
L'insegnante, in servizio in un istituto d'istruzione superiore di Chioggia, è stata destituita dalla Cassazione per ”incapacità didattica e inettitudine permanente e assoluta all’insegnamento”. Nelle ultime ore il quotidiano 'la Repubblica' è tornato sul caso, intervistando chi – seppur per breve tempo – ha avuto a che farci. Vale a dire un'ex studentessa, oggi universitaria, della professoressa, che ha commentato la vicenda riportando la sua personale esperienza.
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”Non spiegava, non aveva neppure i libri di testo”: parla la ex studentessa della prof
Francesca, oggi 22enne, non è rimasta di certo sorpresa quando ha letto la notizia della sua ex insegnante: ”Non ha mai avuto continuità: veniva qualche giorno e poi prendeva lunghi periodi di malattia. Abbiamo cambiato diversi supplenti o, a volte, ci facevano uscire prima da scuola”. E anche quelle poche volte che Francesca e i suoi colleghi hanno avuto la fortuna di vedere la prof in classe, le cose non andavamo come dovevano: “Non ha mai seguito il programma didattico, non spiegava, non aveva neppure i libri di testo. Trascorreva le ore di lezione a parlare di tribunali che la perseguitavano in quanto ce l’avevano con lei, ma ribadiva che avrebbe portato avanti la sua verità”.Già ai tempi, dunque, la prof sembrava avere varie vicissitudini con la Giustizia. Francesca ha affermato come, dopo diverse lamentele da parte di studenti e famiglie, la docente sia stata sollevata dall'incarico nella sua scuola: ”Altre classi andarono a reclamare anche dal preside e, forse, proprio in quell’occasione arrivò un’ispezione a scuola. Concluso il mio terzo anno di liceo, infatti, nella mia classe arrivò un altro professore di filosofia”. In realtà, con molta probabilità, l'insegnante aveva solo fatto ricorso ad uno dei tanti permessi per assentarsi dalle aule. Tant'è che dopo un paio d'anni, Francesca la incontra nuovamente: ”Mentre io frequentavo l’ultimo anno, è tornata. L’ho rivista nei corridoi e in sala professori, sapevo che insegnava in altre classi, ma non mi soffermai perché per me era una quasi sconosciuta”.