Concetti Chiave
- Filippo II di Spagna si impegnò a difendere il cattolicesimo contro gli ottomani, vedendo il suo potere come un dono divino per proteggere la vera fede in Europa.
- La minaccia ottomana si estendeva nel Mediterraneo e in Europa centrale, provocando reazioni da parte delle potenze europee, culminando nella formazione della Lega Santa.
- La battaglia di Lepanto del 1571 fu un importante scontro navale in cui la Lega Santa, guidata da Giovanni d'Austria, ottenne una decisiva vittoria contro la flotta ottomana.
- Nonostante la vittoria a Lepanto, le divisioni tra i Paesi cristiani impedirono di sfruttare il successo, permettendo all'impero ottomano di ricostruire le proprie forze.
- Nel tempo, l'impero ottomano iniziò un graduale declino, perdendo territori in Europa a partire dal Settecento, nonostante i precedenti successi.
Indice
Filippo II, il re difensore del cattolicesimo
Questi furono gli eventi che portarono alla battaglia di Lepanto, eccone uno dei protagonisti, Filippo II.Dal 1556 Filippo II regnava in Spagna, succeduto al padre Carlo V in tutti i domini fuorché nel titolo imperiale.
Era un uomo di profonda fede: vedeva nel suo grande potere lo strumento che Dio gli aveva concesso per difendere il cattolicesimo.
Il suo progetto era al contempo politico e religioso: voleva difendere il cattolicesimo dalla minaccia ottomana e nello stesso tempo riaffermare attraverso l’egemonia asburgica la vera fede in una Europa travolta dall’eresia.
Per il suo popolo i veri nemici del cattolicesimo erano i piccoli gruppi di Ebrei rimasti in Spagna dopo la cacciata del 1492 e i Moriscos, già sudditi musulmani del vinto regno di Granada, che si erano convertiti, spesso superficialmente, al cristianesimo.

Nel Mediterraneo Filippo affrontò i pirati barbareschi, alleati del sultano turco. Contemporaneamente cercò di indebolire lo slancio delle flotte ottomane che si stavano impadronendo, una dopo l’altra, delle fortezze cristiane appartenenti a Venezia.
Gli eventi precedenti al conflitto
Ecco gli eventi precedenti alla battaglia di Lepanto:Alla metà del XVI secolo, i turchi ottomani erano padroni di un vastissimo dominio che si estendeva dall’Asia all’Europa all’Africa ed esercitavano la loro pressione sia sull’Europa centrale sia nel Mediterraneo dove i pirati nordafricani assaltavano i convogli spagnoli e minacciavano le grandi isole del Mediterraneo orientale ancora in possesso di Venezia.
Filippo era poco propenso a riprendere il cammino delle crociate, perché era impegnato a combattere l’eresia protestante in Europa.
Negli anni Sessanta del Cinquecento gli ottomani occuparono Malta e l’isola di Cipro nel 1570 che saccheggiarono: anche la fortezza di Fermagosta (il centro principale dell’isola), dopo una lunga resistenza, dovette cedere ai loro ripetuti assalti.
L’assedio di Cipro mise fortemente in allarme gli Stati europei, che ora vedevano una minaccia concreta nell’ iniziativa dei Turchi ottomani. Su invito di papa Pio V, eletto nel 1556, si fece appello a tutta la cristianità: alcune potenze cristiane, fra cui la Repubblica di Genova, Venezia, il Ducato di Savoia e l’Ordine dei cavalieri di Malta, si riunirono in una coalizione anti-turca, detta Lega Santa, proprio per contrastare l’avanzata del potere Ottomano.
Filippo II, nonostante vi fossero le rivolte in Olanda ed in Andalusia prese parte al conflitto.
Lo scopo non era solo politico, ma anche religioso: si notava perfettamente un rimando alle crociate, per conquistare nuovamente le città sacre del cristianesimo.
La battaglia di Lepanto
Ecco gli eventi che caratterizzarono la battaglia di Lepanto.Fu così possibile mettere insieme una flotta poderosa, guidata da Giovanni d’Austria, fratellastro di Filippo II, che si scontrò nelle acque di Lepanto, all’entrata del golfo di Corinto.
Fu allestita una flotta imponente: le diverse flotte si erano riunite a Messina, il 24 agosto del 1571 e, una volta salpati per Corfù, il 16 settembre, appresero che anche Fermagosta era stata presa dagli ottomani.
Venezia in particolare schierò in battaglia più di cento galee e sei “galeazze”, vere fortezze galleggianti, armate di numerosi cannoni. Il loro attacco sulla sinistra guidato Sebastiano Venier, che successivamente sarebbe divenuto doge, fu decisivo.
La vittoria dell’armata cristiana fu brillante: per la prima volta la flotta turca, che fino ad allora era considerata quasi invincibile, subì una gravissima sconfitta, per cui il successo militare fu salutato in Europa con grande entusiasmo.
Morirono trentamila soldati turchi e tremila furono fatti prigionieri; nelle fila della Lega Santa invece i morti furono ottomila e i feriti furono ventunomila.
Le conseguenze del conflitto
La vittoria di Lepanto del 7 ottobre 1571 arrestò l’avanzata turca nel Mediterraneo, ma non nel continente europeo, che restò esposto nella Penisola balcanica alla sempre più forte pressione ottomana.Non si trattò di una vittoria risolutiva, perché i Paesi cristiani erano divisi da contrasti insuperabili e non seppero approfittare dell’insuccesso turco; così l’impero ottomano poté riprendersi e ricostruire flotta ed esercito.
Nel 1572 Pio V morì e con lui si dissolse anche la Lega Santa.
Nel 1573, nonostante le precedenti proteste del papa, Venezia firmò una pace separata con gli ottomani, rinunciando al possesso di Cipro, che non fu restituita e, anzi, più tardi, nel corso del Seicento, fu conquistata anche Creta, anch’essa possedimento di Venezia. Nel 1683, Vienna venne di nuovo assediata e messa in pericolo.
Nel 1580 anche Filippo II firmò una tregua.
Tuttavia, a partire dal Settecento, gradualmente, i possedimenti territoriali dei turchi in Europa cominciarono a ridursi: per l’impero ottomano ebbe inizio un lungo ma inarrestabile declino.
Progetto Alternanza Scuola lavoro.
Domande da interrogazione
- Qual era l'obiettivo principale di Filippo II nel conflitto contro gli ottomani?
- Quali eventi portarono alla formazione della Lega Santa?
- Chi guidò la flotta cristiana nella battaglia di Lepanto e quale fu il risultato?
- Quali furono le conseguenze immediate della vittoria di Lepanto?
- Come si evolse la situazione dopo la dissoluzione della Lega Santa?
Filippo II mirava a difendere il cattolicesimo dalla minaccia ottomana e riaffermare l'egemonia asburgica in Europa, travolta dall'eresia.
L'occupazione ottomana di Malta e Cipro e l'assedio di Fermagosta allarmarono gli Stati europei, portando alla formazione della Lega Santa su invito di papa Pio V.
La flotta cristiana fu guidata da Giovanni d’Austria e ottenne una brillante vittoria contro la flotta turca, considerata fino ad allora quasi invincibile.
La vittoria arrestò l'avanzata turca nel Mediterraneo, ma non fu risolutiva poiché i Paesi cristiani non seppero approfittare dell'insuccesso turco, permettendo all'impero ottomano di riprendersi.
Dopo la morte di Pio V e la dissoluzione della Lega Santa, Venezia firmò una pace separata con gli ottomani, e Filippo II firmò una tregua nel 1580, mentre l'impero ottomano iniziò un lungo declino a partire dal Settecento.