Concetti Chiave
- Duccio di Buoninsegna, fondatore della scuola senese, combina influenze bizantine e gotiche con una fluidità di linee e armonia cromatica.
- La Maestà di Siena (1308-1311) presenta una Madonna col Bambino in Maestà, con una decorazione gotica e figure disposte in modo decorativo, senza consistenza spaziale.
- Il Duomo di Orvieto, iniziato nel 1290, con facciata gotica ricca di dettagli, è un capolavoro di Lorenzo Maitani che integra scultura e pittura.
- Simone Martini, influenzato da Duccio, Giotto e l'arte gotica francese, arricchisce le opere con materiali preziosi e un disegno raffinato.
- L'affresco di Ambrogio Lorenzetti nel Palazzo della Signoria esalta gli effetti del Buon Governo, evidenziando la prosperità di Siena e del contado.
Indice
Duccio di Buoninsegna e la scuola senese
Duccio di Buoninsegna è considerato il fondatore della scuola pittorica senese. La sua formazione artistica deriva dalla tradizione bizantina, ma è influenzato anche dalla scultura dei Pisano e di Arnolfo di Cambio, attivi a Siena nel XIII secolo, e dalla pittura gotica francese.
Si concentra su:
- la fluidità delle linee;
- l'armonia dei colori.
Le sue figure sono legate da un ritmo equilibrato del disegno e dei colori, piuttosto che dalla disposizione spaziale.
Duccio è considerato il primo interprete italiano del gusto gotico, combinando una linea morbida e fluente con lo splendore cromatico dell'arte bizantina.
Caratteristiche della pala di Duccio
La pala è completata da un basamento ligneo dipinto su entrambi i lati e da una fastosa cornice gotica con raffigurazioni delle storie dell'infanzia di Cristo e della vita di Maria.
La parte anteriore mostra una rappresentazione della Madonna col Bambino in Maestà, circondata da angeli e santi.
Sul retro, invece, sono dipinti episodi della vita e della Passione di Cristo.
Influenza del gotico francese
L'influenza del Gotico francese è evidente nelle linee sinuose delle figure e nella scelta raffinata dei colori.
Duccio cerca un effetto cromatico armonioso, in cui disegno e colore si fondono decorativamente.
I volumi dei corpi non sono accentuati, ma l'equilibrio simmetrico del disegno li rende riconoscibili.
La figura centrale della Madonna, maestosa e solitaria tra gli angeli e i santi, non ha una consistenza spaziale propria, e anche i personaggi di contorno sono disposti in modo decorativo.
Il retro della pala è suddiviso in 26 scene, rappresentando uno dei cicli figurativi più importanti e complessi del Trecento italiano. Nonostante mostri sensibilità verso la rappresentazione realistica, Duccio predilige l'astrazione, concentrandosi su significati decorativi e simbolici piuttosto che sulla prospettiva. Le figure sono composte per simmetrie di forme e accostamento di colori, creando un senso di sobria compostezza ed equilibrio.
Costruzione del Duomo di Siena
La costruzione del Duomo di Santa Maria Assunta inizia nel 1290 seguendo i principi dell'architettura romanica.
Lorenzo Maitani (1270-1330) apporta modifiche gotiche intorno al 1310, focalizzando l'attenzione sul coro e sulla facciata.
La facciata si sviluppa su tre livelli, con un profondo portico sormontato da un'ampia loggia e una serie di guglie e pinnacoli che culminano nella splendida torre del campanile. Ogni elemento architettonico è arricchito da dettagli intricati e motivi decorativi, testimoniando la maestria degli artisti che hanno lavorato su di essa nel corso dei secoli.
Maitani considera la facciata come un'enorme pala d'altare e la realizza con un approccio scultoreo e pittorico, in quanto lui stesso orafo.
Le decorazioni scultoree, a intarsio e a mosaico vengono integrate e sovrapposte alla facciata anche nei secoli successivi.
Il risultato finale è una raffinata scultura gotica che sembra essere appoggiata casualmente sulla struttura romanica preesistente della chiesa.
Simone Martini e la Maestà
Importante pittore senese del XIV secolo, considerato il più sensibile e raffinato interprete dopo Duccio di Buoninsegna.
Martini è stato molto attivo, lavorando non solo a Siena, ma anche ad Assisi, Napoli, Pisa e Orvieto.
1340: si trasferisce definitivamente ad Avignone, allora sede provvisoria del papato, dove entra in contatto con artisti e letterati italiani e francesi legati alla corte pontificia. Formazione artistica: influenzata dalla pittura di Duccio, dalle sculture di Giovanni Pisano e dalle opere di Giotto e della sua scuola.
Inoltre, acquisisce una profonda conoscenza della pittura gotica francese grazie ai codici miniati e agli avori riportati da mercanti di Siena dai loro viaggi oltre le Alpi.
La Maestà della Sala del Gran Consiglio nel Palazzo Pubblico di Siena, commissionata dalla magistratura civile dei Nove, è la prima opera attribuita con certezza a Simone Martini.
