
Un nuovo episodio di violenza scuote il mondo della scuola. Questa volta ci troviamo in una scuola elementare di Monza dove, lo scorso 17 maggio, si è consumata l'ennessima aggressione ai danni di un docente.
L'aggressore, secondo quanto riportato da 'PrimaMonza', è un papà che avrebbe mal digerito la notizia di una nota presa a scuola.
Nonostante il tentativo di difesa di bidelli e vicepreside, il maestro è stato preso a testate dal genitore, recatosi a scuola con il chiaro obiettivo di farla pagare al prof.Leggi anche:
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Aggredisce il prof con una testata
Il fattaccio è andato in scena all'orario di uscita degli studenti, intorno alle 16:20. L'uomo ha fatto irruzione nella scuola urlando e inveendo contro il personale scolastico, alla ricerca del prof che aveva assegnato un richiamo disciplinare al figlio di 8 anni. Nulla è servito a fermare l'uomo, nemmeno intervento del vicepreside (anche lui aggredito nella colluttazione): una volta individuato il docente, il papà non ci ha pensato due volte e lo ha raggiunto, colpendolo con una testata. Nel frattempo bambini e genitori guadarvano sbigottiti la scena.
Lo sfogo di un genitore: “Gesto inqualificabile e vergognoso”
“Voglio esprimere tutta la mia solidarietà al maestro vittima di un gesto inqualificabile e vergognoso da parte di un genitore”, parole di un altro papà che ha assistito alla scena in prima fila. A 'PrimaMonza' il genitore ha detto: “È inaccettabile che in una classe terza, dove i bambini hanno solo 8 anni, un insegnante debba subire violenze fisiche per il semplice fatto di svolgere il proprio lavoro. Questo atto di aggressione non solo è un vile attacco contro un educatore che dedica la sua vita alla formazione dei nostri figli, ma rappresenta anche una grave mancanza di rispetto verso tutta la comunità scolastica".
Poi aggiunge: "È inammissibile che un genitore risponda con violenza a un richiamo disciplinare, un normale strumento educativo usato per il bene del bambino. Gli insegnanti devono essere protetti e rispettati, non minacciati o aggrediti. La violenza non può e non deve mai essere giustificata. A tutti gli insegnanti, voglio dire grazie. Grazie per la vostra pazienza, per la vostra passione e per il vostro coraggio. Continuiamo a sostenervi e a rispettarvi, perché il futuro dei nostri figli è nelle vostre mani. Non siete soli".