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Il 21 dicembre è l'inizio dell'inverno. Per questa data le scuole dovrebbero essere già al caldo, con un utilizzo corretto dei termosifoni; ma le cose, nella realtà dei fatti, non sempre stanno così. Le scuole sono fredde, a volte freddissime: molto dipende dalla zona. Già qualche settimana fa noi di Skuola.net avevamo verificato quale fosse il livello di efficienza dei riscaldamenti nelle classi delle scuole italiane. Ne venne fuori un quadro in bianco e nero. Ora, però, iniziano a emergere i primi problemi concreti.

A Ferrara la temperatura non è adatta alla vita scolastica

Gli studenti del Liceo Scientifico "Roiti" di Ferrara, ad esempio, stanno protestando per riportare i termosifoni al di sopra della temperatura minima stabilita dalla legge, ovvero di 18 gradi. In periodi di freddo intenso, infatti, il malfunzionamento dei riscaldamenti non è compatibile con l’attività didattica.

A Ravenna si torna casa

Nel capoluogo romagnolo i 1200 studenti dell'Istituto tecnico "Baldini" sono tornati a casa perché nelle aule c'erano solamente 8 gradi. Il problema è che l’accaduto non è casuale, ma sembrerebbe periodico: un rappresentante di istituto ha fatto sapere che “la situazione si ripete quasi tutti i lunedì mattina a causa di un malfunzionamento dell'impianto di riscaldamento e in ragione del fatto che la domenica il riscaldamento resta inattivo”.

A Torino molte le scuole al freddo

Proteste degli studenti anche a Torino e nella provincia: gli studenti dell’istituto professionale "Birago", in corso Novara, hanno occupato questa mattina, lunedì, la strada per protestare contro il freddo in classe. Nei giorni scorsi, sempre per il freddo a scuola, avevano protestato gli alunni della succursale del Regina Margherita, in corso Caduti sul Lavoro. Anche all’Itis Guarini di via Salerno la temperatura troppo bassa aveva scatenato il 15 dicembre scorso la rivolta degli studenti.

Problemi anche nel Lazio

Ai Castelli Romani è da un mese che si combatte con il freddo in attesa dei riscaldamento. La scuola in questione è l'Istituto Cesare Battisti di Velletri: liceo artistico, istituto agrario e Cat (ex geometri) che ospita più di mille studenti. Tutta colpa di una caldaia che che non si può accendere; andrebbe tolta dal seminterrato.

Pure al Sud si battono i denti

È il caso della Puglia, dove in diverse scuole del Salento i riscaldamenti sono ancora spenti. Centinaia di studenti sono così costretti a fare lezione con sciarpe e cappotti. Nel frattempo, da Lecce a Gallipoli, passando per Casarano a Copertino cresce la protesta degli studenti.

La Sicilia non è esclusa

Problemi a Messina. I casi più eclatanti riguardano gli istituti "La Pira" e "Luciani" con gravi problemi agli impianti di riscaldamento.

E questi sono solo alcuni esempi di quello che sta avvenendo in tantissimi istituti della penisola. Dati che non fanno che confermare quanto segnalato dal nostro sondaggio: tra i 4500 ragazzi dalle medie alle scuole superiori intervistati, solo il 63% si è detto soddisfatto della temperatura in classe. Gli altri, invece, si lamentano eccome: troppo freddo ma anche troppo caldo. Con la normalizzazione della situazione che sembra non arrivare mai.

Data pubblicazione 21 Dicembre 2016, Ore 10:38
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