giuliafffo
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Concetti Chiave

  • Le Olimpiadi erano un momento di unione tra le polis greche, sospendendo le guerre per promuovere la pace e la crescita personale attraverso competizioni sportive.
  • Il teatro greco era un'esperienza religiosa e sociale, con tragedie e commedie che favorivano la catarsi, grazie a un'acustica perfetta e all'uso di maschere amplificate.
  • I templi greci, considerati dimore terrene degli dei, erano strutture in legno e marmo con un basamento per proteggerli dall'umidità e offrire una visione favorevole ai fedeli.
  • La bellezza greca celebrava la maturità fisica e intellettuale, con la scultura che rappresentava principalmente giovani adulti in pose ideali, mentre la pittura vascolare ci offre uno sguardo sulla loro arte pittorica.
  • Gli ordini architettonici greci, tra cui il dorico, l'ionico e il corinzio, combinavano scultura, pittura e architettura per creare edifici armoniosi e simmetrici, con correzioni ottiche per compensare errori visivi.

Indice

  1. Le poleis e le olimpiadi
  2. Cultura e teatro greco
  3. Religione e templi greci
  4. Struttura della polis
  5. Estetica e scultura greca
  6. Architettura dei templi greci
  7. Ordini architettonici greci
  8. Scultura e moda greca
  9. Storia e simmetria nella scultura

Le poleis e le olimpiadi

La Grecia non ha mai costituito uno stato unitario perché era costituita da tante poleis, ovvero tante città-stato con ognuna il proprio ordinamento. Atene era la città della cultura, mentre Sparta creava soldati. Un momento di unione tra le poleis era quello delle olimpiadi. Nate nella città di Olimpia, avevano un significato importantissimo: per le olimpiadi, tutte le guerre venivano sospese. Un momento di scambio, unione, pace e conoscenza. Non erano solo un mezzo per allenare il corpo, ma anche un modo per crescere dentro.

I soggetti maggiormente comuni erano: -Divinità -Soldati -Atleti -Sacerdotesse.

Cultura e teatro greco

In Grecia la musica era molto diffusa e amata, ma sfortunatamente la maggior parte di essa è stata perduta. Achiloco, Alceo, Pindaro e Saffo erano alcuni poeti molto famosi. Menandro ed Aristofane erano famosi creatore di commedie; Eschilo, Sofocle ed Euripide invece di tragedie. Essi erano i generi màs conosciuti e amati. Ma se noi adesso andiamo a teatro per divertirci, i greci ci andavano per motivi religiosi. Osservando le tragedie, le persone si immedesimavano negli attori e soffrendo si purificavano (catarsi). Questo significava che tutti dovevano andare a teatro. Per permettere a tutti di godersi lo spettacolo, il teatro aveva un’ acustica perfetta. Anche gli ultimi riuscivano a sentire perfettamente. Oltre che a sentire, si vedeva bene: le maschere amplificavano voci ed emozioni, gli attori si alzavano su trampoli e impalcature.

Religione e templi greci

La religione per i Greci è politeista; nessuno di queste divinità però era perfetta. Essi condividevano ogni difetto con gli uomini, come vendetta, lussuria, gelosia… Per guadagnarsi l’appoggio degli Dei, gli uomini facevano sacrifici di oggetti preziosi e animali. Costruivano anche templi dedicati a loro, uno per dio. L’unica eccezione è quello di Eretteo, condiviso tra Atena e Poseidone. I fedeli NON potevano entrare nel tempio. Il cuore del tempio era il NAOS (//naos//,cella). Potevano entrare solo i sacerdoti ed era il luogo dove si trovava la statua (15m) d’avorio ed oro (CRISO ELEFANTINA) della divinità ed era la cosa màs importante. Non ne è rimasta neanche una, l’unica è una copia di quella di Atena. Nel PRONAOS, l’atrio, venivano effettuati i sacrifici. La struttura del tempio è in legno, con una forma rettangolare. Il tetto era formato da tegole.

