hogwarts_failure
Ominide
5 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Gaio Mario, un "uomo nuovo" di origini umili, si distinse nell'assedio di Numanzia e salì al potere come console nel 107 a.C., grazie al sostegno dei Populares contro il Senato.
  • La rivalità tra Mario e Silla nacque dalla crisi con Mitriade VI, quando i Populares assegnarono il comando a Mario, spingendo Silla a marciare su Roma con il suo esercito.
  • Silla, console nell'88 a.C., sconfisse ripetutamente i nemici nella Prima guerra mitridatica e costrinse Mario, che era tornato a Roma, alla fuga.
  • Dopo la vittoria nella battaglia di Porta Collina, Silla divenne dittatore a tempo indeterminato, avviando riforme che rafforzarono il potere senatorio e ridussero quello dei Populares.
  • Le liste di proscrizione di Silla eliminarono gli avversari politici, arricchendo i suoi seguaci e consolidando il suo controllo su Roma fino al suo ritiro nel 79 a.C.

Indice

  1. L'ascesa di Gaio Mario
  2. La guerra contro Giugurta
  3. La rivalità tra Mario e Silla
  4. La guerra mitridatica
  5. Silla e la marcia su Roma
  6. La dittatura di Silla

L'ascesa di Gaio Mario

Verso la fine del II secolo a.C., emersero due capi popolari piuttosto diversi: Gaio Mario e Marco Livio Druso. Il cavaliere Gaio Mario Era considerato un uomo nuovo, ovvero proveniente da una famiglia che non aveva mai ricoperto cariche pubbliche. Questi personaggi erano disprezzati dall'aristocrazia, quindi dovevano essere ricchi, abili in ambito militare o amici di membri della élite. Nel caso di Mario, lui si era fatto notare nell'assedio di Numanzia del 133 a.C.

La guerra contro Giugurta

Nel 118 a.C. morì Micipsa, Sovrano della Numidia, un regno tributario di Roma il quale fu diviso fra i figli e il nipote Giugurta. Quest'ultimo eliminò gli altri due e conquistò la città con violenza nel 112 a.C. Alla notizia, il Senato decise di attaccare, subendo ripetute sconfitte, diffondendo un malcontento causato dalla convinzione che i generali romani mandati si fossero lasciati corrompere. I Populares, ovvero gli aristocratici più inclusivi verso i ceti inferiori, spinsero Una svolta alle operazioni militari, creando le condizioni per le elezioni al senato di Mario nel 107 a.C. contro la volontà del Senato. Egli sconfisse i numidi e nel 104 a.C. Giugurta venne ucciso. Nella sconfitta del re, un ruolo importante era stato giocato dal ufficiale giovane Lucio Cornelio Silla.

La rivalità tra Mario e Silla

I rapporti di Lucio Cornelio Silla con Mario si erano logorati e mentre questo diventava il. Di riferimento per i Populares, Silla appare agli ottimati, gli aristocratici che si tenevano più stretti i loro poteri e i loro privilegi, come l'uomo che avrebbe difeso il loro potere. A far esplodere la rivalità fra i due fu la crisi di un fronte di guerra con Mitriade VI, sovrano del Ponto.

La guerra mitridatica

Il regno del., sotto dalla frammentazione dell'impero di Alessandro Magno, aveva cercato di tenere dei buoni rapporti con Roma, ricevendo una sostanziale autonomia. Nel 1111 a.C., per espandere il territorio, Mitriade VI avviò una politica aggressiva verso i propri vicini, tra cui alleati dei romani. L'intervento del Senato divenne improrogabile nell' 88 a.C., quando Mitriade fece massacrare 80.000 commercianti Romani dell'Asia Minore in un giorno solo.

Silla e la marcia su Roma

In quanto console per l'anno 88 a.C., assilla aspettava il ruolo di comandante per la guerra mitridatica. Nonostante ciò, i Populares e i cavalieri votarono per conferire questo incarico a Mario. Silla Allora si pose a capo del suo esercito e marciò in armi su Roma. Entrato in città con i soldati (che da quando furono Resi liberi professionisti, finivano per legarsi al proprio generale), Silla costrinse Mario a fuggire in Africa, per muoversi verso l'oriente con il suo esercito.

