
“Nonostante, dall’inizio dell’anno, migliaia di studenti siano scesi in piazza in tutta Italia, contro l’attuale modello di scuola - esordisce Simone Botti, del liceo Parini di Milano - il Ministro continua a non ascoltarci, persistendo nel farci false promesse e non prendendo in considerazione la posizione degli studenti in merito alle problematiche vigenti nel sistema scolastico attuale, per questo a Milano abbiamo occupato scuole e il 18 a Milano e in tutta Italia, torniamo nelle piazze”.
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Studenti di nuovo in piazza il 18 febbraio a Torino, Napoli e Milano
Tra i temi caldi, sicuramente quello dell'alternanza scuola lavoro - oggi PCTO - in particolare dopo la morte dello studente Lorenzo Parelli durante il tirocinio formativo: “Non ci fermeremo finchè non cambierà - afferma Alessandro Finetto, del Laboratorio Studentesco - a Torino, a seguito della morte di Lorenzo Parelli in Alternanza Scuola - Lavoro e dei gravissimi atti di repressione subiti durante le mobilitazioni, abbiamo occupato sedici scuole, riunendoci in assemblea per ripensare una nuova idea di istruzione, che sappia educarci al pensiero critico e non alla riproduzione continua di nozioni. Questo venerdì scendiamo in piazza per ribadire che non ci fermeremo finchè non ci saranno date risposte”.“Questo venerdì scendiamo in piazza anche a Napoli - dichiara Francesco Ferorelli, coordinatore dell’UdS Napoli - Pretendiamo una maggiore tutela della nostra salute all’interno delle scuole: in una situazione pandemica così delicata è necessaria, oltre alla sicurezza sanitaria, quella fisica, con maggiori investimenti sull'edilizia scolastica, e mentale, innanzitutto attraverso il rispetto delle nostre identità, con misure come le Carriere Alias. Pretendiamo l'abolizione dei PCTO (alternanza scuola-lavoro) e ribadiamo come il ruolo della scuola-azienda pesi anche sulla salute mentale degli studenti, già messa a dura prova in questi anni dalla Didattica a Distanza”.
GLI APPUNTAMENTI:
- NAPOLI, ORE 9.30, PIAZZA GARIBALDI
- TORINO
- MILANO, ORE 9.30, CAIROLI
Gli Stati Generali della scuola dal 18 al 20 febbraio a Roma
“Dai cortei e dalle occupazioni di queste settimane rilanciamo gli Stati Generali della scuola pubblica, a Roma dal 18 al 20 febbraio - conclude Luca Redolfi, coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti - E’ necessario ripensare strutturalmente e complessivamente l’intero mondo della scuola. Vogliamo che la politica ascolti la componente studentesca, in quanto categoria maggiormente colpita dalla pandemia e non solo; vogliamo risposte concrete, una volta per tutte. Gli Stati Generali saranno un momento storico per il nostro paese, in cui studenti e studentesse da tutta Italia si riuniranno a Roma assieme a realtà politiche e sociali, per ricostruire un nuovo immaginario di scuola. Non possiamo più aspettare, una riforma dell’istruzione pubblica del nostro paese non è solo possibile, ma necessaria”.Il programma degli Stati Generali prevede diversi appuntamenti nelle tre giornate, che vedranno centinaia di studenti e associazioni da tutto il paese riunirsi per scrivere un nuovo modello di scuola e presentarlo alla politica.
Venerdì 18: Apertura Stati Generali
Intervengono: Esperienze territoriali studentesche
Realtà organizzatrici: Unione degli Studenti, Rete della Conoscenza, Flc-cgil, Libera Contro le Mafie, Legambiente, ActionAid, Priorità alla Scuola, Arci, Sbilanciamoci.
Sabato 19: Tavoli di lavoro e socialità
Accesso all’istruzione e disuguaglianze;
Partecipazione e rappresentanza;
Antifascismo e Antirazzismo
Didattica e Valutazione;
Salute e Benessere psicologico;
Scuola e territorio;
Clima.
Domenica 20 Dibattito e conclusioni plenarie
Relazione tavoli di lavoro
Interventi di: Collettivo di Fabbrica GKN, Libera contro le mafie, FFF, NUDM, Sbilanciamoci, e altre organizzazioni studentesche.
Dibattito con la politica, Ministro o Sottosegretaria con studentesse, studenti e docenti.
Modera: Bianca Chiesa, Unione degli Studenti
Conclusioni
Luca Redolfi, Unione degli Studenti