Struttura della polis

La polis si trovava sulle colline. Nell’acropoli i greci misero tutti i templi, perché oltre ad essere vicino al cielo, era anche la parte più irraggiungibile. Nel caso di un attacco dove i nemici saccheggiano i templi, venivano puniti i soldati che non l’avevano difeso bene. Se le statue venivano riprese, dovevano essere ripurificate dopo il sacrilegio. Nella parte bassa si trovava ASTU, la parte dove si trovavano le case e le strade dove abitavano i cittadini. Si trovava lì anche l’agorà, la piazza dove si trattavano gli affari e si viveva la vita politica.

Estetica e scultura greca

La bellezza greca comprende l’estetica e il dentro. Raffiguravano maggiormente i 25enni, perché si pensava fosse il peak della maturità e della bellezza. I bambini e gli anziani erano considerati imperfetti e non venivano quasi mai rappresentati. Le prime volte furono nel periodo ellenistico, dove veniva rappresentata la realtà.

Si studia la scultura greca molte volte con copie. Nel periodo classico usavano soprattutto il bronzo, che permetteva di crearne una copia. Quando nelle guerre venivano rubate, venivano fuse e di conseguenza perdute.

Però i romani hanno sempre riconosciuto i Greci come superiori; dopo aver ammesso la grecia a Roma, molti scultori hanno ricreato quelle sculture come omaggio.

Il satiro danzante e i bronzi di Riace sono delle eccezioni che si sono salvate. Sono stati ritrovati in mare, probabilmente persi durante i naufragi. La pittura Greca però, non è stata così fortunata. Tutta la pittura su tavola è stata persa, solo i vasi ci aiutano a studiarla con la loro pittura vascolare. Apelle, Zeusi e Parrasio erano pittore fantastici. Come li conosciamo? Attraverso scritture che affermano quanto erano bravi. —————————————————————————————————

Nella Grecia si trova lo spirito Apollineo, quello serio e lavorativo e lo spirito Dionisiaco, festivo e che si lascia andare via al vino.

Architettura dei templi greci

Il tempio, inteso come dimora terrena degli dei e destinato ad accogliere la statua della divinità a cui è dedicato, nasce e si sviluppa nell'VIII secolo a.C.

Originariamente erano fatti in marmo e avevano una copertura di travi, travetti e tegole in laterizio (doppia orditura).

Il tetto era inclinato, aveva una copertura detta a due falde e sostenuta da una struttura lineare in legno.

Il tempio sorgeva su un alto basamento, che lo staccava dal terreno, perché l’umidità di esso poteva deteriorare la struttura. Questo basamento è chiamato crepidoma o stilobate. Inoltre grazie ad esso i fedeli che si mettevano attorno al tempio riuscivano a vederlo meglio e ad assistere ai sacrifici, poiché la struttura era situata ad un'altezza favorevole a che tutti la vedessero.

Opistodomo= luogo dove riponevano gli oggetti sacri.

Ordini architettonici greci

Tempio in antis:Il tempio in antis presenta una pianta rettangolare molto semplice, composta da un naos e - su uno dei lati corti - da un pronao delimitato da due colonne.Queste sono poste fra due pilastri quadrangolari, detti appunto ante, collocati al termine del prolungamento murario dei due lati maggiori del naos.

Tempio doppiamente in antis - Il tempio doppiamente in antis presenta anche sul retro della cella un secondo pronao, uguale per forma e dimensioni a quello anteriore, l'opistodomo (dal greco òpistha, dietro, e dómos, casa). Questa aggiunta non aveva motivazioni funzionali (solo raramente, infatti, l'opistodomo veniva impiegato come deposito delle offerte o dei manufatti votivi), ma solo estetiche, in quanto conferiva al tempio un aspetto più simmetrico ed equilibrato.

Tempio prostilo - Il tempio prostilo (dal greco pro, davanti, e stylos, colonna) ha, in genere, la stessa pianta di quello in antis (naos e pronao), senonché il pronao non è compreso fra le due ante della cella, ma è delimitato da almeno quattro colonne. Tra le colonne e le ante della cella viene così a crearsi una specie di porticato. Questo, anteponendo-si al pronao, ne amplifica la funzione di filtro simbolico tra esterno e interno.