Dettagli della Maestà di Martini
Il dipinto rappresenta la Vergine seduta su un trono, circondata da un corteo di angeli, arcangeli, santi e profeti.
Rispetto alla Maestà di Duccio, Martini introduce una prospettiva più solida e chiara, evidente nella geometria complessa del trono e nel baldacchino rosso che conferisce profondità spaziale alla scena.
Nonostante il soggetto religioso, il dipinto presenta influenze profane, evidenti nella disposizione dei personaggi che richiama i tornei cavallereschi medievali.
Sottolinea la contrapposizione tra il potere comunale e le gerarchie religiose.
Presenta figure definite da un disegno morbido e raffinato, arricchite da materiali preziosi come vetro églomisé, lamina d'oro e cristallo di rocca.
I colori sono stesi in campiture larghe, con pochi effetti di chiaroscuro.
Le decorazioni dorate seguono il gusto gotico francese.
Lo sfondo intenso contribuisce a mettere in risalto il gruppo armonioso dei personaggi. Simone Martini elimina gli attributi realistici per trasmettere un lirismo particolare, senza tuttavia trascurare la realtà, ma arricchendola con la raffinatezza del disegno e l'acutezza dell'osservazione.
L'Annunciazione di Simone Martini
L’opera è stata dipinta da Simone Martini e Lippo Memmi nel 1333, ed è esposta agli Uffizi di Firenze.
Contenuti: l'Arcangelo Gabriele che si inginocchia davanti a Maria, porgendole un ramo d'ulivo.
L'attenzione ai dettagli è evidente nella pala d'altare, restaurata e ben conservata.
I corpi dell'angelo e della Vergine sono privi di consistenza materiale e delineati da linee dolci e colori delle vesti sapientemente scelti.
L'opera sembra inserita in uno spazio reale grazie a dettagli come il pavimento marmoreo, il trono con tarsie cosmatesche e il libro che Maria tiene sul bracciolo.
Palazzo della Signoria a Firenze
Il Palazzo della Signoria è stato costruito tra il 1299 e il 1314 a Firenze, vicino alla cattedrale; simboleggia un Comune forte e fiero, difensore dell'autonomia contro nemici esterni e fazioni interne.
È considerato una delle più magnifiche interpretazioni del palazzo pubblico medievale in Italia.
Forma squadrata e solida struttura in pietra che conferisce all'edificio un aspetto severo e imponente.
Assenza di finestre al piano terreno, e finestre a bifora più piccole ai piani superiori che suggeriscono l'aspetto di un castello fortificato.
Alto ballatoio sostenuto da mensole in pietra e archetti a tutto sesto chiamati beccatelli.
Il ballatoio aveva aperture chiamate caditóie, dalle quali si potevano lanciare pietre contro i nemici durante assedi o tumulti.
- ha un ballatoio decorativo;
- merli ghibellini sagomati a forma di coda di rondine;
- è situata sulla facciata principale ma risulta decentrata verso destra;
Gli effetti del Buon Governo
Effetti del Buon Governo a Siena
L'affresco rappresenta gli effetti del Buon Governo sia nella città di Siena che nel contado circostante.
È la prima volta nella storia della pittura gotica italiana che il paesaggio diventa il soggetto principale, anziché essere solo uno sfondo.
Nella rappresentazione della città, si evidenziano gli effetti positivi del Buon Governo attraverso la maestosità degli edifici e l'operosità dei cittadini.
Nell’affresco notiamo:
- la presenza di mura fortificate;
- gli effetti positivi che si estendono anche al contado, con campi coltivati, pascoli, frutteti e boschi prosperosi;
fanciulle danzanti;
- la figura femminile allegorica alata, della Securitas che rappresenta la sicurezza, con un impiccato come simbolo di giustizia implacabile e un cartiglio come segno delle leggi.
Non notiamo una rappresentazione realistica, poiché la prospettiva degli edifici e la dimensione degli oggetti non seguono regole geometriche precise.
Nonostante la mancanza di realismo, l'artista trasmette un senso di intima adesione e commozione verso ciò che dipinge.
Domande da interrogazione
- Chi è considerato il fondatore della scuola pittorica senese?
- Quali sono le caratteristiche principali delle opere di Duccio?
- Quali sono le influenze artistiche di Duccio?
- Quali sono le caratteristiche architettoniche del Duomo di Orvieto?
- Quali sono le caratteristiche dell'opera "Annunciazione" di Simone Martini?
Duccio di Buoninsegna.
Le sue opere si concentrano sulla fluidità delle linee e sull'armonia dei colori.
Duccio è influenzato dalla tradizione bizantina, dalla scultura dei Pisano e di Arnolfo di Cambio, e dalla pittura gotica francese.
Il Duomo di Orvieto ha una facciata sviluppata su tre livelli, con un profondo portico, una loggia e una torre del campanile. Ogni elemento architettonico è arricchito da dettagli intricati e motivi decorativi.
L'opera presenta figure definite da un disegno morbido e raffinato, con colori delle vesti sapientemente scelti. L'opera sembra inserita in uno spazio reale grazie a dettagli come il pavimento marmoreo e il trono con tarsie cosmatesche.