“Pensavo che il primo mi avesse portato in una sala di ritrovo, invece era la sua stanza. Me lo sono ritrovato addosso, lui e dopo gli altri”. L'incubo comincia quando viene attirata in cabina con l'inganno da un ragazzo conosciuto quella stessa sera.
Poi la violenza, alla quale hanno partecipato anche altri quattro studenti. Avrebbe dovuto essere una gita scolastica di fine anno, uno di quei viaggi che rimangono impressi per tutta la vita.
Al contrario, per una studentessa di un liceo romano, il viaggio d'istruzione a bordo della nave da crociera è diventato un orrore senza fine.Leggi anche:
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Stuprata in gita scolastica: la ricostruzione della violenza
La classe, di cui fa parte la ragazza, era salpata da Civitavecchia lo scorso 12 maggio. Un viaggio d'istruzione nel Mediterraneo a bordo di una nave da crociera che comprendeva anche altre scolaresche. Una volta attraccato al molo di Marsiglia, alla crociera si aggiunge anche una classe di una scuola francese, di cui fanno parte gli aggressori. La violenza ai danni della studentessa si è consumata nella notte tra venerdì 17 e sabato 18 maggio, come riportato da 'Il Messaggero': “Vieni con me dai andiamo qua dentro che c’è altra gente”, con questa scusa il primo dei quattro l’avrebbe portata nella camera e aggredita all’improvviso.
Quindi nella stanza dopo pochi minuti avrebbero fatto ingresso altri due amici del giovane (tutti e tre diciannovenni) e per ultimo il diciassettenne. Solo quando i primi due ragazzi hanno lasciato la cabina, la liceale è riuscita a fuggire in corridoio dove, sconvolta e molto provata, è stata soccorsa dai compagni di classe che la stavano cercando preoccupati perché non avevano più notizie di lei.
Stupro nave da crociera: chi sono i responsabili
Nonostante lo choc, la ragazza ha saputo ricostruire quel momento di terrore: “Il primo mi ha aggredito all’improvviso, poi sono arrivati i due amici e un altro mi è saltato addosso, infine è sopraggiunto il quarto”. Versione confermata dalle telecamere di videosorveglianza della nave che riprendono il quartetto entrare a turno nella camera dove si trovava la ragazza. Non è escluso poi, almeno secondo gli inquirenti, che il gruppo potesse aver assunto una dose consistente di alcolici. Una volta emersa la faccenda, la nave ha fatto scalo a Genova, e la ragazza è stata accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale San Martino del capoluogo ligure dove è stato attivato il protocollo rosa riservato alle vittime di violenza sessuale.
La nave è rimasta ormeggiata nel porto di Genova fino alle 22:00 di sabato 18 maggio per consentire agli investigatori tutte le verifiche del caso. Per i tre maggiorenni, tutti originari della Piccardia al confine con il Belgio, è scattato l’arresto con l’accusa di violenza sessuale di gruppo, mentre il minore è stato denunciato a piede libero e ha fatto già rientro in Francia. E proprio ieri gli arrestati, rinchiusi da due giorni nel carcere femminile di Pontedecimo - dove c’è un reparto riservato ai sex-offender – hanno esposto la loro versione al Gip di Genova.
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