Tempio anfiprostilo - Il tempio anfiprostilo (dal greco amphì, da ambo i lati) consiste nel raddoppiamento di quello prostilo. In esso, infatti, vi sono due colonnati: uno anteriore, di fronte al pronao, e uno uguale, posto sul retro, di fronte all'opistodomo. Anche in questo caso il doppio colonnato ha una funzione soprattutto estetica, in quanto rende l'edificio perfettamente simmetrico.

Tempio periptero - Il tempio periptero, che costituisce la tipologia più diffusa, è circondato di colonne lungo tutto il perimetro.In questo caso, pertanto, viene a formarsi un portico continuo attorno al naos chiamato peristàsi.

Tempio diptero - Il tempio diptero consiste in un doppio colonnato che circonda l'intero perimetro (dìs, infatti, significa «doppio»), in modo che ogni colonna della serie interna sia perfettamente allineata alla corrispondente colonna della serie esterna.

diptero

Tempio periptero circolare - Simile al monoptero è il tempio periptero circolare, detto anche a tholos, per similitudine con la pseudocupola micenea, dal momento che era coperto da un tetto conico. In esso il naos assume forma cilindrica ed è circondato da una peristasi.

Il tempio è sintesi delle 3 arti: la scultura (che si concentra nei frontoni), la pittura (il marmo era completamente intonacato, ovvero protetto dalle intemperie, e dipinto) e l'architettura.

- le sculture dei frontoni/timpani e nei fregi erano dette FRONTONALI⤍ sono altorilievi o sculture a tutto Tondo che raccontano la storia degli dei.

frontone= spazio triangolare generato sui lati brevi dalle falde

 pittura→ i templi erano intonacati (funzione protettiva per le intemperie) e dipinti.

le colonne erano di tinte neutre, mentre le sculture erano di colori vivaci per far capire la storia a chi non sapeva leggere.

Ordinamento architettonico = insieme di elementi (colonna ,capitello e tribolazione) variamente configurati che vanno a costituire un sistema (ordine).

architrave, fregio e cornice.

le colonne sono composte da più Rocchi ovvero blocchi.

I greci ne usavano 3: Ionico, Dorico e Corinzio

Gli etruschi usavano principalmente il Tuscanico, ideato da loro

I romani ne usavano 5: Ionico, Dorico, Corinzio, Tuscanico e Composito (inventato da loro, era un insieme tra Ionico e Corinzio).

gli oggetti preziosi donati agli dei venivano conservati nei TESORI, piccole costruzioni diverse dai templi.

Pianta= sezione orizzontale che si ottiene tagliando lo spazio con un piano parallelo al pavimento.

è il più massiccio

Colonna: poggiava direttamente sul crepidoma, non aveva una base

era costituita da più rocchi

era intonacata e poi tinteggiata con tinte neutre, in questo modo le giunture tra i rocchi non erano visibili

aveva scanalature a spigolo vivo che creavano un gioco di chiaro-scuro

era rastremata, cioè larga alla base e stretta al capitello (reggeva meglio l’edificio e dava stabilità).

Capitello: echino⟶ anello rigonfio che accoglie la colonna

abaco⟶ lastra parallelepipeda che sta tra l’echino e la trabeazione (che collega le colonne, elemento orizzontale)

Fregio= elemento decorativo caratterizzato da un alternarsi di triglifi (scanalature) e metope (tavolette scolpite con alto/basso rilievi)

Cornice= situata nel frontone

Architrave= liscio, elemento che collega le colonne

La colonna: il fusto della colonna ha una propria base

è più slanciata

le scanalature sono arrotondate

non è rastremata

l’echino è decorato con un motivo ad ovoli e dardi (ovali e punte di freccia)

ha un elemento a doppia voluta (riccioli)

l’abaco è più sottile rispetto al dorico e si trova tra la trabeazione e l’elemento a doppia voluta

Fregio= continuo e scolpito ad alto/basso rilievo

Cornice= situata nel frontone

Architrave= tripartito

ha un'origine leggendaria: il capitello era ispirato a Callimaco, un giovane scultore che sulla tomba di una fanciulla vide un cesto di foglie di acanto e decise di prenderne ispirazione.

