Concetti Chiave
- Gaio Mario, un uomo politico di origini modeste, diventò console nel 107 a.C. e riformò l'esercito romano, aprendo le fila ai proletari.
- Mario sconfisse il re di Numidia, Giugurta, e le tribù tedesche dei Teutoni e Circeni, consolidando il suo potere a Roma.
- La carriera politica di Mario portò a conflitti tra bande e successivamente a lotte tra eserciti romani.
- Lucio Cornelio Silla, sostenitore del senato, fu eletto console e combatté contro Mitridate, ma dovette affrontare Mario a Roma.
- Dopo la morte di Mario, Silla divenne dittatore, reprimendo i seguaci del partito popolare e consolidando il potere aristocratico.
Indice
La crisi politica romana
Dopo la morte dei Gracchi , il legame fra la società romana era ormai rotto, ognuno pensava alla difesa dei propri interessi. Il potere di Roma fu messo in discussione dal re di Numidia, Giugurta, mentre l’esercito romano stava subendo una forte sconfitta contro le tribù tedesche dei Teutoni e dei Circeni.
L'ascesa di Gaio Mario
A Roma spicco un homo novo ( cioè che nessun suo familiare prima d’ora aveva mai intrapreso una carriera politica), Gaio Mario. Nel 107 a.C. fu eletto console, nel 105 a.C., sconfisse Giugurta e nel 104 a.C. , riformà7ò l’organizzazione dell’esercito romano, permettendo anche ai proletari nullatenenti di intraprendere una carriera militare a pagamento. Ne uscì fuori un numeroso esercito e molto forte. Con questo esercito Mario sconfisse i Circeni e i Teutoni.Mario con l’appoggio dei sui legionari diventò capo del partito popolare. Con l’entrata di Mario nella vita politica di Roma, ebbe una grave conseguenza; all’inizio era un conflitto fra bande con idee politiche differenti , in seguito diventò una vera e propria lotta fra eserciti romani.
La ribellione dei popoli italici
Nel 91 a.C. i popoli italici, alleati di Roma iniziarono una ribellione, perché loro avevano chiesto al senato per dare loro la cittadinanza romana, ma i senato rifiutò. I ribelli sconfissero molte legioni romane. Nel 88 a.C. viene concessa a loro la cittadinanza romana.
Il conflitto tra Mario e Silla
In questa guerra civile, si distinse Lucio Cornelio Silla, che stava dalla parte dei senatori.
Lui fu eletto console, e il senato gli affidò la spedizione contro Mitridate , re del Ponto , ma Mario gliela fece togliere, allora Silla marciò su Roma con il suo esercito e Mario dovette fuggire. Mentre Silla stava combattendo in Asia, Mario rientrò a Roma e fu rieletto console. Dopo essere stato rieletto console perseguitò i seguaci del partito aristocratico. Dopo la morte di Mario, Silla dovette affrontare nuove ribellioni, e affidò questo compito a Gneo Pompeo che riuscì a reprimerle con facilità. Dopo essere stato eletto dittatore , Silla perseguitò a sua volta i seguaci del partito popolare. Quando Silla pensava che il partito aristocratico aveva riconquistato la forza, si ritirò e morì dopo un anno.
Domande da interrogazione
- Chi era Gaio Mario e quale fu il suo contributo principale alla storia romana?
- Quali furono le conseguenze politiche dell'ascesa di Gaio Mario?
- Come si concluse il conflitto tra Lucio Cornelio Silla e Gaio Mario?
Gaio Mario era un homo novo, cioè il primo della sua famiglia a intraprendere una carriera politica. Fu eletto console nel 107 a.C., sconfisse Giugurta e riformò l'esercito romano, permettendo anche ai proletari nullatenenti di intraprendere una carriera militare a pagamento, creando un esercito numeroso e forte.
L'ascesa di Gaio Mario portò a un conflitto fra bande con idee politiche differenti, che si trasformò in una vera e propria lotta fra eserciti romani, segnando l'inizio di una grave instabilità politica a Roma.
Dopo una serie di scontri, Silla marciò su Roma, costringendo Mario a fuggire. Mentre Silla era in Asia, Mario tornò a Roma e fu rieletto console, perseguitando i seguaci del partito aristocratico. Dopo la morte di Mario, Silla tornò, fu eletto dittatore e perseguitò i seguaci del partito popolare, ritirandosi infine quando pensava che il partito aristocratico avesse riconquistato la forza.