stefanolivieri1
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Concetti Chiave

  • Il conflitto principale in Alfieri è tra la sua ricerca di affermazione personale e il pessimismo causato dalle forze naturali e del destino.
  • Alfieri rappresenta un superuomo individualista in contrasto con gli ostacoli naturali che impediscono la libertà illimitata.
  • La tensione tra titanismo e pessimismo in Alfieri riflette i suoi conflitti interiori, piuttosto che una questione sociologica.
  • Il desiderio di superare i limiti umani porta a un'incontenibile malinconia e senso di colpa nei confronti dell'impossibilità di riuscirci.
  • Alfieri è collocato al di fuori del razionalismo illuminista e più vicino al romanticismo per il suo desiderio di libertà mentale.

Indice

  1. Il Conflitto Interiore di Alfieri
  2. Titanismo e Pessimismo in Alfieri

Il Conflitto Interiore di Alfieri

Lo scontro tutto filosofico che avviene in Alfieri non è tanto quello fra tirannide e libertà, ma fra due sfaccettature dell’animo di Alfieri stesso, che tendono ad emergere a momenti alterni per tutta la durata della sua vita : da un lato è possibile osservare l’idea del superuomo, il nobile profondamente individualista in costante ricerca del desiderio di affermazione personale, dall’altro quel costante pessimismo dovuto alle forze imprevedibili della natura e del destino che provocano nell’uomo un’incontenibile malinconia. Nelle opere politiche emerge principalmente questo dissidio fra un desiderio di una libertà incontrollata e illimitata e tutti gli ostacoli che la natura pone al suo raggiungimento. Proprio per questo desiderio di estraniazione della realtà attraverso la creazione mentale di questo superuomo con una libertà pressochè illimitata Alfieri viene collocato al di fuori del razionalismo illuminista, ma più vicino al romanticismo che sarà proprio del periodo successivo. La ricerca di questo io interiore così spropositato tuttavia non può che essere un totale fallimento di fronte alle forze incessanti della natura che lo ostacolano.

Titanismo e Pessimismo in Alfieri

Titanismo e pessimismo possono essere facilmente interpretate come due diversi aspetti del carattere di Alfieri: il desiderio di superare costantemente i limiti che di fronte all’impossibilità genera una indomabile incontentezza e malinconia, oltre che al senso di colpa proprio per avere tentato di superare quell’umano limite. Più che una riflessione sociologica e filosofica è quindi una rappresentazione dei contrasti interiori dell’autore stesso. Il sentimento che viene fuori quindi dall’analisi di Alfieri è quella di una costante ansia dovuta allo scontro fra le potenti forze individualistiche, che vorrebbero slegarsi da ogni vincolo esterno, rispetto alle forze oscure del destino che tendono a minarne continuamente le possibilità di sviluppo.

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