è l’ordine più naturalistico, slanciato e raffinato dei tre

La colonna: ha una propria base diversa da quella ionica e un pinto (ulteriore base)

non è rastremata

ha scanalature arrotondate

Capitello: è decorato da due/tre corone di foglie di acanto stilizzate

ci sono delle volute (riccioli): 4 grandi in corrispondenza degli spigoli dell’abaco e 4 piccole in corrispondenza del centro di ogni lato dell’abaco

fiorone d’abaco, ha il pistillo molto evidente

Elementi della trabeazione:

Fregio= continuo

Cornice= situata nel frontone

Architrave= tripartito

Nel periodo rinascimentale (XV - XVI sec. a.C.) e neoclassico (XVIII - XIX sec. a.C.) sono stati ripresi gli ordini architettonici e alcuni degli elementi classici dell’era greco-romana.

Teatro Regio= ordine ionico, facciata neoclassica (1822-1829). Architetto: Nicolò Bettoli.

in certi interstizi dei templi, dove le intemperie non sono arrivate, i ricercatori hanno trovato tracce di colore e per questo siamo certi che i templi fossero dipinti.

i rapporti matematici tra le parti del tempio gli conferivano armonia.

⟶ Ne deduciamo che la costante ricerca della perfezione deriva da tutte le conoscenze che i greci avevano (fisiche, matematiche, astronomiche, geometriche, ecc.).

l’occhio umano compie degli errori ottici e i greci se ne erano accorti, perciò hanno studiato dei modi, o correzioni ottiche, per compensare questi errori.

Stilobate convesso

Colonna inclinata

Entasi:

rigonfiamento a 1/3 dallo stilobate, se la colonne fosse stata completamente dritta l’errore ottico dei fedeli che le guardavano da lontano avrebbe creato un restringimento in quel punto.

⟶ il risultato era questo.

nei vertici dei frontoni ci sono gli acroteri

scultura a tutto tondo= statua scolpita in tutte le sue parti

i soggetti erano giovani uomini e giovani donne: KOUROI e KORAI. Rappresentati principalmente nel periodo intorno ai 20/25 anni, quando era raggiunta la piena maturità sia fisica che intellettuale.

erano per lo più realizzati in marmo (bronzo nel periodo classico)

I soggetti erano soprattutto divinità o sacerdotesse (le donne), atleti o guerrieri (gli uomini).

Kouroi

Korai

rappresentati sempre nudi

rappresentate vestite*

testa eretta, braccia stese lungo i fianchi, pugni chiusi e la gamba sinistra leggermente avanzata rispetto alla destra, per dare stabilità

testa eretta, piedi uniti che si intravedevano sotto l’abito e un braccio steso lungo il fianco a reggere la veste e l’altro ripiegato sul petto in atto di sorreggere un oggetto (vaso o piatto delle offerte)

la muscolatura non era del tutto perfetta, apparivano rigidi, perchè gli scultori non erano molto abili nel trattare l'anatomia

sempre per la poca conoscenza e padronanza dell’anatomia esse risultavano cilindriche e della parte bassa del corpo venivano rappresentate solo le punte dei piedi. spesso risultano cilindriche.

espressione che sembra un mezzo sorriso che dovrebbe indicare il distacco dalle passioni, che il giovane uomo maturo sa avere nei confronti delle passioni (non ha eccessi di gioia o di manifestazione del dolore) perché riesce ad autocontrollarsi.

Scultura e moda greca

Nel mondo greco c’era l’aspirazione al dominio di sé, al non lasciarsi andare alle passioni (spirito apollineo); c’è anche l’opposto (spirito dionisiaco), che porta a lasciarsi andare e abbandonarsi a passione e sentimenti.

