
Il liceo Enriques Agnoletti di Sesto Fiorentino ha ottenuto un boom di richieste di iscrizione per l'anno scolastico 2022/2023 che, però, non potrà accogliere: i posti disponibili per gli alunni delle prime classi sono nettamente inferiori rispetto alle domande ricevute. Per questo motivo, come scrive Firenze Today, la scuola sta effettuando un "sorteggio" tra gli studenti che dovranno essere esclusi dal liceo. Ma i genitori non ci stanno e chiedono di trovare una soluzione che tuteli il diritto allo studio di tutti i ragazzi.
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Troppe richieste di iscrizione, il liceo sorteggia i suoi studenti
La nascita di liceo all'avanguardia attrae inevitabilmente molte persone: "Ci voleva molto a comprendere il boom di iscrizioni?" - questa la domanda che da giorni si pongono i genitori degli alunni rimasti esclusi dalla scuola Enriques Agnoletti di Sesto Fiorentino, in provincia di Firenze.Il liceo scientifico toscano, inaugurato lo scorso 18 gennaio alla presenza di grandi cariche istituzionali, tra cui il Ministro Bianchi, con l'avvio delle iscrizioni per le classi prima ha ottenuto un numero elevatissimo di richieste. Il problema è che la scuola non riuscirà a contenere tutti gli studenti e per questo motivo la preside, Silvia Baldaccini, sta effettuando un sorteggio per scegliere i ragazzi che verranno esclusi dalla scuola.
"Quando è stata progettata la scuola i numeri erano diversi, ma siamo in crescita e quest’anno, complice la nuova sede, più del solito. C’è la predisposizione per un ampliamento dell’edificio, in futuro servirà" - ha spiegato la dirigente scolastica a Il Corriere.
Studenti esclusi dalla scuola: genitori sul piede di guerra
La scuola Agnoletti ha comunicato la situazione attraverso una nota in cui si descriveva la modalità di esclusione di ben 32 studenti dalle classi prime.Per i genitori quella esposta dal liceo appare un'azione inqualificabile: "Abbiamo già scritto alla scuola, al sindaco, al provveditorato, e alle istituzioni presenti all'inaugurazione - lamentano i genitori a FirenzeToday - chiedendo di sospendere il sorteggio e di trovare una soluzione che tuteli il diritto allo studio dei ragazzi".
Maria Zanghì