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Concetti Chiave

  • La civiltà greca era complessa e ben organizzata, con città dotate di servizi per guerra, allenamento, divertimento e religione.
  • I templi greci erano strutture centrali nelle città, costruiti principalmente in pietra con diversi elementi architettonici distintivi.
  • Il teatro greco era un luogo importante per rappresentazioni che erano quasi cerimonie religiose, divise in commedie e tragedie.
  • L'arte greca si sviluppò attraverso diversi periodi, ognuno con caratteristiche uniche, dai vasi arcaici alle statue idealizzate del periodo classico.
  • Nel periodo ellenistico, l'arte greca divenne più realistica, riflettendo un maggiore interesse per la rappresentazione dettagliata della realtà.

Indice

  1. Organizzazione delle città greche
  2. Architettura e templi greci
  3. Teatro e rappresentazioni greche
  4. Arte greca e periodi storici
  5. Scultura e filosofia nel periodo classico
  6. Autori e opere del periodo tardo classico
  7. Periodo ellenistico e declino greco

Organizzazione delle città greche

La civiltà dei greci era una civiltà complessa e ben organizzata, per esempio le città erano molto organizzate e vi erano tutti i servizi per la guerra, per l’allenamento fisico, per il divertimento e per la religione. Dentro alle città c’erano i seguenti edifici: il porto (dove arrivavano le merci e vi erano gli arsenali), le strade, la città bassa (circondata da mura e c’erano delle case in legno sparse), l’acropoli (la città alta, dove ci sono le scuole e i templi), i tesauri (piccole banche dove erano custoditi i bottini di guerra), il teatro, lo stadio e i ginnasi.

Architettura e templi greci

Il più importante edificio della città era il tempio, solitamente era costruito in pietra ed era formato principalmente da: il Pronao (la stanza davanti alla cella), il Naos (la cella), la statua della divinità, l’Opistrodomo (una stanza solo per i sacerdoti), le Peristasi (le colonne al contorno) e lo Stilobate (il pavimento delle colonne). I templi si dividevano in templi piccoli (in antis, doppiamente in antis, a tholos, prostilo e anfiprostilo) e templi grandi (periptero e diptero). Le colonne dei templi potevano essere di tre ordini architettonici: Dorico (semplice e lineare), Ionico (snello ed elegante) e Corinzio (il più decorato). Le colonne doriche non hanno la base, hanno un rigonfiamento a metà dell’altezza (entasi), il capitello (formato da abaco ed echino) non è decorato, le scanalature sono a spigolo vivo, il fregio (che insieme all’architrave forma la trabeazione *questo vale per tutti gli ordini) è diviso in metope (bassorilievi) e triglifi (parte sempre uguale), ma si presenta il problema angolare (lo spazio avanzato alla fine e all’inizio del fregio), che però venne risolto. Inoltre, al di sopra del fregio (come in tutti gli altri ordini) si trova il timpano (formato dal frontone e dalla cornice). Le colonne ioniche hanno la base (formata da toro e gola), il capitello è formato da due volute, il fregio è continuo (non ci sono triglifi e metope) e le scanalature sono a spigolo morto. Le colonne corize hanno la base e il fusto simile a quelle ioniche, il capitello è molto decorato (con foglie di acanto) e le scanalature sono a spigolo morto.

Teatro e rappresentazioni greche

Un altro elemento importante per i greci era il teatro, formato da: orchestra, parodos, proscenio, scena, cavea, gradinate, diazoma e cunei. L’attore principale si chiamava ipocrita, mentre quello secondario, non indispensabile, era chiamato spalla. Le rappresentazioni teatrali erano quasi delle cerimonie religiose, infatti venivano fatte durante le feste Dionisiache e al centro si trovava l’altare di Dioniso. I cittadini entravano a teatro gratuitamente. Le opere si dividono in commedie (nel finale il protagonista si salva, principale autore Aristofane) e tragedie (il protagonista muore, principali autori Euripide e Sofolle). All’inizio dell’opera c’era il prologo (l’introduzione), successivamente il parodo (inizio della storia e entrata degli attori). Poi c’erano tre atti divisi da due intervalli, alla fine l’esodo (l’uscita degli attori). Inoltre, le unità Aristoteliche erano il tempo, lo spazio e l’azione.

