Rosabianca 88
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Concetti Chiave

  • Filippo II utilizzò astuzia e forza per espandere la potenza macedone, manipolando alleanze e discordie tra le città greche.
  • Sparta rimase isolata, mentre Tebe sperava di trarre vantaggio dall'alleanza con i Macedoni contro Atene.
  • Atene vide nascere un partito anti-macedone guidato da Demostene, che promuoveva l'unione dei Greci contro Filippo.
  • La battaglia di Cheronea segnò la sconfitta dei Greci da parte della falange macedone, nonostante l'alleanza tra Atene e Tebe.
  • Dopo la vittoria, Filippo costituì una Lega Ellenica a Corinto e pianificò un attacco all'Impero persiano, ma fu assassinato prima di attuarlo.

Indice

  1. Filippo II e la Grecia
  2. Le reazioni delle città greche
  3. Demostene e la resistenza ellenica
  4. La battaglia di Cheronea
  5. La lega ellenica e la morte di Filippo

Filippo II e la Grecia

Filippo II, confidando nella superiorità del suo esercito, non esitò a intromettersi nelle cose della Grecia. Servendosi ora dell’astuzia e delle lusinghe, ora della forza delle armi, riuscì a conquistare nuovi territori ed a rafforzare la potenza macedone. Agì spregiudicatamente, stringendo o rompendo alleanze, rinfocolando la discordia tra le città greche, fingendo di assumere la difesa del debole e di punire l’aggressore: e, nel volgere di un ventennio, divenne l’arbitro di tutte le questioni dell’Ellade.

Le reazioni delle città greche

Sparta, ritenendosi sicura tra i suoi monti, si chiuse in se stessa e non si interessò di quel che accadeva nelle altre regioni della Grecia; Tebe sperò di trarre dei vantaggi dall’alleanza con i Macedoni e di rovinare Atene; in Atene stessa molti cittadini erano favorevoli all’amicizia e alla pace con Filippo II.

Demostene e la resistenza ellenica

Però nell’Attica si formò ben presto un partito anti macedone, guidato dall’oratore Demostene, il quale sosteneva che era necessaria l’unione sacra di tutti i Greci contro Filippo e propugnava la guerra ad oltranza per la difesa nazionale.

La battaglia di Cheronea

Ma il comune fronte ellenico, vagheggiato da Demostene, il quale sosteneva che era necessaria l’unione sacra di tutti i Greci contro Filippo e propugnava la guerra ad oltranza per la difesa nazionale. Ma il comune fronte ellenico, vagheggiato da Demostene, non si costituì; tuttavia Atene e Tebe, ora alleate di fronte al grave pericolo, schierarono sul campo i loro eserciti per sbarrare il passo ai soldati di Filippo. La sorte non li favorì. A Cheronea la falange macedone travolse i Greci e stroncò ogni velleità di resistenza. Demostene aveva perduto la sua battaglia.

La lega ellenica e la morte di Filippo

Dopo la vittoria Filippo agì con prudenza e moderazione. Non impose ai vinti un giogo oppressivo e si limitò ad assumere il comando delle forze di una grande Lega Ellenica, che riuscì a costituire a Corinto, dove aveva convocato i rappresentanti delle città greche. Là egli espose un suo audacissimo piano di attacco contro l’Impero persiano ed ottenne l’approvazione dell’assemblea. Tornato poi in patria per preparare la spedizione, vi trovò la morte. Fu ucciso a tradimento da un nobile di nome Pausania. A lui successe il figlio Alessandro, che aveva appena vent’anni.

Domande da interrogazione

  1. Quali strategie utilizzò Filippo II per espandere il potere macedone in Grecia?
  2. Filippo II utilizzò una combinazione di astuzia, lusinghe e forza militare per conquistare nuovi territori e rafforzare la potenza macedone, manipolando alleanze e fomentando discordie tra le città greche.

  3. Qual era la posizione di Atene e Tebe nei confronti di Filippo II?
  4. Atene e Tebe, nonostante le iniziali divisioni, si allearono di fronte al pericolo rappresentato da Filippo II, ma furono sconfitte nella battaglia di Cheronea dalla falange macedone.

  5. Cosa accadde dopo la vittoria di Filippo II a Cheronea?
  6. Dopo la vittoria, Filippo II agì con moderazione, non imponendo un giogo oppressivo ai vinti, e riuscì a formare una grande Lega Ellenica a Corinto, ottenendo l'approvazione per un piano di attacco contro l'Impero persiano, ma fu assassinato prima di realizzarlo.

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