Nel corso della Prima guerra mitridatica (87-84 a.C.), Silla sconfisse ripetutamente i nemici. Mario era rientrato a Roma e ottenne il consolato per l'anno 86 a.C. Quando Mario morì, il controllo della situazione passò i suoi seguacivirgola tra i quali Lucio Cornelio Cinna, console per tre anni fra l'86 a.C. e l'84 a.C. Silla concluse una tregua con Mitriade andare in Italia nell'83 a.C. e guidare il suo esercito contro Roma. I Populares, guidati dal figlio adottivo di Mario, Mario il Giovane, avevano l'appoggio degli italici, che odiavano Silla per i suoi massacri. L'esercito Sillano era però superiore, infatti nella battaglia di Porta Collina dell'82 a.C., Mario il Giovane Fu ucciso e Populares sbaragliati. I marinai superstiti tentarono di fuggire, ma vennero in parte eliminati da Gneo Pompeo, collaboratore di Silla.

La dittatura di Silla

Silla si fece assegnare a tempo indeterminato la carica di dittatore per riformare lo stato e rese inattaccabile il potere dell'aristocrazia senatoria.

Silla Si liberò degli avversari politici attraverso le liste di proscrizione, ovvero degli elenchi pubblici di Nemici dello Stato che chiunque poteva uccidere, ricevendo anche una ricompensa. Nelle liste furono inseriti i personaggi con numerose ricchezze, poi distribuite a soldati e sostenitori del dittatore o messi all'asta. Il seguace di Silla, Marco Licinio Crasso, sia arricchì notevolmente acquistando a basso prezzo i beni dei proscritti. Nel 79 a.C., Silla si ritirò dalla vita politica e dopo circa un anno morì.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Gaio Mario e come si distingueva nell'ambito politico e militare romano?
  2. Gaio Mario era un "uomo nuovo", proveniente da una famiglia senza precedenti politici, che si distinse per le sue abilità militari, in particolare nell'assedio di Numanzia del 133 a.C., e per la sua ascesa al potere contro la volontà del Senato, diventando console nel 107 a.C. e sconfiggendo i Numidi.

  3. Quali eventi portarono alla rivalità tra Gaio Mario e Lucio Cornelio Silla?
  4. La rivalità tra Mario e Silla emerse principalmente a causa della crisi con Mitriade VI del Ponto. Nonostante Silla fosse console e aspettasse di comandare la guerra mitridatica, il comando fu assegnato a Mario dai Populares e dai cavalieri, portando Silla a marciare su Roma e costringere Mario alla fuga.

  5. Come si sviluppò la Prima guerra mitridatica e quali furono le conseguenze per Mario e Silla?
  6. Durante la Prima guerra mitridatica (87-84 a.C.), Silla sconfisse i nemici, mentre Mario, rientrato a Roma, ottenne il consolato per l'anno 86 a.C. Alla morte di Mario, il controllo passò ai suoi seguaci, ma Silla, dopo una tregua con Mitriade, tornò in Italia e sconfisse i Populares nella battaglia di Porta Collina dell'82 a.C.

  7. Quali furono le azioni di Silla una volta ottenuto il controllo di Roma?
  8. Silla si fece assegnare la carica di dittatore a tempo indeterminato per riformare lo stato, consolidando il potere dell'aristocrazia senatoria. Eliminò gli avversari politici attraverso le liste di proscrizione e distribuì le ricchezze confiscate ai suoi sostenitori, rafforzando così il suo potere e quello dei suoi alleati.

  9. Qual è stato l'impatto delle riforme di Silla sulla Repubblica Romana?
  10. Le riforme di Silla ebbero un impatto profondo sulla Repubblica Romana, rafforzando il potere dell'aristocrazia senatoria e riducendo quello dei Populares. Le sue azioni, inclusa l'eliminazione degli avversari attraverso le proscrizioni, contribuirono a creare un precedente per l'uso della forza e della violenza in politica, influenzando il corso successivo della storia romana.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community