Arte greca e periodi storici

L’arte greca di divide in vari periodi: il primo detto medioevo ellenico che va dal 12° all’8° secolo a.C. dove si ha un regresso: le città micenee ritornano ad essere villaggi, si perde la scrittura e si chiude l’economia, le opere principali sono in ferro o ceramica e sono formate da figure simmetriche dette greche, la più importante è la greca a meandro, la cui forma ricorda le onde del mare. Il successivo periodo che va dall’8° secolo a 480 a.C. è chiamato periodo Arcaico, in questo periodo si producono i primi vasi, che sono formati da diverse parti: il piede, a volte il gambo, la pancia, la spalla, il collo, l’ansa, il labbro e la bocca. A seconda della propria funzione i vasi si dividono in: anfora (usato per il trasporto di sostanze liquide o cibo), il cratere (il vaso più importante, usato per mischiare acqua e vino alle cerimonie), il Kylix (vaso da cucina e fungeva da piatto) e il Rhyton (vaso a testa di animale contenete liquidi). In questo periodo si definiscono anche le figure maschili detti Kouroi e le figure femminile dette Korai. Inoltre, si definiscono i 3 stili principali per rappresentare i soggetti: dorico (le figure erano massicce), ionico (le figure erano molto magre) e attico (le figure erano a metà tra lo stile dorico e ionico). Le principali opere, come nel medioevo ellenico sono stilizzate (si arriva all’estrema semplificazione, viene rappresentato un soggetto in generale, senza pregi e senza difetti), ma anche vengono rappresentate con un sorriso, detto sorriso arcaico (usato per arrotondare la parte degli occhi e della bocca): Idiosculi (due gemelli), le Kore di Samos (delle colonne a forma di donna) e il vaso di Francois (un vaso cratere che raffigura la storia di Achille). Si costruisce anche il Tempio dorico di Afaia, nell’isola di Egina, nel frontone occidentale c’è Atena durante la guerra di Troia; invece, il frontone orientale è simile all’altro ma si è conservata solo la testa di Atena. Il periodo classico, che va dal 480 al 323 a.C., è diviso a sua volta in altri 3 periodi. In questo periodo le opere sono raffigurate con lo stile idealizzato (la descrizione dell’opera è abbastanza accurata, ma ancora non vengono rappresentati soggetti in particolare). Nel periodo severo le figure perdono il sorriso e diventano serie, si producono statue in bronzo (che però sono state rifuse, ma sono state riprodotte dai romani in marmo) con la tecnica della fusione a cera persa, che è stata inventata nell’età Arcaica, una volta formata la statua in argilla o gesso si versa sopra il bronzo fuso, una volta tolto lo stampo si può decorare con una patina o con una doratura. Le principali opere del periodo severo sono: Efebo di Kritios (un adolescente a riposo), Auriga di Delfi (statua in bronzo fatta da un italiano per onorare Apollo), Cronide di Capo Artemisio (non si è sicuri se rappresenti Zeus o Poseidone), i bronzi di Riace (sono stati ritrovati a largo del mare, rappresentano due uomini, la statua A appartiene alla fine del periodo severo, la B appartiene all’inizio del periodo classico maturo) e il Discobolo (atleta che dà l’idea di movimento, fatto da Mirone, un bronzista tra il 480 e 440). Le figure nei vasi sono rosse e riempiono tutti gli spazi, non si usano più le greche. Per quanto riguarda l’architettura sono stati costruiti i due frontoni de tempio di Zeus a Olimpia: in quello est c’è un convivio di divinità, in quello ovest viene rappresentata la battaglia contro i centauri (Centauromachia).

