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sondaggio studenti liceo milanoPressione psicologica, clima soffocante e scarsa fiducia verso il futuro: non è un quadro positivo quello che emerge in un famoso istituto superiore di Milano. Il collettivo della scuola ha infatti sottoposto il corpo studentesco ad un sondaggio sul disagio scolastico: sono state 434 le risposte, più che sufficienti per delineare una situazione preoccupante.


Infatti i risultati aprono ad un dibattito destinato a far molto discutere. Competizione “tossica” tra studenti, eccessivo distacco dei docenti, clima opprimente: sono solo alcune delle problematiche lamentate da studentesse e studenti, riportate da “Il Corriere della Sera”.

Competizione tossica, freddezza e distacco dei docenti: il sondaggio tra studenti in un liceo di Milano

Sono veramente pochi gli studenti che frequentano l'istituto superiore con un approccio positivo. E questo si evince già dalla risposta alla prima domanda, ovvero ”senti valorizzato il tuo impegno dai professori?”. Solo il 22% ha risposto ”spesso”, contro il 59% che invece percepisce ”un clima soffocante e opprimente e pressione psicologica che non è il normale nervosismo da pre-verifica”. Ma è nelle risposte aperte che affiora il disagio degli alunni:”Tossica competizione tra studenti creata dai professori; voti fissi associati a ogni studente e difficilmente modificabili; docenti che hanno l’unico scopo di testarci e non davvero interessati a farci appassionare all’argomento; freddezza e distacco da parte di alcuni docenti; aspettative altissime”, si legge nel questionario.

Il futuro fa paura, ma la scuola del presente spaventa di più

Il 71% dà la colpa al ritmo scolastico, e addirittura il 75% vorrebbe una didattica alternativa. Forse per trovare la propria strada, dal momento che – riguardo il futuro post-diploma – il 74% dei rispondenti afferma di ”non saper cosa fare”. ”Porteremo il sondaggio all’attenzione del consiglio di istituto. Ne abbiamo discusso questa settimana anche nell’assemblea dei rappresentanti di classeha spiegato uno dei rappresentanti d’istituto —. L’auspicio è che si apra un tavolo di confronto con i docenti. I risultati fotografano una scuola in cui interessa più la performance che l’apprendimento. Abbiamo sezioni dimezzate nel passaggio tra prima e seconda. Questa selezione esasperata è un problema reale che condiziona la vita degli studenti”.