Concetti Chiave
- La Basilica di Santa Croce a Firenze, iniziata dai Francescani nel 1294, riflette la competizione tra ordini religiosi per prestigio attraverso la costruzione di chiese.
- La struttura della basilica è caratterizzata da una pianta a croce commissa e un'abside poligonale, rispettando i canoni dell'arte francescana.
- L'architettura interna esprime razionalità fiorentina con navate divise da semplici pilastri poligonali e un ballatoio sporgente che circonda l'edificio.
- Originariamente luminosa grazie alle vetrate colorate, molti affreschi furono imbiancati nel XVI secolo da Vasari per motivi sanitari, ma alcuni sono stati recuperati nel XIX secolo.
- La facciata e il campanile in stile neogotico risalgono al XIX secolo, mentre la basilica ospita le tombe di illustri italiani come Michelangelo e Galileo Galilei.
Indice
La competizione tra ordini religiosi
Nel 1294, l’Ordine Francescano inizia a Firenze la ricostruzione della basilica del loro ordine, intitolata “Santa Croce”.
Innanzitutto bisogna ricordare che all’epoca era molto frequente che l’Ordine Francescano e l’Ordine Domenicano costruissero quasi parallelamente le loro chiese. Infatti nel 1278, l’ordine dei Domenicani, sempre a Firenze inizia a edificare la sua Basilica di Santa Maria Novella. Venivano scelti luoghi diversi e spesso in periferia della città come a Perugia e a Siena. Si trattava di una specie di gara per arrivare ad una affermazione di prestigio dei due grandi ordini mendicanti. Comunque, al di là delle rivalità, esistono numerosi ed importanti punti in contatto fra Santa Maria Novella e Santa Croce ed entrambi si distinguono per la vastità e l’aspetto semplice.
Caratteristiche architettoniche della basilica
La pianta è a croce commissa con cappelle rettangolari lungo il transetto e ai due lati del coro. Tuttavia l’abside è poligonale, come quella della Basilica di Assisi, proprio perché i canoni dell’arte francescana dovevano sempre essere rispettati. Come Santa Maria Novella, essa è divisa in tre navate, la cui altezza pressoché identica e l’ampiezza delle arcate di comunicazione ci danno l’impressione di trovarci in un’aula basilicale unica. Le navate sono divise non da pilastri polistili, ma da semplici pilastri poligonali come avviene nelle basiliche paleocristiane o romaniche.
Nell’insieme si può affermare che la basilica realizza l’ideale fiorentino della razionalità: non troviamo la complessità delle volte a crociera, l’altezza è bilanciata con la larghezza e lo slancio delle lesene che sovrastano i pilastri delle navate è come se fosse frenato dall’orizzontalità del ballatoio e delle travi trasversali. Il ballatoio si trova anche nelle antiche basiliche dove, però, è tangente il vertice degli archi. Qui invece, è molto sporgente e circonda l’intero edificio, non passando per la tangente.
Il solo richiamo all’architettura gotica dell’Île-de-France è da individuare nella differenza fra l’altezza del coro e delle due cappelle che lo affiancano.
Luce e decorazioni interne
La basilica è luminosa: tuttavia lo doveva essere ancora di più quando le pareti erano ornate da vetrate colorate e da affreschi che furono imbiancati a calce nel XVI secolo; fu verso il 1560 che il Vasari fece imbiancare gli affreschi supponendo che nei vecchi intonaci si annidasse il virus della peste.
Fortunatamente, a partire dal XIX secolo, alcuni di questi affreschi sono stati recuperati; probabilmente l’interno era più razionale e puro nelle forme, prima che la basilica, nel Cinquecento, diventasse luogo dei sepolcri degli uomini illustri italiani. Infatti la presenza di urne che sporgono addossate alle pareti sembrano turbare un po’ l’aspetto molto geometrico e razionale dell’edificio; da ricordare quella di Michelangelo, Galileo Galilei, Niccolò Machiavelli, Leon Battista Alberto, Vittorio Alfieri e molte altre.
Progetto e facciata della basilica
Secondo la tradizione, il progetto della Basilica sarebbe di Arnolfo da Cambio che si occupò anche di progettare il Duomo e il Palazzo della Signoria.
La facciata, che riprende i motivi propri del gotico fiorentino, come pure il campanile risalgono al XIX secolo e sono in stile neogotico, tipico dell’epoca.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza storica della Basilica di Santa Croce a Firenze?
- Quali sono le caratteristiche architettoniche principali della Basilica di Santa Croce?
- Come è cambiato l'interno della Basilica di Santa Croce nel tempo?
- Chi è tradizionalmente considerato il progettista della Basilica di Santa Croce?
La Basilica di Santa Croce è significativa per la sua costruzione da parte dell'Ordine Francescano nel 1294, in un periodo di rivalità con l'Ordine Domenicano, e per essere un esempio dell'ideale fiorentino di razionalità architettonica.
La basilica presenta una pianta a croce commissa, con cappelle rettangolari e un'abside poligonale. È divisa in tre navate con pilastri poligonali e un ballatoio sporgente, riflettendo l'ideale di razionalità fiorentina.
Originariamente più luminoso e ornato con vetrate e affreschi, l'interno è stato imbiancato nel XVI secolo per motivi sanitari. Dal XIX secolo, alcuni affreschi sono stati recuperati, ma l'aggiunta di sepolcri di uomini illustri ha alterato l'aspetto geometrico dell'edificio.
Arnolfo da Cambio è tradizionalmente considerato il progettista della Basilica di Santa Croce, oltre che del Duomo e del Palazzo della Signoria.