Concetti Chiave
- La crisi delle poleis greche fu causata dalla loro incapacità di collaborazione, mentre la Macedonia cresceva in potere.
- Filippo II divenne re nel 359 a.C., riorganizzando l'esercito e consolidando il potere macedone con la creazione della falange.
- Approfittando delle guerre tra le poleis, Filippo intervenne nella guerra sacra, ottenendo una posizione dominante sulla Grecia.
- Il famoso oratore Demostene cercò di unire le poleis contro la minaccia macedone, culminando nella Battaglia di Cheronea.
- La vittoria di Filippo a Cheronea segnò la fine dell'indipendenza greca, anche se la spedizione contro i Persiani fu interrotta dalla sua morte.
Indice
La crisi delle poleis greche
Dopo i numerosi tentativi egemonici delle poleis greche, esse versarono in una crisi irreversibile poiché il loro particolarismo politico le rendeva incapaci di collaborare, di essere uniti.
L'ascesa della Macedonia
Intanto la presenza della Macedonia si fece sempre più sentita, e si stanziarono nel nord della Penisola greca.
Rilevante era la produzione di legname, i Greci stessi compravano lì il legname per costruire i loro triremi.
Filippo II e la falange macedone
Nel 359 a.C.
divenne re macedone Filippo II, colto, diplomatico e dotato di grandi capacità militari. Riorganizzò l'esercito e consolidò il regno di Macedonia, creando inoltre la potente falange macedone.La guerra sacra e l'intervento di Filippo II
Filippo II intraprese la conquista della penisola balcanica, e si intromise anche nelle guerre tra poleis, perché lui poteva solo trarne vantaggio.
Più precisamente ci riferiamo alla guerra sacra, combattuta tra Tebani e Focesi, (tra cui anche Ateniesi e Spartani). Filippo II intervenne a favore di Tebe e nello scontro i Macedoni ebbero la meglio.
Ebbe quindi il diritto di imporsi sui rapporti tra le poleis.
Demostene e la battaglia di Cheronea
Demostene, oratore greco, realizzò subito che la dominazione macedone era un serio pericolo per la Grecia, e allora volle convincere tutte le poleis a collaborare per sconfiggerlo definitivamente. A Demostene era un uomo così diplomatico che riuscì a vincere il particolarismo politico delle poleis.
Questo scontro avvenne a Cheronea ed è definito appunto Battaglia di Cheronea. In questo scontro la falange macedone vinse ancora, ma Filippo fu clemente e non rese schiavi i suoi abitanti.
Tuttavia per mantenere la loro libertà, li costrinse ad avviare una spedizione per sconfiggere definitivamente i Persiani. Possiamo quindi dire che la battaglia di Cheronea segnò la fine dell'indipendenza greca. Filippo non terminò però la spedizione contro i Persiani poiché morì subito, nel 336 a.C., molto probabilmente assassinato.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause della crisi delle poleis greche?
- Come Filippo II consolidò il regno di Macedonia?
- Qual è stato l'esito della battaglia di Cheronea?
La crisi delle poleis greche fu causata dal loro particolarismo politico, che le rendeva incapaci di collaborare e di essere unite.
Filippo II consolidò il regno di Macedonia riorganizzando l'esercito e creando la potente falange macedone, oltre a intervenire nelle guerre tra le poleis.
La battaglia di Cheronea vide la vittoria della falange macedone, segnando la fine dell'indipendenza greca, anche se Filippo II fu clemente e non rese schiavi gli abitanti.