*abbigliamento delle kore:

chitone= tunica lunga pieghettata e senza maniche, portata corta dagli uomini; era un rettangolo di lino cucito sul lato lungo, fermato sulle spalle da due fibbie e stretto in vita da una cintura.

himation= sorta di mantellina messa sulle spalle o avvolta attorno al capo, quando c’erano delle intemperie, retta senza l’uso di fibbie o cinture.

i capelli= li portavano lunghi (nel periodo arcaico sia uomini che donne) e li acconciavano in treccine. Nelle raffigurazioni, per una questione di simmetria, le treccine erano tre/due da una parte e tre/due dall’altra.

queste sculture sono un documento della moda del momento.

Sono state trovate delle tracce nelle pieghettature dell’abito di colore, per cui anche le sculture erano stuccate e poi colorate, erano policrome.

Storia e simmetria nella scultura

si sviluppa tra il VII e il VI secolo a.C. nel peloponneso

elementi caratterizzanti:

predilezione per la figura umana maschile nuda,

creazione di forme semplici e squadrate,

l’adozione di proporzioni massicce.

ne deriva un effetto di grande solidità e potenza.

In questo periodo gli artisti ricercavano soprattutto la corrispondenza simmetrica fra le varie parti del corpo. è possibile infatti individuare delle assi di simmetria verticali e orizzontali attorno alle quali certe parti del corpo sono messe in evidenza come se fossero riflesse in uno specchio.

due kouroi fratelli figli di una sacerdotessa di Era, Cidippe, che un giorno hanno iniziato a tirare il carro della madre per arrivare al tempio di Argo in tempo, perciò la madre ha chiesto ad Hera di ricompensare i suoi figli per questo gesto. Hera li fece sprofondare in un piacevole sonno eterno per fargli evitare la morte.

raffigurati con le caratteristiche tipiche dei kouroi

esempio della scultura attica (fra la prima e la seconda metà del VI sec. a.C.): si tenta di armonizzare meglio tra loro le varie membra, per arrivare ad un maggior equilibrio di volumi e una più razionale unitarietà delle parti.

kouros leggermente diverso. è un giovane uomo chiamato “portatore di vitello”, infatti tiene un vitello sulle spalle che sta probabilmente trasportando verso il tempio per un sacrificio; è un contadino o un allevatore che appunto offre questo vitello agli dei.

gruppo scultoreo (uomo e animale), dato che l’uomo trasporta il vitello per le zampe, si viene a creare un X sul petto del ragazzo che conferisce simmetria.

L’ anatomia è leggermente più evoluta e l’uomo non è completamente nudo ma indossa una chlaina, che evidenzia la muscolatura del kouros.

ha i capelli lunghi con le treccine e il tipico sorriso che trasmetteva il distacco

ha due grandi buchi negli occhi, perchè lì significano che c’erano due occhi che sono andati perduti, fatti di avorio (bianco dell’occhio) e pietre dure colorate (iride). Perciò possiamo concludere che la scultura greca era polimaterica.

Domande da interrogazione

  1. Qual era il significato delle Olimpiadi nella Grecia antica?
  2. Le Olimpiadi erano un momento di unione tra le città-stato greche e sospensione delle guerre, dove si svolgevano competizioni sportive e si promuoveva la pace e la conoscenza.

  3. Quali erano i soggetti più comuni nella scultura greca?
  4. I soggetti più comuni erano divinità, soldati, atleti e sacerdotesse.

  5. Quali erano i principali ordini architettonici utilizzati nella Grecia antica?
  6. I principali ordini architettonici erano il dorico, l'ionico e il corinzio.

  7. Quali erano le caratteristiche distintive del tempio dorico?
  8. Il tempio dorico era caratterizzato da colonne senza base, scanalature a spigolo vivo e una forma rastremata.

  9. Quali erano le correzioni ottiche utilizzate nella costruzione dei templi greci?
  10. Le correzioni ottiche includevano l'utilizzo di stilobate convesso, colonne inclinate e l'entasi per compensare gli errori ottici dell'occhio umano.

Domande e risposte