Concetti Chiave
- Goldoni rivoluziona il teatro passando dalla commedia dell'arte, basata su maschere e improvvisazione, a un teatro borghese con personaggi ben definiti e copioni strutturati.
- Introduce personaggi complessi e realistici al posto delle maschere fisse, creando caratteri che riflettono la società e i suoi stereotipi.
- La sua opera critica la società borghese e aristocratica, smontando gli stereotipi sociali attraverso una costruzione intellettuale e ironica.
- Goldoni riforma anche il linguaggio teatrale, passando da un dialogo limitato a una recitazione più verbosa e codificata, richiedendo una nuova professionalità dagli attori.
- La Locandiera è un esempio di commedia di carattere, dove Mirandolina, protagonista intraprendente e carismatica, sfida le convenzioni sociali per il proprio profitto.
Indice
Transizione dalla Commedia dell'Arte
-Con Goldoni avviene il passaggio dalla commedia dell'arte a un teatro di tipo borghese
la commedia dell'arte era caratterizzata da:
-presenza di maschere (es. pulcinella), retaggio della tradizione culturale di tutta Italia, ma usate nello specifico dalla commedia dell'arte
-improvvisazione → solo il contorno e i personaggi erano definiti
-non c'è il copione, ma il canovaccio, che contiene un'idea molto sintetica della commedia che si va mettere in scena
Queste maschere improvvisano, ma lo fanno sulla base del loro personaggio
Es. Arlecchino → ingenuo. Non potrà mai fare la parte di quello furbo e intelligente.
Caratteri e contesto sociale
Goldoni va a lavorare su personaggi che non sono maschere → inizia a creare i caratteri.
Personaggio: persona inventata ma con delle caratteristiche, qualcosa che la identifica
Avviene quindi una trasformazione da maschera a carattere → Goldoni prende i vari attori, li spoglia delle maschere e da loro un'identità
MASCHERE: fisse, vestite in un certo modo, personalità minima codificata
(L'ultimo a cui cambierà l'identità sarà Arlecchino, anche perchè il pubblico faceva fatica a codificare i personaggi.)
Introduzione del copione → ognuno dice quello che deve dire.
Bisognava mettere i caratteri in un contesto. Goldoni sulla scia del movimento illuminista, capisce di dover creare un ambiente sociale nel quale il carattere può esprimersi.
Mirandolina: trasgressiva per l'epoca, collocate in quel contesto
Commedia arte: finzione, le cose sono decontestualizzate, non c'erano scenografie
La società borghese dove lui fa agire i caratteri viene messa sotto ironica indagine.
Critica la società → smonta gli stereotipi della società borghese facendo agire i personaggi.
É quindi una costruzione intellettuale, fatta attraverso il teatro
Nella Locandiera la critica è generale su tutta la società → sia al mondo aristocratico sia a quello borghese.
Goldoni senza saperlo e partendo dalla realtà arriva a delle conclusioni a cui arriveranno grandi teatranti francesi e tedeschi. Ottiene di far riflettere sui vizi e sulle virtù dell'animo umano.
Riforma del teatro e attori
Altra cosa su cui lavora è la lingua.
Commedia dell'arte: parte verbale era pochissima → si dovevano dire giusto le cose per far capire cosa stava succedendo. Le parole sono poche x questo gli attori odiavano Goldoni, perchè erano abituati a dire poco e a gesticolare molto.
Per questo Goldoni intraprese una riforma graduale.
Prima di educare il pubblico doveva educare gli attori → dovettero imparare i codici della recitazione.
Gli attori della commedia dell'arte erano i primi professionisti → attori girovaghi
Anche nel teatro di Goldoni c'erano attori professionisti.
In tutte le altre tipologie di teatro gli attori erano dilettanti → nobili che si dilettavano di teatro
Si doveva trasformare in professionista anche la figura del drammaturgo
Il drammaturgo prima non c'era → il gusto del pubblico pubblico determinava cosa sarebbe avvenuto in scena.
Goldoni invece vuole determinare gli effetti della sua opera sul pubblico.
Credeva che il teatro avesse un valore morale/pedagogico: scriveva anche secondo i gusti del pubblico
Professionista: essere pagato per quel lavoro → nel rinascimento gli artisti scrivevano e in cambio ricevevano vitto e alloggio ma non soldi.
Lui è diverso dagli altri commediografi del passato perchè non si è ispirato ai libri per fare il teatro. Lui aveva due libri: il mondo (le persone) che l'ha aiutato per conoscere l'animo umano e il teatro (degli attori che recitano), da cui prendere spunto
Trama de La Locandiera
La locandiera è una commedia in tre atti di Carlo Goldoni, composta nel 1751 e messa in scena un anno dopo. La trama gira attorno al personaggio della locandiera Mirandolina, che, aiutata dal cameriere Fabrizio, si trova a doversi difendere dalle proposte amorose dei clienti dell’albergo nei pressi di Firenze. Al centro delle vicende c’è sempre la vigile intelligenza di Mirandolina.
La locandiera è considerata uno degli esempi più riusciti della “commedia di carattere” goldoniana, con cui l’autore veneziano capovolge e rinnova la tradizione della Commedia dell'Arte.
