare, appunto, da zero, senza il "peso" delle correnti artistiche del passato nè possibilità di ritorno.
E' importante ricordare che nella prima esposizione, l'opera viene affissa in uno spazio tradizionalmente riservato alle Icone russe (in alto a destra dall'ingresso), a simboleggiare un cambio di passo perchè il nuovo "ponte" tra la terra e il cielo non è più la religione ortodossa ma il nuovo fermento che da lì a poco sarebbe culminato nella Rivoluzione bolscevica. Il parallelo con la religione e le Icone è importante in quanto Malevic ricerca una nuova ed utopistica forma di contatto con la spiritualità (aspetto che poi lo renderà sgradito a Stalin).
Dopo la Rivoluzione, la sua carriera artistica si intreccia con le vicende politiche, facendo parte del gruppo di artisti russi che cercano di offrire il loro contributo al nuovo assetto sociale e politico (tra i più importanti, si può ricordare il poeta Maiakovskij); se all'inizio viene apprezzato dal partito, fino a ricoprire incarichi di rilevanza per il Comitato sovietico e di insegnamento presso l'Accademia di Mosca, in seguito verrà arrestato perchè, anche in Russia, come in Germania, l'Astrattismo non viene più apprezzato e così, rilasciato, non insegnerà più e dipingerà soggetti di stampo naturalista e di realismo socialista (o verranno esposte opere precedenti al periodo astratto). Ancora oggi non è chiaro se il cambio di stile sia dovuto ad un'evoluzione artistica oppure, molto più probabilmente, alle pressioni e ai ricatti dei vertici dell'Unione Sovietica. Nelle ultime opere si firmerà con un piccolo quadrato nero su sfondo bianco, riprendendo la sua opera astratta più famosa, forse lanciando ai contemporanei e ai posteri un messaggio in codice per rispondere alla domanda.
A supporto della tesi di una pressione del regime sulla sua arte, anche durante il suo funerale, il simbolo astratto del quadrato nero viene portato dai partecipanti ed è presente sul monumento funebre. Muore a Leningrado nel 1935 per una grave malattia all'età di 57 anni, quasi dimenticato (a lui viene preferito dal Partito sovietico l'allievo Tatlin).

Vladimir Tatlin

Vladimir Tatlin, scultore, pittore ed architetto, nasce nel 1885 in Ucraina, figlio di un ingegnere meccanico impiegato nella Ferrovia di Mosca e di una poetessa che simpatizza per le idee rivoluzionarie anti-zariste. Studia alla Scuola d'Arte di Odessa fino alla morte dei genitori, quando dovrà interromperli per un periodo, diventando cadetto su una nave mercantile, lavoro grazie al quale viaggerà molto. Nel 1911 si trasferisce a Mosca da uno zio ed inizia a dipingere Icone. E' anche musicista di musica popolare ucraina.
Nel 1913 visita lo studio di Picasso. Dopo la Rivoluzione del 1917, fa parte del gruppo di artisti russi che cercano di offrire il loro contributo al nuovo contesto sociale e politico (tra i più importanti, si può ricordare Maiakovskij e il cinema di Eizenstejn). E' uno dei fondatori del Costruttivismo, un movimento che si dà scopi sociali e utilitaristici.
La sua opera più famosa è il "Monumento alla Terza Internazionale".

Qui è evidente la differenza con il percorso di Malevic (di cui è allievo e da cui si allontana per divergenze teoriche). Infatti quest'opera ha una funzione pratica precisa, razionale e predominante, ovvero essere un mezzo di informazione che dà voce all'Internazionale Comunista e non più una funzione di tipo spirituale. Fino all'arrivo di Stalin, Tatlin può essere considerato l'artista della Rivoluzione russa.
L'opera è il modello (l'opera non verrà mai costruita, per mancanza di materie prime) di una torre pensata come un'antenna radio progettata su commissione di Lenin per celebrare la Terza internazionale. L'artista anticipa l'importanza che avranno sempre più i mezzi di comunicazione, si ispira alla Torre di Babele di Bruegel il Vecchio e probabilmente anche alla Colonna di Traiano romana. Riprende anche la struttura dei campanili e delle torri dell'orologio, così da segnare lo scorrere del tempo, prevedendone all'interno il movimento (aspetto importante che ritroviamo nel Futurismo, a cui si ispira) grazie ad una serie di meccanismi che muovono le tre forme solide presenti (una base più ampia; una piramide; un cilindro) all'interno delle due gabbie esterne. Nel punto più alto, una cupola con una bandiera con la scritta "Ingegneri, create forme nuove".
La forma a sprirale obliqua si tende verso l'alto, simbolo di un percorso non semplice ma vittorioso e virtuoso. Inoltre, simbolicamente, pare che l'opera rappresenti le aspirazioni sovietiche a superare la Torre Eiffel francese, diventando almeno idealmente il nuovo simbolo della modernità.
Nel 1932, a causa dello scioglimento di qualunque gruppo avanguardistico voluto da Stalin, si trasferisce a Leningrado, occupandosi di disegno industriale e di scenografia. Muore all'età di 68 anni.

