
Una decisione che non è andata giù agli studenti, e – non a caso – nella giornata di ieri è scoppiato un primo caso che ha visto una studentessa e i suoi familiari schierarsi contro l'istituto scolastico. Dopo essersi rifiutata di consegnare lo smartphone la ragazza è stata punita con una nota. Il fratello e il padre, allertati dalla studentessa, si sono precipitati a scuola: è nata una violenta discussione con gli insegnanti, placata solo dall'intervento della polizia.
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La circolare che impone il sequestro gli smartphone
Per capire la faccenda occorre fare un passo indietro. Lo scorso venerdì il preside del liceo scientifico “Majorana”, dopo aver ragionato a lungo con i docenti, prende la decisione di fissare delle regole per l’utilizzo dei cellulari. ”La segnalazione di reiterati casi di cyberbullismo, i comportamenti scorretti nei confronti di alcuni docenti, nonché la questione relativa al telefono come distrattore e come isolamento nel gruppo, ci inducono a richiamare il regolamento d’Istituto” si legge nella circolare riportata da “Il Messaggero”.Una decisione che arriva anche in seguito a numerose segnalazioni: docenti ripresi a loro insaputa, foto di studenti diffuse sui social . Per questo la dirigenza ha voluto porre un freno alla situazione: “ Il cellulare al mattino andrà depositato in una apposita scatola. Il telefono sarà ripreso all’uscita, o comunque con il permesso del docente, se ad uso didattico” recita la circolare.
Il rifiuto della studentessa e l'intervento dei familiari
Gli studenti non gradiscono, ma poi cedono al nuovo regolamento. Così ieri, alla prima ora, i docenti chiedono ai ragazzi di consegnare i cellulari. Ma una studentessa del secondo anno, preoccupata per il dispositivo, si rifiuta. ”Mi assicurate che se va perso o viene rubato me lo ricomprate?” chiede la giovane, che però non riceve rassicurazioni dal docente. Dopo aver rifiutato più volte di consegnare il cellulare, la ragazza viene punita con una nota e in lacrime chiama a casa per sfogarsi.I familiari, preoccupati dalla chiamata, si precipitano a scuola. In un primo momento arriva il fratello con un amico, i due entrano a scuola e chiedono di vedere il preside. Dopo essere stati invitati a prendere appuntamento e a tornare, i due alzano i toni fino a che non interviene la polizia. In seguito arriva il padre della studentessa che si lascia andare in frasi ”irriguardose e irripetibili” come riporta “Il Messaggero”. La vicenda finisce con una denuncia ai danni dei tre uomini: il tutto per uno smartphone.