Concetti Chiave
- Gli affreschi romani del I secolo a.C. rappresentano scene dell'Odissea, con una forte enfasi sul paesaggio.
- Le immagini sono accompagnate da didascalie dettagliate, riflettendo l'influenza della scuola alessandrina.
- La tecnica pittorica utilizza macchie di colore per suggerire piuttosto che rappresentare realisticamente i paesaggi.
- Nell'affresco della discesa di Odisseo nell'Ade, il paesaggio spettrale crea un'atmosfera inquietante.
- La luce penetra negli inferi solo attraverso un arco di rocce, evidenziando l'arrivo di Odisseo.
Anche nella pittura raffigurante grandi cicli eroici il paesaggio è sempre preponderante rispetto alle figure umane. La testimonianza migliore di questa tradizione è rappresentata da una serie di affreschi trovati in una casa romana, risalenti al I secolo a.C. Gli affreschi, probabilmente un ciclo poco più antico, raffigurano scene del'Odissea: si conservano quelle che rappresentano l'incontro di Odisseo con i lestrigoni, quello con la maga Circe e la discesa nell'Ade.
Le figure principali sono accompagnate da didascalie minuziose, secondo il gusto erudito della scuola alessandrina, ma la tecnica pittorica, che usa macchie di colore, vuole suggerire il paesaggio più che rappresentarlo realisticamente. Nell'affresco raffigurante la discesa di Odisseo nell'Ade, il paesaggio spettrale e oscuro vuole dare un senso di inquietudine, in secondo piano i defunti sono raffigurati mentre si avvicinano all'eroe, che è appena giunto attraverso un arco di rocce, alle spalle del quale è ormeggiata la sua nave. Solo dall'arco la luce penetra nello spazio tenebroso degli inferi.