La vicenda ruota intorno al personaggio di Mirandolina, padrona di una locanda nei pressi di Firenze. Il Conte d’Albafiorita e il Marchese di Forlipopoli, ospiti della locanda, sono entrambi innamorati della padrona e tentano di conquistarla offrendole doni e protezione. Nella locanda c’è un terzo ospite, il Cavaliere di Ripafratta, che dice di non essere interessato alle donne. Mirandolina, abituata a vedersi corteggiata, si sente offesa e tenta così di conquistarlo. Vi riesce, ma le cose si complicano quando iniziano a nascere gelosie e tensioni fra i tre ospiti, cosicché Mirandolina decide di mettere tutti al corrente di avere scelto come futuro compagno il cameriere Fabrizio, segretamente innamorato di lei.
-Marchese di Forlipopoli → rappresenta la nobiltà di sangue oramai decaduta e spiantata. Rimane attaccato solo alle vacue apparenze del suo stato e pretende ancora, pur non avendo più i mezzi, di esercitare le antiche funzioni (la «protezione» continuamente offerta a Mirandolina) e di godere degli antichi privilegi.
-Conte d'Albafiorita → rappresenta la nobiltà di recente acquisto. Egli, non potendo contare sul prestigio del sangue, cerca una rivalsa nella ricchezza.
-Cavaliere di Ripafratta → burbero e scontroso, rappresenta la figura del nobile, con la convinzione che tutto gli sia dovuto.
-Cameriere Fabrizio → innamorato sinceramente di Mirandolina, ma mira anche ai propri interessi, a sistemarsi cioè mira al salto di classe, passando da servitore a padrone della Locanda.
-Attrici Ortensia e Dejanira → sottolineano la commedia e la recita di Mirandolina. Loro però sono 2 pessime commedianti. Sembra che con i loro personaggi Goldoni abbia voluto presentare in modo critica la Commedia dell'Arte, contro cui indirizza la sua riforma.
-Mirandolina → personaggio complesso. Specula sulla sua bellezza e fascino per attirare nobili clienti, ricavandone profitto. Quando parla con gli interlocutori è garbata ed educata. Quando parla tra sé mostra la sua volgarità di piccola borghese attaccata al denaro.
Non accetta il fatto che il Cavaliere non sia interessato a lei, quindi cerca di conquistarlo in tutte le maniere possibili. Purtroppo ha spinto il gioco troppo oltre e le è sfuggito di mano, tanto che rischia di perdere la sua reputazione. Quindi è costretta a rinunciare alla sua libertà ed accettare il matrimonio con Fabrizio.
Mirandolina è padrona del proprio destino e fortemente indipendente (almeno fino alla fine).
La locandiera è l'archetipo della donna carismatica, ammaliatrice che riesce a farsi valere dagli uomini, attraverso l'uso delle parole.
Inoltre, lei non agisce mai in nome dell'amore, come altre eroine teatrali. Lei agisce sempre e solo per il proprio profitto economico → è il rappresentante in carne ed ossa dell'ascesa della borghesia del Settecento.
É una femminista.
Mirandolina lo pronuncia alla fine del primo atto, dopo aver conosciuto il nuovo ospite della locanda, il cavaliere di Ripafratta, e aver testato l'indifferenza e la maleducazione che egli riserva nei suoi confronti.
Il monologo è una riflessione sugli uomini e il loro modo di porsi nei confronti dell’amore.
Dal monologo si capisce che è una donna pratica, quando pronuncia la frase “mi piace l’arrosto e del fumo non so che farne”.
Ci fa capire che tende a prendersi gioco dei sentimenti degli uomini, quando dice “voglio burlarmi di tante caricature di amanti spasimati”.
E ancora, viene fuori la sua frivolezza quando ammette senza vergogna che il suo piacere consiste nel sentirsi “servita, vagheggiata, adorata”, ma è consapevole che non è conveniente essere sgarbata con i suoi ospiti.
Con questo monologo, Mirandolina si presenta allo spettatore mettendo in luce anche i suoi difetti, senza preoccparsene.
E, allo stesso tempo, ci informa della sua volontà di mettere in atto il suo piano di vendetta contro il signor Cavaliere, perchè non catturato dalla sua bellezza.
È una femminista e lo dice chiaramente… "noi (donne), che siamo la miglior cosa che abbia prodotto al mondo la bella madre natura".
Domande da interrogazione
- Qual è la principale innovazione introdotta da Goldoni nel teatro rispetto alla Commedia dell'Arte?
- Come Goldoni ha trasformato i personaggi teatrali?
- Qual è il ruolo di Mirandolina ne "La Locandiera"?
- In che modo Goldoni ha riformato il ruolo degli attori nel teatro?
- Qual è il messaggio critico di Goldoni nei confronti della società attraverso "La Locandiera"?
Goldoni ha introdotto il passaggio dalla Commedia dell'Arte a un teatro di tipo borghese, eliminando le maschere e l'improvvisazione, e introducendo personaggi con identità definite e un copione.
Goldoni ha trasformato i personaggi da maschere fisse a caratteri con identità proprie, inserendoli in un contesto sociale che permette loro di esprimersi, seguendo l'influenza del movimento illuminista.
Mirandolina è la protagonista della commedia, una locandiera intelligente e indipendente che utilizza il suo fascino per gestire le attenzioni dei suoi ospiti, rappresentando l'ascesa della borghesia del Settecento.
Goldoni ha educato gli attori a recitare con un copione, trasformandoli in professionisti e introducendo una recitazione più verbale rispetto alla gestualità predominante nella Commedia dell'Arte.
Goldoni critica sia la società aristocratica che quella borghese, smontando gli stereotipi e mettendo in luce i vizi e le virtù dell'animo umano, attraverso una costruzione intellettuale del teatro.