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liceo nomentano roma troppe iscrizioniTrovato l'accordo per gli oltre 200 studenti che dal prossimo anno scolastico dovranno proseguire gli studi superiori presso il Liceo Nomentano di Roma. Per diversi mesi, infatti, ragazzi e genitori erano in rivolta perché la scuola, a causa del numero troppo elevato di nuovi iscritti, non avrebbe potuto soddisfare tutte le richieste.

La soluzione, trovata insieme da Roma Capitale e Città Metropolitana, consisterebbe nel trasferimento dei nuovi studenti presso la sede della scuola elementare "Bruno Munari", in zona Casal Boccone.

Troppe richieste d'iscrizione, la preside respinge 210 nuovi studenti

Il Liceo Nomentano di Roma è ritenuto uno dei migliori della Capitale e per questo, a gennaio le iscrizioni per l'anno scolastico 2022/2023 sono schizzate alle stelle.
Una buona notizia che si è, però, dovuta scontrare con le difficoltà organizzative dell'istituto. Alla scuola, infatti, mancano gli spazi necessari per accogliere i nuovi studenti e molti di questi, circa 210 allievi, erano stati respinti proprio per insufficienza di aule. La mobilitazione messa in atto da ragazzi e genitori è poi arrivata alle orecchie delle istituzioni capitoline che hanno trovato una soluzione alternativa: i nuovi alunni saranno trasferiti nella sede della scuola elementare "Bruno Munari".

I nuovi studenti del liceo tornano alle elementari, ma ci saranno aula nuove entro settembre

Roma Capitale insieme a Città Metropolitana hanno deciso di accogliere gli oltre 200 studenti in esubero del Liceo Nomentano all'interno della struttura dell’Istituto Comprensivo "Bruno Munari", in particolare nella sede della primaria di via Rina De Liguoro, in zona Casal Boccone.

Intanto, dal Comune fanno sapere che si sta lavorando per creare aule nuove entro settembre all'interno dell'istituto Nomentano: "Avremo il progetto esecutivo pronto entro metà aprile - ha specificato Daniele Parrucci, consigliere delegato alle scuole di Città Metropolitana a RomaToday. L’obiettivo è quello di aprire i cantieri per i primi di giugno e terminarli "entro l'inizio del nuovo anno scolastico in modo da dare agli studenti gli spazi necessari".