Francesco Bertoldi
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Valditara chiede di riconsiderare la decisione del 9 in condotta ai ragazzi che spararono alla prof
Fonte foto: via Instagram

Si torna a parlare del caso Rovigo. Due dei ragazzi che a ottobre scorso spararono alla prof con una pistola ad aria compressa hanno ottenuto 9 in condotta e Giuseppe Valditara non ci sta, in quanto si tratterebbe di “un messaggio diseducativo”.

Dopo un’attenta valutazione del caso, fa sapere il comunicato stampa diramato da Viale Trastevere, il ministro dell’Istruzione e del Merito chiede provvedimenti da parte della dirigenza della scuola interessata.

Valditara: la richiesta formale di riconsiderare la decisione del 9 in condotta

Queste le dinamiche. A ottobre scorso, i due studenti si erano resi protagonisti di una brutta pagina della cronaca sul mondo della scuola. Avevano infatti sparato a una docente in cattedra utilizzando una pistola ad aria compressa. Nonostante questo, però, sulla pagella di fine anno figurava un 9 in condotta per entrambi. Il ministro non ha preso bene la notizia: pur nel rispetto dell’autonomia scolastica ha infatti dichiarato che ci sarebbero stati degli accertamenti da parte degli ispettori per comprendere se gli scrutini fossero coerenti con i regolamenti interni dell’istituto. E oggi, 27 giugno, si arriva infine a una vera e propria richiesta formale di intervento.

Ecco quanto esposto all'interno del comunicato stampa redatto dal MIM:
“Con riguardo alla valutazione della condotta degli alunni coinvolti nel noto episodio accaduto all'Istituto Superiore Viola Marchesini di Rovigo, visti gli esiti della relazione degli ispettori e considerata la non corretta applicazione del DPR 122/2009 e del regolamento di istituto, ho avvertito l'esigenza di invitare la dirigente scolastica a riconvocare il consiglio di classe, al fine di riconsiderare in autotutela le decisioni prese.

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