Concetti Chiave
- Alfieri si avvicina all'illuminismo, pur rifiutando il razionalismo scientifico, che vede come limitante per la poesia.
- Critica i governi monarchici, considerandoli tirannici, e non propone un'alternativa al potere, visto come intrinsecamente iniquo.
- Il Titanismo alfieriano rappresenta la ribellione contro l'autorità e l'esaltazione della libertà individuale.
- Il conflitto tra l'io interno e il mondo esterno caratterizza la sua visione, anticipando temi romantici come la valorizzazione dei sentimenti.
- Le opere di Alfieri, come "Prometeo", evidenziano la sfida eroica contro il potere assoluto e le istituzioni oppressive.
Indice
Alfieri e l'Illuminismo
Alfieri è vicino all’illuminismo, al materialismo e all’empirismo mentre nutriva un’insofferenza verso il razionalismo scientifico poiché inorridito dall’evidenza scientifica. Per lui il razionalismo soffoca l’aspetto emotivo e l’immaginazione, senza cui non può nascere la poesia.
Alfieri esalta quindi la passionalità sfrenata.Religione e Razionalismo
La sua cultura, influenzata dagli ideali illuministi, rifiutava però la razionalità scientifica che si allontanava dalla religione preferendo deismo e ateismo. Alfieri, infatti, era mosso profondamente dalla religione.
Inoltre, si allontana dall’ottimismo illuminista presentando tendenze pessimistiche e di impotenza umana.
Critica alla Borghesia e Monarchia
Egli rifiuta l’ascesa borghese e ne critica l’attaccamento ai beni materiali e all’interesse economico.
Alla fine del 1700 il Piemonte era governato dall’assolutismo.
Egli nutrì un odio crescente verso i governi monarchici, che li vedeva come tirannidi, al punto tale di rifiutare di conoscere l’imperatrice Caterina II.
Non propose mai una forma di potere alternativa, perché riteneva il potere in sé iniquo e la libertà come un concetto astratto.
Rivoluzioni e Titanismo
Egli inizialmente vedeva le Rivoluzioni come eventi positivi, ma comprese che l’Americana era basata non sulla ricerca di libertà ma su fine economico, ovvero non pagare le tasse inglesi mentre in Francia una volta caduto il governo dispotico, se ne è formato un altro.
Il termine Titanismo si rifà alla cultura greca: i Titani erano giganti figli di Urano e di Gea, che avevano osato ribellarsi a Zeus tentando la salita del monte Olimpo.
Il titanismo alfieriano indica infatti un senso di ribellione e sfida contro ogni autorità che non tollera nessuna forma di restrizione.
Nel suo pensiero, Alfieri credeva che gli uomini dovessero essere liberi di agire secondo la propria volontà, senza essere sottomessi alle regole arbitrarie dei poteri costituiti.
Prometeo e Ribellione
Il tema è molto ricorrente nelle sue opere, come nella tragedia “Oreste”, in cui il protagonista si ribella al destino che gli è stato imposto dalla divinità, tuttavia, il massimo esempio per Alfieri è “Prometeo”, titano che rubò il fuoco agli Dei per trasmetterne la conoscenza agli uomini e rappresenta la ribellione contro il dispotismo degli Dei, simbolo del potere assoluto e delle istituzioni oppressive. Alfieri ne dedica una tragedia nel 1786: il Titano viene punito per l’atto ma non perde la propria dignità. Alfieri è consapevole della sconfitta ma proprio ciò rende la ribellione una sfida eroica.
Conflitto Interiore e Romanticismo
Si trattava quindi di uno scontro tra l’io e la realtà esterna:
− Io interno, essenza più profonda dell’individuo libera di agire per la propria volontà indipendentemente dalle convenzioni sociali
− Mondo esterno: vita quotidiana basata su regole, leggi, istituzioni che dettano il comportamento dell’individuo
Lo scontro dell’io non è solo verso l’esterno ma anche all’interno: è tiranno anche il proprio limite che provoca in Alfieri tormento.
Alfieri ha un rifiuto del reale e si rifugia in un mondo immaginario dentro di sé ponendo le basi al clima del romanticismo, che si basa infatti sulla valorizzazione di sentimenti, aspirazioni, desideri sulla base della libertà dell’individuo stesso.
Influenza del Titanismo
Inoltre, il Titanismo alfieriano ha permesso di superare le regole classiche favorendo una maggiore libertà espressiva a nuove forme artistiche e sottolineando le ingiustizie sociali ha garantito ad un altro tema romantico: la sensibilità per il sociale, concentrata su temi del popolo, della povertà e le disuguaglianze.
Maggiore aspetto titanico si presenta in Saul che proietta nel tiranno che lo sovrasta, cioè Dio, i suoi tormenti.
Alcuni atteggiamenti titanici saranno ripresi da Foscolo nelle Ultime Lettere a Jacopo Ortis e in Leopardi.
Domande da interrogazione
- Qual è il rapporto di Alfieri con l'Illuminismo?
- Come si rapporta Alfieri alla religione e al razionalismo?
- Qual è la critica di Alfieri verso la borghesia e la monarchia?
- Cosa rappresenta il Titanismo per Alfieri?
- In che modo il Titanismo ha influenzato il Romanticismo?
Alfieri è vicino all'Illuminismo, al materialismo e all'empirismo, ma rifiuta il razionalismo scientifico, che considera soffocante per l'emotività e l'immaginazione, elementi essenziali per la poesia.
Alfieri, influenzato dagli ideali illuministi, rifiuta la razionalità scientifica che si allontana dalla religione, preferendo il deismo e l'ateismo, pur essendo profondamente mosso dalla religione.
Alfieri critica l'ascesa borghese per il suo attaccamento ai beni materiali e l'interesse economico, e nutre un odio verso i governi monarchici, visti come tirannidi, senza proporre un'alternativa al potere.
Il Titanismo alfieriano rappresenta un senso di ribellione e sfida contro ogni autorità, promuovendo la libertà di agire secondo la propria volontà, senza restrizioni imposte dai poteri costituiti.
Il Titanismo di Alfieri ha superato le regole classiche, favorendo una maggiore libertà espressiva e sensibilità per le ingiustizie sociali, influenzando temi romantici come la valorizzazione dei sentimenti e delle aspirazioni individuali.