Scultura e filosofia nel periodo classico

Nel periodo classico maturo si sviluppa anche la filosofia, con Socrate e Platone, inoltre abbiamo due scultori principali: Policleto (460 e 420) e Fidia (490 e 430), le opere di Policleto sono: il Doriforo (portatore di lancia, questa statua rappresenta il canone sulle proporzioni, fatto da Policleto, serve per rappresentare le figure con le proporzioni umane, la testa è 1/8 del corpo), il Diadumeno (un atleta con la fascia di vincitore) e una statua in crisoelefantina dedicata ad Era. Invece le opere di Fidia sono: Atena Promachos (Atena prima della guerra), Atena Partenhos (statua in crisoelefantina posta nel Partenone). A Fidia è stato dato l’incarico di ricostruire l’acropoli di Atene: viene abbattuto il tempio vecchio e si costruisce il Partenone (tempio perittero in stile dorico tranne il fregio che è ionico e rappresenta le processioni Panatenaiche dove le ragazze mettono il peplo alla statua di Atena), vengono costruiti i Propilei (complesso architettonico), l’Eretteo (un doppio tempio le cui colonne dette Cariatidi sono delle figure femminili) e il Tempio di Atena Nike (all’interno la statua della Nike in legno senza ali e all’esterno una balaustra che raffigurava i viaggi della Nike). Gli architetti che aiutarono Fidia sono Ictino e Callicrate.

Autori e opere del periodo tardo classico

Nel periodo tardo classico (che va dal 400 al 323 a.C.) le città più importanti sono quelle fondate da Alessandro Magno, quindi le poleis greche diventano marginali. In questo periodo gli autori allentano tutte le regole di pittura, scultura e architettura. Tra i principali autori si ricordano: Prassitele, ha lavorato sia bronzo che marmo, le opere sono caratterizzate dalla morbidezza, devono sempre appoggiarsi. Le principali opere sono: Afrodite Cnidia (Afrodite senza peplo, realistica e ricoperta di cera che sembra la pelle); Apollo sauroctono (Apollo uccisore di rettili, in questo caso il ramarro); Hermes con Dioniso bambino. Un altro autore è Lisippo, le sue opere più importanti sono: il pugile a riposo dopo il combattimento (si vedono bene le ferite); Apoxyomenos (un atleta che si deterge, ha la testa rimpicciolita); Hermes che si allaccia il sandalo (in questa statua si vedono bene le emozioni). Un altro degli autori del periodo tardo classico è Skopas, e tra le sue opere ricordiamo: Pathos (un innamorato non corrisposto), la Menade danzante (delle ragazze che seguivano il corteo di Dioniso), il monumento delle Nereidi (un tempio tondo classico) e il mausoleo di Alicarnasso. L’ultimo autore è Leochores che scolpì Apollo del belvedere con il marmo, e una statua dedicata a Diana.

Periodo ellenistico e declino greco

Infine, nel 323, l’anno della morte di Alessandro Magno, inizia il periodo ellenistico. Le opere rappresentate sono in stile realistico (le opere si avvicinano al più possibile alla realtà fino ai minimi dettagli, si rappresenta qualcuno in particolare). In questo periodo la civiltà dei greci inizia a decadere.

Domande da interrogazione

  1. Quali erano gli edifici principali nelle città greche?
  2. Le città greche erano ben organizzate e includevano edifici come il porto, le strade, l'acropoli, i tesauri, il teatro, lo stadio e i ginnasi. Il tempio era l'edificio più importante.

  3. Come erano strutturati i templi greci?
  4. I templi greci erano costruiti principalmente in pietra e includevano il Pronao, il Naos, la statua della divinità, l'Opistrodomo, le Peristasi e lo Stilobate. Le colonne potevano essere di ordine Dorico, Ionico o Corinzio.

  5. Quali erano le caratteristiche principali del teatro greco?
  6. Il teatro greco era composto da orchestra, parodos, proscenio, scena, cavea, gradinate, diazoma e cunei. Le rappresentazioni erano cerimonie religiose e si dividevano in commedie e tragedie.

  7. Come si divide l'arte greca nei vari periodi storici?
  8. L'arte greca si divide in Medioevo Ellenico, Periodo Arcaico, Periodo Classico (con sottoperiodi severo, classico maturo e tardo classico) e Periodo Ellenistico.

  9. Quali sono alcune delle opere e autori principali del periodo classico greco?
  10. Alcune opere e autori principali includono il Doriforo di Policleto, le statue di Fidia come Atena Promachos, e le opere di Prassitele come Afrodite Cnidia.

Domande e risposte