Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • La Macedonia era un territorio montuoso a nord della Grecia, abitato da pastori e contadini sotto un'aristocrazia militare.
  • Filippo II, influenzato dalle esperienze a Tebe, riorganizzò l'esercito macedone creando la famosa falange macedone.
  • Filippo II espanse il suo regno occupando gran parte della penisola balcanica e cercò di conquistare la Grecia come un re di stirpe greca.
  • La sconfitta delle forze ateniesi e tebane nella battaglia di Cheronea segnò l'inizio dell'egemonia macedone sulla Grecia.
  • Filippo II formò la lega di Corinto per garantire la pace, ma in realtà la usò per consolidare il suo potere e pianificare la conquista della Persia.

Indice

  1. La Macedonia e il suo contesto
  2. Filippo II e la riorganizzazione militare
  3. Conquiste e politica di Filippo II
  4. La battaglia di Cheronea e le sue conseguenze
  5. La lega di Corinto e l'assassinio di Filippo II

La Macedonia e il suo contesto

La Macedonia situata a nord della Grecia, era sempre rimasta in disparte dalle vicende politiche che avevano interessato nel corso degli anni Sparta ed Atene. Il territorio era prevalentemente montuoso e le città non numerose.

La popolazione era composta da pastori e da contadini che lavoravano per conto di un’ aristocrazia militare. Il governo era affidato ad un re che veniva scelto fra gli aristocratici i quali invece di considerarsi sudditi, si consideravano amici del monarca. In caso di guerra i contadini combattevano nella fanteria, mentre i nobili formavano la cavalleria pesante ed un avevano un peso non indifferente nelle decisioni politiche. I Greci consideravano i Macedoni come barbari per due motivi:1) avevano un’organizzazione politica diversa dalla poleis greca 2) solo marginalmente la loro stirpe era greca.

Filippo II e la riorganizzazione militare

Alloprché Filippo II salì al trono la situazione cambiò. Da giovane aveva a Tebe, come ostaggio e qui aveva conosciuto il genio militare di Epaminonda, capo dell’esercito Tebano. Per questo motivo, una volta diventato re la sua prima preoccupazione fu quella di riorganizzare l’esercito. Il suo nome è rimasto legato alla falange macedone, formata da sedici file di soldati, dotati di lance lunghe anche sei metri. La tattica era quella non di cercare di sgominare subito il nemico, bensì di tenerlo impegnato a lungo, con conseguenze disastrose per l’avversario ma modeste per l’esercito macedone.

Conquiste e politica di Filippo II

Appoggiandosi alle falangi, Filippo II cominciò le sue conquiste, occupando una buona parte della penisola balcanica, garantendosi così uno sbocco sul mare. Il suo obiettivo era quello conquistare anche la Grecia, presentandosi, però, come un re di stirpe greca e quindi pronto ad offrire pace e protezione. Quando, durante un conflitto fra poleis fu saccheggiato il tempio di Apollo a Delfi, Filippo II intervenite in qualità di paladino della religione ed occupò la Tracia e la Beozia, due regioni proprio nel cuore della penisola greca. Ad Atene questa mossa non piacque e nella città si formarono due partiti:

1) I filomacedoni di idea pacifista, disposti ad accettare l’egemonia macedone

2) Gli anti macedoni di idee radicali che sostenevano la necessità di difendere l’autonomia delle polis. Il loro capo era Demostene il quale aveva capito bene che con l’arrivo dei Macedoni la Grecia avrebbe dovutoi rinunciare ai propri valori.

La battaglia di Cheronea e le sue conseguenze

L’esercito ateniese e tebano e quello macedone si affrontarono a Cheronea, in Beozia nel 338 a.C. Fu una grande sconfitta: l’esercito ateniese fu sconfitto dalla falange, mentre quello tebano fu travolto dalla cavalleria macedone, guidata da Alessandro, figlio di Filippo II, il quale aveva appena 18 anni.

La lega di Corinto e l'assassinio di Filippo II

A seguito di questa sconfitta, si Filippo II propose di formare la lega di Corinto, formata da tutti i rappresentanti della poleis e il cui scopo era quello di garantire la pace. In realtà la lega era autonoma solo in teoria perché di fatto era sottomessa a Filippo II. Infatti egli intendeva assicurarsi la fedeltà dell’esercito della lega per poi procedere alla conquista della Persia.

Filippo II non poté realizzare questo progetto perché nel 336 a.:, e cioè due anni dopo la battaglia di Cheronea fu assassinato e sul trono salì il figlio Alessandro, di appena 20 anni.

Domande da interrogazione

  1. Qual era la situazione politica della Macedonia prima dell'ascesa di Filippo II?
  2. La Macedonia era rimasta in disparte dalle vicende politiche di Sparta e Atene, con un territorio montuoso e una popolazione composta da pastori e contadini sotto un'aristocrazia militare.

  3. Quali innovazioni militari introdusse Filippo II?
  4. Filippo II riorganizzò l'esercito macedone, creando la falange macedone, una formazione di sedici file di soldati con lunghe lance, che mirava a tenere impegnato il nemico a lungo.

  5. Come reagirono le città greche all'espansione di Filippo II?
  6. Ad Atene si formarono due partiti: i filomacedoni, disposti ad accettare l'egemonia macedone, e gli anti macedoni, guidati da Demostene, che volevano difendere l'autonomia delle polis.

  7. Quali furono le conseguenze della battaglia di Cheronea?
  8. La battaglia di Cheronea nel 338 a.C. vide la sconfitta degli eserciti ateniese e tebano da parte dei Macedoni, portando alla proposta di Filippo II di formare la lega di Corinto, che era sottomessa a lui.

  9. Cosa accadde a Filippo II dopo la battaglia di Cheronea?
  10. Filippo II fu assassinato nel 336 a.C., due anni dopo la battaglia di Cheronea, e il trono passò al figlio Alessandro, che aveva appena 20 anni.

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