Il Bauhaus

Walter Gropius è il fondatore della scuola di arti e artigianato artistico, nata a Weimar nel 1919. Nasce a Berlino nel 1833 in un contesto familiare piuttosto benestante e liberale, figlio di un ingegnere e di una discendente ugonotta francese. Dopo la prima formazione a casa e gli studi classici al Ginnasio, si avvicina all'architettura, disciplina già praticata con successo dallo zio Martin, studiando prima a Monaco di Baviera e poi a Berlino. Prima di concludere gli studi inizia a lavorare e, a seguito di un'importante eredità, vive per un anno in Spagna. Nel 1910 ha il primo lavoro importante, ovvero la costruzione della fabbrica di scarpe Fagus. L'edificio vede per la prima volta l'applicazione di ampie aperture in vetro sulla facciata (sostenute da travi in ferro) in ambito industriale (anche negli angoli). Gli spazi interni risultano così molto luminosi e aperti

A sguito delle dimissioni di Van de Velde da direttore, Gropius viene chiamato a dirigere e rifondare la scuola e lo fa iniziando dal nome, rinominandola (Bauhaus è l'anagramma del termine tedesco Hausbau, che significa "casa del costruire").
Gropius scrive il Manifesto della nuova scuola, caratterizzata da creatività, innovazione, multidisciplinarietà (design, pittura, scultura, architettura, fotografia, teatro, tessitura, ebanisteria, grafica, saranno le materie oggetto di studio), un'idea di arte "totale" e aperta che combina e abbatte gli steccati tra le diverse discipline artistiche.
Il percorso di studi è semestrale e vede un primo periodo propedeutico teorico a cui segue la parte laboratoriale. La scelta degi insegnanti si rivela anch'essa molto azzeccata, possimao ricordare alcuni nomi come Itten (un astrattista svizzero che si concentra sulla creatività servizio della crescita e lo sviluppo umano); Moholy-Nagy (che introduce lo studio della fotografia); Stolz che segue il laboratorio di tessitura; poi Kandinskij e Paul Klee.
Una scuola davvero speciale, in cui il grande impegno nello studio si accompagnava al piacere di imparare, che si traduceva anche in momenti ludici e di festa con allievi ed insegnanti ma anche a conversazioni e scambi accesi, proprio per alimentare quell'apertura mentale auspicata dal fondatore.
La prma fase è quella che va dal 1919 al 1925 e vede la scuola nella sede di Weimar. Nel 1925 con il rafforzarsi delle forze più conservatrici tra le autorità cittadine, la scuola verrà spostata a Dessau grazie ad un'area messa a disposizione dal Comune. Sarà lo stesso Gropius a progettare l'edificio, coinvolgendo insegnati ed allievi, si potrebbe dire...in perfetto "stile Bauhaus".
La struttura vede due corpi principali cubici con aule e laboratori, uniti da un volume sospeso sostenuto da pilastri di cemento armato, sede degli uffici amministrativi ed affiancati dalle residenze degli studenti. E' al tempo stesso un esempio di disgregazione formale offrendo più punti di osservazione: come nell'edificio realizzato a Utrecth da Rietveld, è assente la facciata principale così che l'edificio si possa osservare da angolazioni diverse e tutte importanti; ma, al tempo stesso, i corpi che hanno funzioni diverse non sono distaccati ma collegati tra loro, una vera e propria "cittadella", un "corpo unico" in cui studiare e creare che voleva trasmettere anche a livello architettonico l'importanza delle connessioni (tra le discipline artistiche ma anche tra le persone) e della comunità sociale.
Viene inoltre riproposta la soluzione dell'angolo trasparente a vetro (già utilizzata nella fabbrica Fagus) possibile grazie alla struttura in acciaio che permette un'estrema luminosità.
Qui Gropius può applicare con grandi margini di libertà le teorie razionaliste, utilizzando tecniche edilizie standardizzate. Principi che verranno descritti in seguito da Le Corbusier nel 1927 stabilendo cinque punti cardine dell'architettura moderna:
• Pianta libera a favorire una distribuzione scomposta e non predefinito (a diferenza delle Ville e degli edifici classici);
• Facciata libera (come abbiamo detto sopra), viene a mancare la facciata principlae;
• Finestre a nastro (che occupano la maggior parte delle pareti, inserite in una gabbia metallica);
• Pilastri di cemento a mantenere l'edificio;
• Tetto piatto, impermeabilizzato grazie al cemento armato e dal ferro.

Il periodo a Dessau è il più ricco in termini di produzione artistica ed artigianale, tanto che viene fondata anche un'azienda allo scopo di produrre gli oggetti frutto del lavoro progettuale. Inoltre, moltisimi degli oggetti di design che ancora oggi si trovano nei cataloghi odierni sono frutto di quegli studi (tuttora in produzione originale o rielaborati). Quindi insieme all'architettura moderna nasce anche il design moderno.

Un'esperienza così creativa e libera non può purtroppo non dare fastidio alle emergenti forse di estrema destra, così (anche a causa di problemi economici) la scuola si trasferisce a Berlino sotto la direzione di Meyer. Intanto Gropius e si occupa soprattutto di architettura urbana.
Quando nel 1933 Hitler diventa cancelliere, farà perquisire la scuola dalla Gestapo, chiudendola.
Grupius si trasferisce negli Stati Uniti (insieme ad altri brillanti architetti del movimento) dove otterrà la cittadinanza americana. Anche qui Gropius crea un gruppo che si chiamerà "The architects collaborative" (TAC), a testimonianza del suo amore per il lavoro di squadra e la collaborazione dei talenti.
Muore nel 1969 all'età di 86 anni per complicazioni che seguono ad un intervento chirurgico.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine e l'evoluzione dell'Astrattismo?
  2. L'Astrattismo è un movimento artistico delle Avanguardie nato tra il 1910 e il 1915, che supera il realismo rinunciando alla rappresentazione della realtà. È influenzato da precursori come Cezanne, Espressionisti, Cubisti e Futuristi, e si caratterizza per il rapporto con la geometria e i numeri, con una distinzione tra astrattismo lirico e geometrico.

  3. Chi è Vasilij Kandinskij e quale contributo ha dato all'Astrattismo?
  4. Vasilij Kandinskij è considerato il fondatore dell'Astrattismo, noto per il "Primo acquerello astratto" del 1910. Ha sviluppato un'arte che punta all'interiorità dell'osservatore, utilizzando il colore come veicolo emotivo e psicologico, e ha contribuito a fondare "Der Blaue Reiter".

  5. Quali sono le caratteristiche principali dell'arte di Piet Mondrian?
  6. Piet Mondrian è un rappresentante dell'arte astratta geometrica, noto per il Neoplasticismo che cerca di identificare la realtà pura attraverso una nuova estetica plastica. Le sue opere, come "Composizione con rosso, blu e giallo", utilizzano colori puri e linee nere per creare composizioni geometriche rigorose.

  7. Cosa rappresenta il Suprematismo di Kazimir Malevic?
  8. Il Suprematismo di Kazimir Malevic rappresenta l'abbandono dell'arte oggettiva per la creazione pura, come illustrato nel "Quadrato nero su sfondo bianco". Malevic cercava un nuovo contatto con la spiritualità, ma la sua carriera fu influenzata dalle vicende politiche sovietiche.

  9. Qual è l'importanza del Bauhaus e chi lo ha fondato?
  10. Il Bauhaus, fondato da Walter Gropius nel 1919, è una scuola di arti e artigianato che promuoveva creatività, innovazione e multidisciplinarietà. Ha avuto un impatto duraturo sull'architettura e il design moderni, combinando diverse discipline artistiche e promuovendo un'arte "totale".

Domande e risposte